Giorgio Ambrosoli: differenze tra le versioni

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|AnnoNascita = 1933
|LuogoMorte = Milano
|GiornoMeseMorte = 1112 luglio
|AnnoMorte = 1979
|Epoca = 1900
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}}<ref>{{Cita web|url=https://vittimemafia.it/11-luglio-1979-milano-uccisione-dellavvocato-giorgio-ambrosoli/|titolo = Vittime mafia - Per non dimenticare|citazione = 11 Luglio 1979 Milano. Uccisione dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, Liquidatore della Banca Privata Italiana di Sindona.||accesso = 10 febbraio 2024|urlmorto = no }}</ref>
 
Nominato commissario liquidatore della [[Banca Privata Finanziaria|Banca Privata Italiana]] e delle attività finanziarie del banchiere [[Michele Sindona]], fu assassinato l'11il 12 luglio [[1979]] da un [[sicario]] ingaggiato dallo stesso Sindona.
 
== Biografia ==
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=== L'omicidio ===
La sera dell'11del 12 luglio 1979, rincasando dopo una serata trascorsa con amici, Ambrosoli fu avvicinato sotto il portone della sua casa, in via Morozzo della Rocca 1, da uno sconosciuto. Questi si scusò e gli esplose contro quattro colpi di [[.357 Magnum|357 Magnum]]. A ucciderlo fu il malavitoso italo-americano [[William Joseph Aricò]], detto «''Bill lo sterminatore''», già condannato per [[rapina]], omicidio e [[sequestro di persona]].<ref>{{Cita web |url = http://www.corriere.it/video-articoli/2016/07/09/ambrosoli-l-eroe-borghese-che-l-italia-non-ha-dimenticato/60d5cb2e-45c5-11e6-be0f-475f9043ad28.shtml |titolo = Ambrosoli, l'eroe borghese che l'Italia non ha dimenticato |autore = Antonio Castaldo |editore = [[Corriere della Sera]] |data = 10 luglio 2016 |accesso = 8 maggio 2018 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170419054848/http://www.corriere.it/video-articoli/2016/07/09/ambrosoli-l-eroe-borghese-che-l-italia-non-ha-dimenticato/60d5cb2e-45c5-11e6-be0f-475f9043ad28.shtml |urlmorto = no }}</ref><ref name=":0">{{Cita web |url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/05/20/sindona-ordino-uccidi-ambrosoli.html|titolo=Sindona ordinò: "Uccidi Ambrosoli"|autore=Fabrizio Ravelli|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=20 maggio 1984|accesso=18 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090708215652/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/05/20/sindona-ordino-uccidi-ambrosoli.html|urlmorto=no}}</ref><ref name=":0222">{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1984/02/21/page_003.pdf|titolo=William Aricò morto a New York tentando la fuga|editore=L'Unità|data=21 febbraio 1984}}</ref> Il killer fu pagato da Sindona con {{formatnum:25000}} dollari in contanti ed un [[bonifico]] di altri {{formatnum:90000}} dollari su un [[Conto corrente|conto bancario]] [[Svizzera|svizzero]]; a mettere in contatto Aricò con Sindona era stato il suo complice Robert Venetucci (un trafficante di [[eroina]] legato a [[Cosa nostra statunitense|Cosa Nostra americana]]) mentre, nei pedinamenti ad Ambrosoli per preparare l'omicidio, Aricò era stato accompagnato da Giacomo Vitale, l'autore delle telefonate anonime.<ref>{{cita|Ambrosoli, 2009|p. 265}}.</ref>
 
Nessuna autorità pubblica presenziò ai [[rito funebre|funerali]] di Ambrosoli, ad eccezione di Paolo Baffi, all'epoca Governatore della Banca d'Italia.