Nino Oxilia: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Angelo (Nino) Oxilia
Lo portò al successo la [[commedia]] ''Addio giovinezza!'' ([[1911]]), scritta in collaborazione con [[Sandro Camasio]]<ref>La commedia fu rappresentata per la prima volta al [[Teatro Manzoni (Milano)|Teatro Manzoni]] di [[Milano]] il 27 marzo 1911 e la regia fu dello stesso Camasio</ref>, dalla quale furono tratte ben quattro pellicole cinematografiche, [[Addio giovinezza! (film 1913)|la prima delle quali]] girata dallo stesso Oxilia. Una precedente collaborazione di Oxilia e Camasio aveva dato alla luce la commedia ''La zingara'' ([[1909]]). Compose quindi la commedia ''La Donna e lo specchio'', poi, con Sandro Camasio e [[Nino Berrini]], la goliardica [[Teatro di rivista|rivista teatrale]] ''Cose dell'altro mondo''<ref>Nino Berrini ([[Cuneo]], [[1880]] – [[Boves]], [[Cuneo]], [[1962]]), fu giornalista e drammaturgo. La sua opera più nota è ''Il Beffardo'', con la quale egli portò sulla scena la vita di [[Cecco Angiolieri]].</ref>, di taglio arguto e satirico, anche questa di successo<ref>Rappresentata per la prima volta al Teatro Chiarella di Torino l'8 marzo 1912</ref>.
Nel 1909 pubblicò la raccolta poetica ''Canti brevi'', per i tipi dell'editore Spezia di Torino; altre sue poesie, ritrovate manoscritte nello zaino dell'ormai caduto Oxilia, furono raccolte in un'opera postuma, ''Gli orti'' ([[1918]]), con prefazione dell'amico Renato Simoni.<ref>Entrambi i volumi sono stati riuniti in un'unica edizione nel 1973 (''Poesie'', Napoli, Guida), comprendente altre poesie inedite, a cura di Roberto Tessari.</ref> Partito per il fronte durante la [[prima guerra mondiale]], vi morì falciato da una granata sul [[Monte Tomba]] mentre partecipava alla difesa della linea del [[Monte Grappa]]. Con [[Decreto legislativo luogotenenziale|D.L.L.]] 12 giugno 1919 gli fu concessa postuma la [[medaglia d'argento al valor militare]].
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