Macchi M.C.202: differenze tra le versioni

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Il paragrafo sulle radio è inaccurato nella parte in cui descrive l’abitudine dei piloti di tenerle spente, i c202 in Africa nel 1942 e dall’inizio del 1943 in Italia operavano sulla scorta di segnalazioni trasmesse via radio dalla guida caccia agli aerei in volo, questa circostanza è ampiamente documentata e mi meraviglio che il paragrafo non sia stato eliminato prima.
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Il 21 agosto 1941 a [[Lonate Pozzolo]] il tenente Giulio Reiner, uno dei piloti esperti del [[9º Gruppo caccia|9º Gruppo]], effettuò il volo di controllo militare e gli strumenti dell'Ufficio tecnico registrarono la velocità di picchiata in candela di {{M|1078,27|ul=km/h}} ed un'accelerazione nella richiamata di 5,8&nbsp;G.<ref name="Duma p. 216.">{{Cita|Duma 2007|p. 216}}.</ref> La quota di tangenza massima fu di {{formatnum:11800}} metri. Durante la picchiata in candela, tuttavia, si verificarono alcuni inconvenienti: il volantino di comando dell'[[assetto (aeronautica)|assetto]] dei [[Piano orizzontale (aeronautica)|piani di coda]] si era bloccato e non interveniva nella manovra di richiamo del M.C.202, che tendeva a rimanere in picchiata. Inoltre, alla massima velocità raggiunta si erano manifestate fortissime vibrazioni, in particolare sulla [[Barra di comando|cloche]]. Infine, l'inclinazione delle pale dell'elica si bloccava sul passo massimo anche con la [[Manetta (aeronautica)|manetta]] al minimo, agevolando l'affondata ma ostacolando l'[[atterraggio]].<ref name="Duma p. 216." />
 
Tra gli altri difetti che poterono essere eliminati, il cofano delle armi che si spaccava, i nastri delle munizioni che si inceppavano e la presa d'aria anti-sabbia che a causa delle vibrazioni del motore si cristallizzava e poi si fratturava. Altri difetti, come il cattivo funzionamento dell'[[Impianti velivolo|impianto dell'ossigeno]] e l'armamento insufficiente, non poterono mai essere risolti del tutto. Così come il problema delle radio, le quali emettevano tanti e tali rumori, che i piloti preferivano tenerle spente.<ref name="Duma p. 217.">{{cita|Duma 2007|p. 217}}.</ref>
 
Una grave limitazione dell'aereo era poi rappresentata dall'impossibilità assoluta di eseguire manovre in volo rovescio poiché, nonostante il motore tedesco avesse l'iniezione diretta meccanica della benzina, il velivolo non era equipaggiato con un sistema di pescaggio del carburante che fosse utilizzabile anche in tali condizioni di volo.<ref name="manuale ministero" />
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=== Malta ===
[[File:Macchi MC202 MSAM.jpg|thumb|left|Un Macchi M.C.202 conservato presso il [[Museo storico dell'Aeronautica Militare]] di [[Vigna di Valle]]]]
Il Folgore ebbe il suo battesimo del fuoco sotto le insegne del "[[Cavallino Rampante (pattuglia acrobatica)|Cavallino Rampante]]". La prima unità a registrare il primo abbattimento fu il 9º gruppo del [[4º Stormo]] il 30 settembre 1941<ref name="Duma p. 217.">{{cita|Duma 2007|p. 217}}.</ref> (il 29 settembre secondo altri autori)<ref name="Malizia p. 95.">{{cita|Malizia 2002|p. 95}}.</ref>. Quel giorno poco dopo le due pomeridiane, sei [[Hawker Hurricane]] decollati dalla base di [[Ħal Far]] a [[Malta]] piombarono sull'[[Aeroporto di Comiso]], mitragliando e lanciando spezzoni. Tra le esplosioni, tre Macchi della 97ª Squadriglia decollarono per intercettare i caccia-bombardieri inglesi. Il sottotenente Jacopo Frigerio, raggiunti gli aerei britannici, diretti a Malta, attaccò l'Hurricane (Z5265) del ''Pilot Officer'' D.W Lintern, incendiandolo. Il pilota inglese si lanciò con il paracadute sul mare a 15&nbsp;km a sud di Capo Scaramia, a nord di [[Gozo]]. Poco dopo, un [[CANT Z.506|Cant Z.506]] da soccorso scortato da tre M.C.202 giunse per soccorrere il pilota, ma sette Hurricane cercarono di abbattere l'idrovolante di soccorso. I Folgore attaccarono allora gli Hurricane e diversi velivoli britannici furono colpiti. Tra questi uno esplose prima di cadere in mare.<ref name="Duma p. 223.">{{cita|Duma 2007|p. 223}}.</ref>
 
Il primo ottobre 1941, vi fu un altro combattimento tra i ''Folgore'' della [[73ª Squadriglia]] di Comiso e gli [[Hawker Hurricane|Hurricane]] del No. 185 Squadron RAF di Malta. A circa trenta miglia a Nord-Est dell'isola di Malta veniva colpito, precipitando in fiamme, l'Hurricane IIc del Comandante l'unità britannica, lo ''Squadron Leader'', Maggiore [[Boy Mould|Peter William Olber "Boy" Mould]], un asso pluridecorato<ref name="Malizia p. 97.">{{cita|Malizia 2002|p. 97}}.</ref>, nonché il primo pilota britannico ad abbattere un aereo nemico durante la seconda guerra mondiale, che si lanciò col paracadute e finì in mare, ma non fu mai più ritrovato.<ref>{{cita|Jackson 1989|p. 12}}.</ref> Sempre gli M.C.202 del 9º Gruppo il 26 novembre 1941 incontravano una formazione di caccia [[Curtiss P-40]] e secondo i registri italiani abbatterono sette P-40 senza perdite.<ref name=Neulen>{{cita|Neulen 2000|}}.</ref> La presenza dei Folgore nel cielo di Malta durò però solo fino alla fine di novembre, quando la maggior parte dei Macchi fu trasferita in Nord Africa.