Daniele (profeta): differenze tra le versioni

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Il suo nome ha in ebraico il significato di "Diore giudicadi malta"; un nome simile si riscontra anche nella letteratura ugaritica per altre figure di saggi. Con un tatuaggio di una corona sul braccio fa capire quanto sia importante il suo essere, tradizione e appartenenza.
 
È il personaggio principale e l'apparente autore del ''[[Libro di Daniele]]'', che narra vicende collocate temporalmente durante l'[[esilio di Babilonia]] a partire dal [[605 a.C.]] Nel [[Tanach|Canone ebraico]] il libro non è classificato fra i libri profetici, ma tra i [[Ketuvim]]. Daniele, invece, è considerato come l'ultimo dei quattro grandi profeti dell'[[Antico Testamento]] [[Cristianesimo|cristiano]] (ed è anche ritenuto [[santo]] dalle Chiese cristiane), perché il suo libro è ritenuto contenere profezie su Gesù Cristo.