Condensato di Bose-Einstein: differenze tra le versioni

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=== I primi studi (1995-2018) ===
Nel giugno del [[1998]] Kleppner e i suoi studenti osservarono il BEC di idrogeno<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Dale G.|cognome=Fried|nome2=Thomas C.|cognome2=Killian|nome3=Lorenz|cognome3=Willmann|data=1998-11-02|titolo=Bose-Einstein Condensation of Atomic Hydrogen|rivista=Physical Review Letters|volume=81|numero=18|pp=3811–3814|accessoascesso=2021-06-22|doi=10.1103/PhysRevLett.81.3811|url=https://link.aps.org/doi/10.1103/PhysRevLett.81.3811}}</ref>, molto più difficile da creare di quello con atomi alcalini.
Alla [[Princeton]] University ipotizzano che la [[materia oscura]] possa esser composta da BEC.
Nel [[2001]] il gruppo [[Istituto Nazionale per la Fisica della Materia|INFM]] del [[Laboratorio europeo di spettroscopia non lineare|LENS]] di [[Firenze]] ha prodotto il primo BEC di [[potassio]]-41 tramite una tecnica innovativa di contatto termico con un campione di atomi di rubidio in una trappola magnetica. Così la facilità di raffreddare a laser il rubidio ha fatto abbassare la temperatura a <math>100nK</math>. Lo stesso anno in un esperimento al [[National Institute of Standards and Technology|NIST]] è stato prodotto un condensato di rubidio-85 a 3 miliardesimi di [[kelvin]]: la più bassa temperatura mai ottenuta. I ricercatori così hanno potuto modificare le interazioni atomiche applicando diversi campi magnetici e creando una nova di Bose. In un altro esperimento, in un condensato è stato creato un vortice ad anello, creando un "[[solitone oscuro]]", un'onda che può propagarsi per lunghe distanze senza dissipare energia.