Sardegna: differenze tra le versioni
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Nel [[1848]], durante il [[Regno di Sardegna (1720-1861)|periodo sabaudo]], l'isola fu suddivisa in 3 divisioni (Cagliari, Nuoro e Sassari), 11 province (Alghero, Cagliari, Cuglieri, Iglesias, Isili, Lanusei, Nuoro, Oristano, Ozieri, Sassari e Tempio Pausania), 84 mandamenti e 363 comuni. Nel [[1859]] la Sardegna fu suddivisa in 2 province (Cagliari e Sassari), 9 [[circondario (Regno d'Italia)|circondari]] (corrispondenti alle 11 ex province precedenti, meno Cuglieri e Isili), 91 mandamenti e 371 comuni: questo assetto perdurò anche dopo l'[[unità d'Italia]] e permase intatto per quasi settant'anni. Nel gennaio 1927 alle province di Cagliari e Sassari si aggiunse la [[provincia di Nuoro]], mentre nel luglio 1974 fu istituita la [[provincia di Oristano]]. Tale assetto giunse fino agli inizi del XXI secolo.
Nel 2001, infatti, il [[Consiglio regionale della Sardegna]] deliberò l'istituzione di quattro nuove province, divenute operative nel 2005: [[provincia di Carbonia-Iglesias|Carbonia-Iglesias]], [[provincia del Medio Campidano|Medio Campidano]], [[provincia dell'Ogliastra|Ogliastra]] e [[provincia di Olbia-Tempio|Olbia-Tempio]], contestualmente ridefinendo i confini delle province esistenti; per la prima volta in Italia la creazione di nuove province fu attuata con [[legge regionale]] e non dal [[Parlamento italiano]], dando luogo a un non facile coordinamento con la legislazione nazionale, che non le riconosceva.
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Nel 2021, una nuova legge regionale, la n. 7 del 12 aprile 2021, ha varato un'ulteriore riorganizzazione amministrativa: sono stati previsti l'assorbimento della provincia del Sud Sardegna nella città metropolitana di Cagliari, la trasformazione della provincia di Sassari in città metropolitana, e la re-istituzione delle quattro province abolite nel 2016 a seguito del [[referendum in Sardegna del 2012|referendum del 2012]] (con Carbonia-Iglesias ribattezzata ''[[Provincia del Sulcis Iglesiente|Sulcis Iglesiente]]'' e Olbia-Tempio ''[[Provincia della Gallura Nord-Est Sardegna|Gallura Nord-Est Sardegna]]''), tornando così a una situazione simile a quella del periodo 2005-2016 e annullando ''de facto'' il risultato dei referendum del 2012.<ref>{{Cita news |autore=Roberta Secci |url=https://www.agi.it/politica/news/2021-04-02/province-sardegna-citta-metropolitana-12005267/ |titolo=Così la Sardegna ha moltiplicato Province e Città metropolitane |pubblicazione=AGI |data=2 aprile 2021 |accesso=15 aprile 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210415162320/https://www.agi.it/politica/news/2021-04-02/province-sardegna-citta-metropolitana-12005267/ |urlmorto=no}}</ref> Tale legge regionale è stata però impugnata dal governo italiano<ref>{{Cita news|autore=Governo Italiano|url=https://www.consregsardegna.it/xvilegislatura/attivita/attivita-legislativa/leggi/leggi-impugnate-dal-governo/#xvi-legislatura|titolo=Leggi impugnate dal Governo|data=1 dicembre 202 |accesso=1 dicembre 2021}}</ref> ma il 24 febbraio 2022 la Corte costituzionale, con la sentenza n. 68, ha dichiarato inammissibili le questioni di illegittimità costituzionale sollevate dal Governo e pertanto la riorganizzazione territoriale è in fase di prossima attuazione.
=== Circoscrizioni giudiziarie e sedi di tribunale (circondari) ===
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