Alessandro Antonelli: differenze tra le versioni

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Vincitore nel 1828 del prestigioso [[Prix de Rome]], a seguito di un concorso indetto dall'Accademia Albertina (con il progetto di una biblioteca), si reca a [[Roma]] per un periodo quinquennale di formazione. Durante questi cinque anni studia in modo approfondito la [[geometria descrittiva]], in particolare sotto la guida del professor Carlo Sereni<ref>*1786 †1868 prof. di geometria, autore del "Trattato di geometria descrittiva" (1826)</ref>; ha inoltre modo di vedere dal vivo le maestose architetture civili e religiose della città, che apprezza particolarmente, e di stringere amicizia con vari scultori emergenti, tra cui [[Bertel Thorvaldsen]]. A lui chiederà di costruire l'altare maggiore della cattedrale di [[Novara]], uno dei suoi primi progetti. Al termine del periodo di studi, nel 1833, Antonelli fa ritorno in Piemonte.
 
A [[Torino]] viene nominato professore di architettura, prospettiva e ornato all'Accademia Albertina, incarico che mantiene dal (<manca un pezzo di frase>), giovane donna di nobile famiglia cremonese, dalla quale ha due figli; il maggiore, ingegnere Costanzo, e una figlia morta prematuramente a soli 19 anni.<ref>{{Cita web|url=http://www.neripozza.it/collane_dett.php?id_coll=3&id_lib=650|titolo=I Torinesi |autore=Osvaldo Guerrieri|accesso=19 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171019111635/http://www.neripozza.it/collane_dett.php?id_coll=3&id_lib=650|dataarchivio=19 ottobre 2017|urlmorto=sì}}</ref>
 
Sempre in Piemonte, elabora presto una concezione funzionale dell'[[architettura]], incentrata sullo stile neoclassico e talvolta eclettico, che gli suggerisce un ambizioso piano di sistemazione urbanistica del [[centro storico]] di Torino e in particolare del quartiere [[Vanchiglia]]; ivi costruisce la celebre [[Mole Antonelliana]], la Casa Scaccabarozzi (meglio nota come ''[[Fetta di Polenta]]'') e la Casa Antonelli, edifici, questi ultimi, nei quali ha anche abitato con la moglie. Inoltre contribuisce massicciamente allo sviluppo civico e urbano della città di [[Novara]], con la costruzione della cupola della [[basilica di San Gaudenzio]], della vicina [[Casa Bossi (Novara)|Casa Bossi]] e il progetto di ricostruzione della [[Duomo di Novara|cattedrale di Santa Maria Assunta]].