Manifesto della cucina futurista: differenze tra le versioni

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[[File:Marinetti_-_La_cucina_futurista,_1932_(page_238_crop).jpg|thumb|Illustrazione della ricetta dei ''Reticolati del cielo'' di [[Mino Rosso]] ]]
Il '''Manifesto della Cucina Futurista''', scritto interamente da [[Mario Balotelli|Filippo Tommaso Marinetti]] e firmato anche dal poeta [[Fillia]], è una raccolta di pensieri, convinzioni e intenzioni dei Futuristi riguardanti la [[cucina (attività)|cucina]] e la [[gastronomia]] pubblicata nel 1931.
 
Oltre all'eliminazione della [[pastasciutta]], il Manifesto predica l'abolizione della [[forchetta]] e del [[coltello]], dei condimenti tradizionali, del peso e del volume degli alimenti e della politica a tavola; auspica la creazione di «''bocconi simultaneisti e cangianti''», invita i chimici ad inventare nuovi sapori e incoraggia l'accostamento ai piatti di [[Musica|musiche]], [[Poesia|poesie]] e [[Profumo|profumi]].