L'anello del Nibelungo: differenze tra le versioni
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Inizialmente, il significato finale e il suo svolgimento all'interno della vicenda non fu chiaro nemmeno allo stesso Wagner, che partì da un'idea positivistica basata sulla filosofia di [[Karl Marx|Marx]] e di [[Ludwig Feuerbach|Feuerbach]] per poi optare per un finale tragico dopo l'incontro col pensiero di [[Arthur Schopenhauer]] e la sua visione della vita. Non si trattò, però, di un cambiamento improvviso e radicale, quanto di una conferma alle sue stesse nuove concezioni filosofiche (da cui i continui cambiamenti adottati alle parole finali di Br[[Brunilde|ü]]<nowiki/>nnhilde). Altrettanto ambiguo risulta essere - volutamente - il tema musicale che risuona alla fine del dramma, quella "redenzione" che non si sa precisamente cosa voglia significare. È bene sapere che l'autore non lo chiamava tema della "redenzione" ma tema della "glorificazione di Brünnhilde", dove il monologo finale della protagonista costituirebbe più che altro una cosmica comprensione del "fallimento di ogni desiderio" (Schopenhauer). Proprio per la presenza di numerose chiavi interpretative, l'''Anello del nibelungo'' è stato successivamente sbandierato dalle più opposte ideologie: Comunismo, Anarchia, Nazismo.
''Lo stile della composizione inaugura la rivoluzionaria concezione teatrale di Wagner. La musica è composta da un mosaico fittissimo di temi conduttori - melodie associate a cose, personaggi e stati d'animo - che col loro continuo riapparire formano il tessuto fondante della partitura. Sul numero di questi ''
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== Bibliografia ==
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