Storia di Lucera: differenze tra le versioni

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Nel [[1902]] nacque la Banda Musicale, diretta dal maestro Silvio Mancini; nel [[1904]] la biblioteca comunale venne spostata nell'attuale sede nel palazzo municipale e nel [[1905]] a palazzo Mozzagrugno furono raccolti i primi reperti archeologici di Lucera, dando vita al primo museo civico in Capitanata<ref>{{Cita web|url=https://www.luceramemoriaecultura.it/il-primo-museo-civico-di-capitanata/|titolo=Il primo Museo Civico di Capitanata|autore=Walter di Pierro|sito=www.luceramemoriaecultura.it}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Marina Mazzei|titolo=L'oro della Daunia. Storia delle scoperte archeologiche. La Provincia di Foggia|anno=2002|p=63|ISBN=88-8431-062-8}}</ref>.
 
Furono aperti anche il Politeama Margherita nel ([[1906]]), di proprietà della famiglia Balsamo, e il Teatro Garibaldi nel ([[1907]]), dopo un periodo di restauro; ricostruite invece la chiesa di San Giacomo ([[1903]]) e la chiesa di Santa Maria della Spiga ([[1921]]), nuova parrocchia intorno alla quale pian piano si formò il quartiere dei Cappuccini.
 
In quegli anni, Lucera fiorì per le industrie molitorie e di laterizi. Vi fu un sostanziale aumento delle colture ortofrutticole, nonché un aumento di allevamenti di bestiame. Tutto ciò comportò la nascita di alcune banche locali. Inoltre Lucera fu rinomata per il suo Carnevale, che era fra i più importanti della regione. Tutto ciò favorì un incremento demografico e il vecchio Piano dei Puledri si riempì di abitazioni, eliminando il vuoto esistente fra il centro della città e la fortezza. Nel nuovo quartiere sorse anche una cappella dedicata a San Michele Arcangelo.