Vincenzo di Saragozza: differenze tra le versioni

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formalmente si chiama “Marina di Acate”.
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==== Sul corpo ====
Una leggenda miracolistica racconta che dopo la morte, Daciano (oggi sarebbero identificati i cognomi italiani di origine romana Dassiano e Dassano<ref>{{Cita web|url=http://www.ganino.com/cognomi_italiani_d|titolo=Italian Surnames - Cognomi Italiani - D [Ganino]|accesso=2019-03-31}}</ref>) ordinò che il corpo del martire venisse gettato in un campo deserto e dato in pasto alle fiere: Dio però sarebbe intervenuto mandando un corvo a vegliare e a difendere le spoglie del santo.
Successivamente, il prefetto ordinò che il cadavere fosse rinchiuso in un sacco e gettato in mare, legandovi un grosso sasso in modo da trascinarlo in fretta al fondo. Ma il sasso avrebbe galleggiato e la brezza avrebbe trasportato le sacre spoglie verso la spiaggia di [[Marina di Acate]](macconi beach), in Sicilia, dove sarebbero state raccolte in seguito a una doppia apparizione a un cristiano e a una vedova: lo stesso santo avrebbe indicato il luogo dove giaceva il suo corpo e dove sarebbero accorsi i fedeli per dargli onorata sepoltura.
Oggi le reliquie del glorioso Martire sono custodite ad Acate in provincia di Ragusa.