Marocco: differenze tra le versioni

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Il '''Marocco''', ufficialmente '''Regno del Marocco''' ({{Arabo|المملكة المغربية|al-Mamlaka al-Maghribiyya}}; {{Berbero|ⵜⴰⴳⴻⵍⴷⵉⵜ ⵏ ⵍⵎⴻⵖⵔⵉⴱ|Tageldit n Lmeɣrib}}), è uno [[Stato]] del [[Maghreb]] bagnato dal [[mar Mediterraneo]] e dallo [[stretto di Gibilterra]] nella parte settentrionale e dall'[[Oceano Atlantico]] a ovest e confinante con l'[[Algeria]] a est, con varie [[Plazas de soberanía|exclavi spagnole]] a nord e con iil territorisahara rivendicatia del [[Sahara Occidentale]] a sud.<ref group="N">La sovranità marocchina sul Sahara occidentale non è riconosciuta da gran parte della comunità internazionale.</ref> La capitale è [[Rabat]].
 
Abitato fin dalla [[preistoria]] da popolazioni [[Berberi|berbere]], il paese conobbe diverse civiltà, tra le quali i [[Fenici]], i [[Cartagine|Cartaginesi]], i [[Civiltà romana|Romani]], i [[Vandali]] e i [[Impero bizantino|Bizantini]], ma l'impronta più forte venne lasciata dagli [[Arabi]], giunti nel [[medioevo]] e che diffusero l'[[islam]]. Varie dinastie islamiche, tra le quali gli [[Idrisidi]], gli [[Almoravidi]], gli [[Almohadi]], i [[Merinidi]], i [[Wattasidi]], i [[Sa'diani]] e gli [[Alawidi]], si susseguirono nei secoli. Il Marocco conobbe poi l'ingerenza di potenze occidentali, in particolare dei [[Impero portoghese|portoghesi]], fino a essere reso protettorato di [[Protettorato francese del Marocco|francesi]] e [[Protettorato spagnolo del Marocco|spagnoli]]. Il paese riottenne l'indipendenza nel 1956.
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== Etimologia ==
Il toponimo Marocco deriva dal nome della città di [[Marrakesh]],<ref>Dizionario Enciclopedico Italiano, Istituto dell'Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - 1970 - Volume VII - pag. 432</ref> traslitterazione francofona dell'arabo ''Marrākuš'', derivato a sua volta dal termine [[lingua berbera|berbero]] ''Mur-Akush'' (ossia ''Terra di Dio''), che nel [[Medioevo]] era conosciuta in [[Europa]] come "Città di Marocco"; il nome di ''Marrakesh'' (o anche ''Marrakech'') venne assegnato alla città dal suo fondatore [[Yūsuf ibn Tāshfīn]]. L'etimologia più acclamata tuttavia è quella di "''al-Mor''", nome usato per identificare gli abitanti del Marocco antico, al tempo del tardo-antico.
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia del Marocco}}
 
Nuove datazioni del 2017 su ritrovamenti rinvenuti nel 1961 nel sito archeologico di [[Jebel Ighoud]] ({{arabo|جبل إيغود|Jabal Īghūd}}), sposterebbero l'origine dell{{'}}''Homo sapiens'' a circa 300&nbsp; 000 anni fa.<ref>Le Scienze, [http://www.lescienze.it/news/2017/06/07/news/origine_antica_homo_sapiens-3558253/ Un'origine più antica per Homo sapiens], 7 giugno 2017</ref><ref>{{cita news|autore=Ewan Callaway|titolo=Oldest ''Homo sapiens'' fossil claim rewrites our species' history|url=https://www.nature.com/news/oldest-homo-sapiens-fossil-claim-rewrites-our-species-history-1.22114|data=7 giugno 2017|pubblicazione=[[Nature]]|doi=10.1038/nature.2017.22114|accesso=4 settembre 2017|lingua=en}}</ref>. Qualche petroglifi sono stati trovati nel Saharasahara<ref>Petroglifi preistorici trovati nel area di Taouz, descritti e pubblicati da Gonzalo de Salazar Serantes, "''The Chariots of Sahara''", ''Adoranten'', Tanum: Scandinavian Society of Prehistoric Art, 2000.</ref>.
Abitato fin dalla preistoria da popolazioni [[Berberi|berbere]], il Marocco conobbe la colonizzazione di vari popoli come i [[Fenici]], i [[Cartagine]]si, i [[Impero romano|Romani]], i [[Vandali]], i [[Impero bizantino|Bizantini]] e, infine, gli [[Arabi]]. Tuttavia il Marocco è riuscito a mantenere i propri costumi nonostante queste influenze.
 
Il dominio delle dinastie islamiche ha avuto sul paese una grandissima influenza a partire dal [[VII secolo]] (divenendo in alcuni periodi centro di vasti imperi), mentre è al [[XIX secolo]], (non contando le [[Guerre marocchino-portoghesi|colonie portoghesi]] a partire dal [[1578]], poi passate alla [[Spagna]]) che risalgono le prime infiltrazioni coloniali della [[Francia]] e della Spagna.
 
Il Marocco diventa protettorato nel [[1912]], poi è tra i primi paesi del continente africano a diventare indipendente nel [[1956]], dopo diverse rivolte, guidato dal sultano [[Muhammad V del Marocco|Mohammed V]]. Il Marocco ha mantenuto la [[monarchia]] dopo l'indipendenza.
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[[File:Climat Maroc.gif|thumb|Mappa climatica del Marocco]]
 
Il Marocco è un Paese dell'[[Africa settentrionale]] che confina con l'[[Algeria]] a estEst, con illa [[Sahara OccidentaleMauritania]] a [[Sahara Occidentale|Sud-Ovest]] e si affaccia a Nord al [[Mar Mediterraneo]], a Ovest all'[[Oceano Atlantico]]. Si estende su una superficie di {{TA|458745 km²}}. I confini del paese riconosciuti a livello internazionale si trovano tra le [[Latitudine|latitudini]] 27 ° e 36 ° N e le [[Longitudine|longitudini]] [[1º Meridiano Ovest|1 °]] e 14 ° O.
I confini del paese riconosciuti a livello internazionale si trovano tra le [[Latitudine|latitudini]] 27 ° e 36 ° N e le [[Longitudine|longitudini]] [[1º Meridiano Ovest|1 °]] e 14 ° O. Considerando anche il [[Sahara Occidentale]], il Marocco si trova principalmente tra 21 ° e 36 ° N e tra [[1º Meridiano Ovest|1 °]] e 17 ° O.
 
=== Morfologia ===
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=== Composizione etnica ===
La popolazione marocchina è composta principalmente da due gruppi etnolinguistici: i [[berberi]], maggioritari nelle zone montuose dell'[[Atlante (catena montuosa)|Atlante]] e del [[Rif]], e gli [[arabi]], diffusi prevalentemente nelle zone pianeggianti e nelle grandi città; la componente arabofona si è costituita sia attraverso l'immigrazione di tribù arabe nel corso del [[basso medioevo]], che attraverso l'[[arabizzazione]] delle tribù berbere delle regioni pianeggianti. Nelle zone [[Deserto del Sahara|sahariane]] del Paese si trovano i [[sahrawi]]. Nelle [[città imperiali]] marocchine e nelle città costiere del nord (in particolare a [[Fès]], [[Meknès]], [[Rabat]], [[Salé]], [[Chefchaouen]], [[Tangeri]] e [[Tétouan]]) si trovano i discendenti dei [[Moriscos (gruppo religioso)|moriscos]] di [[Spagna]], a loro volta discendenti dei [[Mori (storia)|Mori]] di [[al-Andalus]], espulsisoggetti a espulsione dal loro territorio a seguito della [[Reconquista|Reconquista spagnola]].<ref>{{Cita|Boum-Park|p. 351}}.</ref> È presente una consistente minoranza [[Storia degli ebrei in Marocco|ebraica]], la più numerosa del [[mondo arabo]] che ha donato al Marocco molta cultura come ''"al-Malhoun"''. La comunità ebraica, tradizionalmente a maggioranza arabofona, comprende minoranze di [[ebrei berberi]] e di [[sefarditi]]. Nel paese sono inoltre presenti popolazioni nere originarie dell'[[africa subsahariana]], tra le quali i [[Gnawa (gruppo etnico)|gnawa]] e i [[haratin]], discendenti degli schiavi neri deportati in Marocco nei secoli passati.<ref>{{Cita|Boum-Park|p. 220}}.</ref>
 
=== Lingue ===
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* 7 aprile [[1956]], la Spagna rinuncia al [[Protettorato spagnolo del Marocco|Protettorato spagnolo]] di [[Rif]]
* 30 giugno [[1969]], la Spagna rinuncia all'[[enclave]] [[Spagna|spagnola]] di Sidi [[Ifni]]
* 14 novembre [[1975]], il Marocco afferma (unilateralmente)ufficialmente la propria sovranità sulsulla nordtotalità del [[Saharasahara Occidentale]]"occidentale"
* 14 agosto [[1979]], il Marocco afferma (unilateralmente) la propria sovranità su [[Oued Ed-Dahab-Lagouira]]
 
Con quella che fu definita la [[Marcia verde]], il 6 novembre del [[1975]], circa {{TA|350 000}} marocchini disarmati diederoe muniti iel sacro libro islamico il corano dedero vita a una manifestazione di massa sotto la guida del governo del re [[Hassan II del Marocco|Hassan II]], radunandosi presso la città di [[Tarfaya]] per attraversare il confine del [[Sahara Occidentale]],Spagnolo al tempo territorio autonomo spagnolo conteso dal Marocco alla Spagna. Il [["Sahara Occidentale]]" è stata una colonia spagnola fino al [[1976]]. Quando la Spagna si ritirò, il Marocco ne annesse ila due terzi settentrionali; il restototalità del territorio fu annesso nel [[1979]] a seguito del ritiro della [[Mauritania]]. Tuttavia il gruppo armato [[Fronte Polisario]], si oppose alle annessioni e proclamò il 27 febbraio 1976 la ''[[Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi|Repubblica democratica araba Sahrawi]]'', riconosciuta dall'[[Organizzazione dell'unità africana]] (successivamente [[Unione Africana]]), ma non riconosciuta dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] e dalla [[Lega araba]]. La guerriglia susseguente terminò con un cessate il fuoco del [[1991]] attraverso la missione [[MINURSO]]; il referendum per la determinazione dello status definitivo del Sahara Occidentale non è tuttavia stato ancora effettuato. Questa repubblica immaginaria è appoggiata dall'Algeria perché questi è intenta a distogliere lo sguardo marocchino sui propri territori toltigli dalla Francia e annessi all'Algeria: il Sahara Orientale (Algeria occidentale).
 
Nel corso degli anni l'[[ONU]] ha presentato diverse proposte per la soluzione del Sahara (tra cui i [[Piano Baker (Sahara Occidentale)|piani Baker]]), ma sono sempre stati rifiutati da una rispettiva parte o dall'altra poiché inequi. In Marocco viene fondato il [[Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani|CORCAS]], un consiglio creato con decreto reale ([[Zahir (decreto)|Ḍāhir]]) dal re [[Muhammad VI del Marocco|Mohammed VI]] composto da 140 membri, ed è la parte responsabile per negoziare con il [[Fronte Polisario]] e lo sviluppo economico e sociale del [[Sahara Occidentale]].marocchino In risposta agli appelli del [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|Consiglio di Sicurezza ONU]] alle parti per porre fine alla situazione di stallo politico, il Marocco ha presentato, l’11 aprile [[2007]], al Segretario Generale, ''l’iniziativa marocchina di negoziazione di uno status d’autonomia per la regione del Sahara'', e considerata dagli osservatori internazionali il miglior compromesso accettabile per la soluzione di questo conflitto. L'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] ha suggerito alle parti di entrare in negoziati diretti e incondizionati sul tema.<ref>[http://daccessdds.un.org/doc/UNDOC/GEN/N07/299/28/PDF/N0729928.pdf?OpenElement Report of the Secretary-General on the situation concerning Western Sahara (13 April 2007)]{{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090711072545/https://daccessdds.un.org/doc/UNDOC/GEN/N07/299/28/PDF/N0729928.pdf?OpenElement |data=11 luglio 2009 }}(ped). UN Security Council.</ref>
 
Il Marocco contesta inoltre la sovranità spagnola sulle ''[[Enclave ed exclave|exclave]]'' lungo la costa affacciata sul Mediterraneo: le città di [[Ceuta]] e [[Melilla]], la penisola di [[Peñón de Vélez de la Gomera]] e l'isola di [[Peñón de Alhucemas]]; sono sotto sovranità spagnola anche le [[isole Chafarinas]], sulla costa del Mediterraneo, 45&nbsp; km a est di Melilla, di cui il Marocco chiede la restituzione. L'isolotto di [[Perejil]], uno scoglio disabitato presso lo stretto di Gibilterra, è disputato tra il Marocco e la Spagna.
 
=== Suddivisione amministrativa ===
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[[File:Morocco Regions 2015 numbered.svg|thumb|Regioni del Marocco dal 2015]]
 
Il livello amministrativo più elevato del Marocco è rappresentato dalle regioni, 12 (comprese quelle del Sahara Occidentale), introdotte con una legge del [[2015]] e governate da un ''[[wali (governatore)|wali]]'' di nomina regia e da un ''presidente'' eletto dal popolo.
 
==== Prefetture e province ====
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==== Relazioni con l'Unione europea ====
In passato il Marocco ha espresso più volte il suo desiderio di incorporazione nell'[[Unione europea]], desiderio che è stato respinto in quanto non è un paese europeo., benché sia uno dei principali soci in commercio<ref>[https://www.europarl.europa.eu/enlargement/briefings/23a2_it.htm Parlamento europeo] Nel [[1987]] il Marocco aveva chiesto di diventare membro delle Comunità europee. Tale domanda è stata respinta dal Consiglio con la motivazione che non era uno Stato europeo.</ref> Oltre a questo ostacolo, vi sarebbero altri fattori, come un'economia in sviluppo o i suoi problemi con il [["Sahara Occidentale]]" (il cui territorio è amministrato dal Marocco e rivendicato dal [[Fronte Polisario]]), che rendono difficile la sua candidatura.
 
Nell'ottobre [[2008]], tuttavia, il Marocco è stato il primo paese del Mediterraneo a ottenere uno statuto di partenariato speciale con l'Unione europea (“advanced status”), in seguito alle riforme intraprese a livello politico, sociale ed economico. Tale statuto include l'istituzione di una conferenza UE-Marocco e la partecipazione diretta del Marocco in una serie di consigli ministeriali UE e di meeting di lavoro.<ref>"EU tightens Moroccan ties with 'advanced status' deal". theparliament.com. {{cita web |url=http://www.theparliament.com/latestnews/news-article/newsarticle/eu-tightens-moroccan-ties-with-advanced-status-deal/ |titolo=Copia archiviata |accesso=12 marzo 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081201205626/http://www.theparliament.com/latestnews/news-article/newsarticle/eu-tightens-moroccan-ties-with-advanced-status-deal/ |dataarchivio=1º dicembre 2008}}</ref>
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* Dal 2004 - Città fortificata portoghese di [[El Jadida]] (l'antica Mazagan)
* Dal 2012.. - [[Rabat]], capitale moderna e città storica: un'eredità condivisa
 
*
 
=== Mitologia ===
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==== Musica arabo-andalusa (Al-Âla) ====
In Marocco la musica classica, sia che sia strumentale o vocale, è chiamata [[musica arabo-andalusa|arabo-andalusa]], per via del suo sviluppo attorno all'anno [[1000]] nella [[Spagna islamica|Spagna marocchina]]. Le composizioni, in buona parte, sono organizzate in cinque movimenti dal diverso metro. Nella sua composizione l'orchestra presenta strumenti a corda come il [[rebab]], uno strumento ad arco che viene considerato parte della famiglia dei liuti, l'[[oud]], uno strumento cordofono a manico corto anche questo membro della famiglia dei liuti, il [[qanun]], cetra trapezoidale con numerosi cori di corde tesi su un piano armonico di pergamena, il [[violino]] e vari strumenti a percussione. Inoltre una tipica forma musicale sorta in Marocco è rappresentata dal [[Malhun]].
 
Tra le cantanti marocchine che si sono distinte nel corso del XX secolo spicca [[Zohra Al Fassiya]] e nel XXI secolo [[Ahmed Chawki]].
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Il Hait (o Hayt) è una musica tradizionale di gran espressione corporale ed un marcato ritmo creati principalmente con flauti e tamburi come il [[darbuka]].
===Abbigliamento===
Una tipica tunica del Marocco, generalmente di colore blu, viene chiamata [[Gellaba]]. Inoltre l'abito più famoso dalle radici marocchine è il Kaftan, ma anche il Tarboush.
 
=== Gastronomia ===