Atlantide: differenze tra le versioni

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Sardegna: Paper che dimostra la prima scoperta di 40 lingotti di orcalco e in seguito una seconda scoperta di altri 47 lingotti, a pochi metri di distanza dalla prima scoperta.
RB: inserimento massivo di fonti parzialmente non attinenti e non accompagnato da una puntuale descrizione, alto rischio di POV e RO, si passi almeno dalla talk prima
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==== Sardegna ====
{{E|Muro di testo, con ipotesi geologiche sballate o non inerenti (per es. la crisi messiniana è di 5 milioni di anni fa), con fonti numerose, ma non autorevoli, e spesso usate con metodo cherry picking per avallare asserzioni su una teoria recentissima e localistica|Storia|febbraio 2024}}
Una teoria analoga è stata avanzata dal giornalista italiano [[Sergio Frau]] nel suo libro ''Le colonne d'Ercole'' ([[2002]])<ref>{{Cita libro|nome=Sergio|cognome=Frau|titolo=Le Colonne d'Ercole: un'inchiesta, come, quando e perché la frontiera di Herakles/Milqart, dio dell'Occidente slittò per sempre a Gibilterra|url=https://books.google.it/books/about/Le_Colonne_d_Ercole.html?id=SyYRAQAAIAAJ&redir_esc=y|accesso=13 maggio 2021|data=2002|editore=NurNeon|lingua=it|ISBN=978-88-900740-0-4}}</ref>: le "colonne" di cui parla Platone andrebbero identificate con il [[canale di Sicilia]] (che è assai turbinoso, come Platone descrive le Colonne), dunque l'isola di Atlantide sarebbe in realtà la [[Sardegna]]<ref>Fabrizio Frongia, ''Le torri di Atlantide: identità e suggestioni preistoriche in Sardegna'', Nuoro, Il Maestrale, 2012; [[Giulio Angioni]], ''Atlantide, poco bene nostro'', in ''Il dito alzato'', Palermo, Sellerio, 2012. Cfr. {{cita testo|url=http://www.colonnedercole.it/|titolo=www.colonnedercole.it}} e {{cita testo|url=http://www.lavocedifiore.org/SPIP/rubrique.php3?id_rubrique=30|titolo=R. Vieni su internet}}</ref>: il popolo che edificò gli oltre {{formatnum:7000}} [[nuraghe|nuraghi]] coinciderebbe allora con il misterioso popolo dei ''[[Shardana]]'' o ''Šerden'' (dai quali appunto si vorrebbe che la Sardegna abbia preso il nome), citati tra i "[[popoli del Mare]]" che secondo le cronache degli antichi Egizi tentarono di invadere il [[Nuovo Regno dell'Egitto|Regno d'Egitto]]. Un passo della descrizione platonica si vuole coincida con la forma della Sardegna: "Una pianura (il [[Campidano]]) che attraversa l'isola in senso longitudinale (ha coste a est e a ovest), situata tra due zone montuose a nord e a sud; le coste sono alte e rocciose, scoscese". Del resto, la Sardegna possiede ancora oggi zone pianeggianti situate alcuni metri sotto il livello del mare e ciò farebbe pensare che, essendo una terra geologicamente troppo antica per subire o aver subito catastrofi naturali di dimensioni disastrose, possa invece esser stata soggetta in passato a cataclismi legati al mare, il cui territorio probabilmente non avrebbe potuto respingere a causa appunto dell'altezza della sua superficie rispetto a quella marina. Oltretutto la mancanza di terremoti avrebbe permesso una grande espansione edilizia all'interno dell'isola, che all'epoca sarebbe potuta apparire in maniera notevolmente diversa. La "fine" di Atlantide viene anche fatta coincidere con la diffusione della [[malaria]] nell'isola. Nel gennaio 2021 Luigi Usai, ricercatore indipendente, ha diffuso una nuova ipotesi<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Luigi|cognome=Usai|nome2=Luigi|cognome2=Usai|data=2024-09-08|titolo=Atlantide è il blocco geologico sardo corso semisommerso nell'antico Oceano Atlantico, oggi chiamato Mediterraneo Occidentale|accesso=2024-09-09|doi=10.5281/zenodo.13732625|url=https://zenodo.org/records/13732625}}</ref> secondo la quale l'affondamento di Atlantide è da addebitare al repentino scioglimento dei ghiacci a seguito della glaciazione chiamata Würm. Ai geologi è noto infatti che il livello del mar Mediterraneo ha raggiunto -120 metri sotto il livello attuale circa 14 000 anni fa. È altrettanto nota la cosiddetta "crisi della salinità del Messiniano", durante la quale Sardegna e Corsica erano congiunte a causa dell'abbassamento di oltre cento metri del livello del mare, e le si poteva percorrere a piedi. Nel periodo della guerra che divampò tra Atlantide e la Grecia, ossia nel 9600 a.C., cioè 11600 anni fa circa, è noto ai geologi che Sardegna e Corsica e una grande parte delle coste attualmente sommerse formavano quella che appariva come una grossa isola, che era chiamata nel terzo capitolo del Timeo e nel Crizia, da Platone, col nome di Atlantide.<ref>{{Cita libro|nome=Luigi|cognome=Usai|titolo=Atlantide è il blocco continentale Sardo-Corso sommerso durante i Meltwater Pulse: Dopo l'ultima glaciazione|url=https://books.google.it/books/about/Atlantide_%C3%A8_il_blocco_continentale_Sard.html?id=nSxUzgEACAAJ&redir_esc=y|accesso=13 maggio 2021|data=18 marzo 2021|editore=Amazon|lingua=it|ISBN=979-8-7238-5624-0}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Luigi Usai|titolo=La mappa di Atlantide|url=https://www.amazon.it/MAPPA-ATLANTIDE-Platone-aveva-ragione/dp/B08W7JH878|edizione=1|annooriginale=2021|lingua=it|p=84|ISBN=979-8707230707}}</ref> Nel Libro IV delle Storie <ref>{{Cita web|url=http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.01.0125:book=4|titolo=Herodotus, The Histories, book 4|sito=www.perseus.tufts.edu|accesso=2024-09-22}}</ref>, Erodoto parla della Libia e dell'Asia, fino ad oggi interpretate talvolta come l'intera Africa e la Turchia attuale, talvolta come la Libia attuale e l'Asia minore. Usai effettua un cambio di paradigma scientifico e intepreta la Libia come la Sardegna e l'Asia come la Corsica<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Luigi|cognome=Usai|nome2=Luigi|cognome2=Usai|data=2024-09-02|titolo=Rivalutazione delle Figure Geografiche di Erodoto: Libia come Sardegna e Asia come Corsica|accesso=2024-09-09|doi=10.5281/zenodo.13626046|url=https://zenodo.org/records/13626046}}</ref>. Platone quindi, quando afferma in Timeo e Crizia che Atlantide era più grande della Libia e dell'Asia assieme, starebbe affermando che Atlantide era più grande della Sardegna e della Corsica messe assieme, confermando il paradigma sardo corso atlantideo. Al centro della pianura Atlantidea e racchiusa dall'attuale Pianura del Campidano, ci sarebbe quella che era la capitale di Atlantide, nota anch'essa col nome di Atlantide ma oggi conosciuta col nome di [[Sulcis]], e che partiva da una collina nei pressi del piccolo paesino di [[Santadi]] e di [[Masainas]] e [[Teulada]], formando cerchi concentrici di terra e di mare. È tuttora possibile notare come, a partire da Santadi, tutto il piano urbanistico si sviluppi per cerchi concentrici, persino porzioni di montagne. È inoltre presente una vasta toponomastica sarda <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Brenda Man Qing|cognome=Ong|nome2=Francesco|cognome2=Perono Cacciafoco|data=2022-06|titolo=Unveiling the Enigmatic Origins of Sardinian Toponyms|rivista=Languages|volume=7|numero=2|pp=131|lingua=en|accesso=2024-09-21|doi=10.3390/languages7020131|url=https://www.mdpi.com/2226-471X/7/2/131}}</ref> relazionata al mito di Atlantide. Infatti, come fa notare Usai, accanto a Santadi esistono molte località il cui nome richiama le fonti d'acqua calda e fredda create da Poseidone, che secondo Usai era un semplice uomo, probabilmente un Re, e non un Dio. Poseidone, mise nella Capitale di Atlantide una sorgente d'acqua calda e una d'acqua fredda. Infatti ancora oggi esistono delle frazioni di paesi chiamate "{{cita testo|url=https://conoscerelastoria.it/grotta-di-acquacadda-sulcis-nuovi-scavi-per-conoscere-la-sardegna-prenuragica/|titolo=Acquacadda}}" (Acqua Calda, in lingua sarda campidanese), {{cita testo|url=https://it.geoview.info/sacqua_callenti_de_basciu,1826245363n|titolo=S'acqua callenti de basciu}} (L'Acqua calda di sotto, in sardo campidanese) e S'Acqua Callenti de Susu (L'Acqua calda di sopra, anche questo in dialetto sardo campidanese, la variante dialettale della lingua sarda parlata nel meridione della Sardegna), mentre nel vicino paese di Siliqua è presente ancora oggi la fonte d'acqua fredda di [[Zinnigas]]. Sempre a [[Siliqua (Italia)|Siliqua]], piccolo paese anch'esso situato in provincia di [[Cagliari]], esiste tuttora il "Castello d'Acquafredda", attualmente noto per la celebre storia raccontata da [[Dante Alighieri]] relativa al Conte Ugolino, che vi aveva soggiornato secondo una leggenda tramandata per via orale. Il [[castello di Acquafredda]] prende il nome dalla cittadina medievale di Acquafredda, sparita alcuni secoli fa, il cui nome ricorda la fonte d'acqua fredda di Poseidone, mentre in provincia di Carbonia Caput Acquas insiste sul tema dell'acqua. Inoltre, segnala Usai, sono stati trovati i tridenti di [[Poseidone]] scolpiti nelle rocce neolitiche e paleolitiche trovate presso il paese di [[Laconi]], in [[Sardegna]]. Accanto a Santadi c'è un paese chiamato Narcao, che ha due frazioni, dette "Is Sais Superiore" e "Is Sais Inferiore"; ciò è un chiaro riferimento secondo Usai, alla città di [[Sais]] in Egitto, nella quale il sommo sacerdote Sonchis rivelò la storia di Atlantide a [[Solone]], il celebre politico greco. Inoltre, Sais è anche un cognome sardo. Esistono ancora altri due toponimi interessanti: Acqua Callentis<ref>{{Cita web|url=https://www.google.com/maps/place/09013+Acqua+Callentis+SU/@39.2090892,8.4990008,18z/data=!3m1!4b1!4m6!3m5!1s0x12e70830c251ffb1:0x8cbfed1e0e5adfe4!8m2!3d39.2088142!4d8.4996824!16s/g/119twcx76?entry=ttu|titolo=Acqua Callentis · 09013 Carbonia SU, Italia|sito=Acqua Callentis · 09013 Carbonia SU, Italia|lingua=it-US|accesso=2024-02-03}}</ref> (un altro modo di dire "Acqua Calda" in dialetto campidanese e sulcitano sardo), nota anche col nome di "Is Perdas" (ossia "Le Pietre"): anche questa località ricorda le fonti d'acqua calda e fredda poste da Poseidone nel mito platonico; e la località di Terresoli (crasi di Terra De Soli, ossia Terra del Sole in Sardo campidanese e sulcitano) che richiama molto da presso il nome di [[Eliopoli|Eliopolis]], altra città legata al mito di Atlantide: infatti mentre Eliopolis in greco significa Città del Sole, Terresoli <ref>{{Cita web|url=https://italia.indettaglio.it/ita/sardegna/carboniaiglesias_santadi_terresoli.html|titolo=La frazione di Terresoli nel comune di Santadi (CI) Sardegna|sito=italia.indettaglio.it|accesso=2024-02-03}}</ref>significa Terra del Sole. Anche la località di Piscinas si trova nel Sulcis e riprende il tema degli inondamenti d'acqua: in lingua sarda infatti si usa questo termine per indicare un luogo dove c'è stato un enorme ristagno d'acqua. Tra la toponomastica collegata al mito di Atlantide in Sardegna si devono ricordare le Grotte di Nettuno <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Sergio Ginesu|autore2=Sias Stefania|autore3=Alessio Valente|anno=2014|mese=Maggio|titolo=The impressive coastal cliffs of Capo Caccia in North-Western Sardinia (Italy). Outlines for landslide risk assessment|rivista=Geojournal of Tourism and Geosites|url=https://www.researchgate.net/publication/265248608_The_impressive_coastal_cliffs_of_Capo_Caccia_in_North-Western_Sardinia_Italy_Outlines_for_landslide_risk_assessment}}</ref> <ref>{{Cita web|url=https://grottadinettuno.it/en/la-storia/|titolo=La storia · Grotta di Nettuno|sito=Grotta di Nettuno|lingua=en-GB|accesso=2024-09-23}}</ref> nei pressi di Capo Caccia ed Alghero. La teoria di Usai, che prende nome di "paradigma sardo corso atlantideo", afferma che la specie degli elefanti di cui parla Platone in Timeo e Crizia sia quella del [[Mammuthus lamarmorai|Mammuthus Lamarmorai]] <ref>{{Cita web|url=https://www.semanticscholar.org/paper/A-reappraisal-of-the-dwarfed-mammoth-Mammuthus-from-Palombo-Ferretti/b7720315380bd9ecf6e4dc0c1a28be86da10b1e3|sito=www.semanticscholar.org|accesso=2024-09-22}}</ref> <ref>{{Cita web|url=https://www.semanticscholar.org/paper/The-Sardinian-Mammoth%E2%80%99s-Evolutionary-History:-and-Palombo-Zedda/d9a64157970e2e94d064b8cc1a32d9af3e93c602|sito=www.semanticscholar.org|accesso=2024-09-22}}</ref> <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Gian Luigi|cognome=Pillola|nome2=Daniel|cognome2=Zoboli|data=2017|titolo=Dwarf mammoth footprints from the Pleistocene of Gonnesa (southwestern Sardinia, Italy)|rivista=Bollettino della Società Paleontologica Italiana|pp=57–64|accesso=2024-09-22|doi=10.4435/BSPI.2017.05|url=https://www.semanticscholar.org/paper/Dwarf-mammoth-footprints-from-the-Pleistocene-of-Zoboli-Pillola/a2c4fe843233f9bef191b8084b1be614447d900f}}</ref>, presente nell'isola sardo-corsa attualmente semisommersa, e di cui sono stati trovati resti in almeno tre luoghi dell'attuale Sardegna: a Gonnesa <ref>{{Cita web|url=https://www.semanticscholar.org/paper/The-Funtana-Morimenta-Ichnosite-(Sardinia,-Italy):-Zoboli-Pillola/1bbd56aee24e709762680e923435835808e8e689|sito=www.semanticscholar.org|accesso=2024-09-22}}</ref>, nel Sinis <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Maria Rita|cognome=Palombo|nome2=Marco|cognome2=Zedda|nome3=Daniel|cognome3=Zoboli|data=2024-02-17|titolo=The Sardinian Mammoth’s Evolutionary History: Lights and Shadows|rivista=Quaternary|volume=7|numero=1|pp=10|lingua=en|accesso=2024-09-22|doi=10.3390/quat7010010|url=https://www.semanticscholar.org/paper/The-Sardinian-Mammoth%E2%80%99s-Evolutionary-History:-and-Palombo-Zedda/d9a64157970e2e94d064b8cc1a32d9af3e93c602}}</ref> <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Alejandro|cognome=Valenzuela|nome2=Enric|cognome2=Torres-Roig|nome3=Daniel|cognome3=Zoboli|data=2022-03|titolo=Asynchronous ecological upheavals on the Western Mediterranean islands: New insights on the extinction of their autochthonous small mammals|rivista=The Holocene|volume=32|numero=3|pp=137–146|lingua=en|accesso=2024-09-22|doi=10.1177/09596836211060491|url=https://www.semanticscholar.org/paper/Asynchronous-ecological-upheavals-on-the-Western-on-Valenzuela-Torres-Roig/f0c58bebd260216d3cb2ca8a762529cabb9ac3e9}}</ref> e ad Alghero <ref>{{Cita web|url=https://www.semanticscholar.org/paper/A-new-elephant-fossil-from-the-late-Pleistocene-of-Palombo-Zedda/e4af1beee843c80a913f72dad4502c6ebb866d41|sito=www.semanticscholar.org|accesso=2024-09-22}}</ref>. Alla fine del racconto di Atlantide, nel Timeo, Platone afferma che l'isola era circondata da fango che impediva la navigazione: questo sarebbe stato causato dall'erosione della [[piattaforma continentale]] sardo corsa ad opera di millenni di [[Corrente di risacca|risacca]]. L'isola di Atlantide era la più grande di tutte, secondo Platone: effettivamente il blocco geologico sardo corso era un'isola di terra emersa ed è realmente la più grande di tutte quelle del Mediterraneo Occidentale, che secondo Usai era chiamato Oceano Atlantico ancora prima che venissero realizzati papiri e rotoli che trattassero la geografia, motivo per il quale non è rimasta memoria, ed in seguito la geografia è stata modificata. Ad Atlantide c'erano i vecchi più vecchi: effettivamente la Sardegna, che sarebbe solo un altopiano emerso di Atlantide, ancora oggi è famosa in tutto il mondo per il suo popolo di centenari<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2023/08/30/la-gallura-terra-di-centenari-nuova-frontiera-per-gli-studiosi_f197e98e-fbef-41e0-bf96-d61b2a36c143.html|titolo=La Gallura terra di centenari, nuova frontiera per gli studiosi - Notizie - Ansa.it|sito=Agenzia ANSA|data=2023-08-30|lingua=it|accesso=2024-02-04}}</ref>, in particolare la popolazione della [[zona blu]] di [[Perdasdefogu|Perdas De Fogu]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2022/05/30/perdasdefogu-con-piu-alta-concentrazione-centenari-al-mondo_a7887927-3105-4d66-b548-34dcb84b8e2a.html|titolo=A Perdasdefogu, in Ogliastra, la più alta concentrazione di centenari al mondo - Sardegna|sito=Agenzia ANSA|data=2022-05-30|lingua=it|accesso=2024-02-04}}</ref> <ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/attualita/pagine/delia-adolfo-e-una-vita-lunga-i-segreti-dei-cente|titolo=Il reportage. Delia, Adolfo e una vita lunga. I segreti dei centenari sardi|sito=www.avvenire.it|data=2023-11-10|lingua=it|accesso=2024-02-04}}</ref> <ref>{{Cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/alla-ricerca-segreti-perdadefogu-paese-la-piu-alta-percentuale-centenari-mondo-AEjHsiYC|titolo=I segreti di Perdasdefogu, il paese con la più alta percentuale di centenari al mondo|autore=Davide Madeddu|sito=Il Sole 24 ORE|data=2023-01-22|lingua=it|accesso=2024-02-04}}</ref> <ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/cronache/22_maggio_30/perdasdefogu-nuovo-record-paese-piu-centenari-mondo-42d7d19e-e03d-11ec-907c-89e18a84369e.shtml|titolo=Perdasdefogu, il paese dei centenari: uno ogni 222 abitanti, è record mondiale|autore=Alberto Pinna|sito=Corriere della Sera|data=2022-05-30|lingua=it-IT|accesso=2024-02-04}}</ref>. Atlantide aveva un commercio fiorente, come una ricerca ha dimostrato per la Sardegna <ref>{{Cita web|url=https://www.gu.se/en/research/the-missing-link|titolo=The missing link? {{!}} University of Gothenburg|sito=www.gu.se|data=2024-04-11|lingua=en|accesso=2024-09-21}}</ref> <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Serena Sabatini|autore2=Kristian Kristiansen|anno=2023|mese=Febbraio|titolo=The missing link: Re-theorising the role of Sardinia in a global political economy between the Mediterranean and Atlantic Europe.|abstract=This paper presents The Missing link project financed by Swedish Research Council, which will be running between 2021 and 2025. The aim of the project is to investigate the role of Sardinia in the metal trade between Scandinavia, Atlantic Europe, and the Mediterranean during the Bronze Age. Growing evidence for metals of Sardinian origin in artefacts from different parts of Europe invite new ideas about maritime networks and the role of the western Mediterranean as a metal producing region. Following from that: what was the role of Sardinia in such a maritime network? And how did the production and exchange of metals unfold between Atlantic Europe and the Mediterranean? Sardinia produced rich evidence for settlements and for a social complex organisation during the Bronze Age. At the same time and despite well-known difficulties for the chronological determination of the finds bronze figurines and model boats suggest, among other things, both maritime enterprises and a martial culture. Important work has been done in terms of the spread of Sardinian pottery. Several studies have also evidenced the likely presence of metal of Sardinian origin all over the continent; however, we need to support such evidence with more systematic, science-based documentation of the distribution of objects and metals of Sardinian origin throughout the Mediterranean and beyond paired up with a renewed attention to the isotopic fields of the various Sardinian mines. This invites an interdisciplinary approach; the goal of the project is to apply lead isotope and chemical analyses of metal artefacts and metal ores, as well as to carry out investigations to shed light on evidence of Sardinian copper mining. Finally, we wish to position Sardinia in the wider European and Mediterranean trade networks during the second half of the 2nd millennium BCE. We suggest that Sardinian actors may have played a crucial role in the wider political economies of the Mediterranean and the Atlantic seaboard towards the end of the Bronze Age.|url=https://www.researchgate.net/publication/368477967_The_missing_link_Re-theorising_the_role_of_Sardinia_in_a_global_political_economy_between_the_Mediterranean_and_Atlantic_Europe}}</ref> <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Serena|cognome=Sabatini|nome2=Fulvia|cognome2=Lo Schiavo|data=2020-10-02|titolo=Late Bronze Age Metal Exploitation and Trade: Sardinia and Cyprus|rivista=Materials and Manufacturing Processes|volume=35|numero=13|pp=1501–1518|lingua=en|accesso=2024-09-21|doi=10.1080/10426914.2020.1758329|url=https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/10426914.2020.1758329}}</ref>. Atlantide era ricca di minerali <ref>{{Cita pubblicazione|nome=G.|cognome=Artioli|nome2=C.|cognome2=Canovaro|nome3=P.|cognome3=Nimis|data=2020-08|titolo=LIA of Prehistoric Metals in the Central Mediterranean Area: A Review|rivista=Archaeometry|volume=62|numero=S1|pp=53–85|lingua=en|accesso=2024-09-21|doi=10.1111/arcm.12542|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/arcm.12542}}</ref> <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Valentina|cognome=Matta|nome2=Helle|cognome2=Vandkilde|data=2023-02-20|titolo=The State of the Debate: Nuragic Metal Trade in the Bronze Age and Early Iron Age|rivista=Open Archaeology|volume=9|numero=1|lingua=en|accesso=2024-09-21|doi=10.1515/opar-2022-0280|url=https://www.degruyter.com/document/doi/10.1515/opar-2022-0280/html}}</ref>, ed effettivamente le miniere del Sulcis sono le più antiche d'Europa<ref>{{Cita web|url=https://www.unionesarda.it/cultura/il-sulcis-e-una-delle-terre-emerse-piu-antiche-deuropa-ioixs1vo|titolo=«Il Sulcis è una delle terre emerse più antiche d’Europa»|autore=Andrea Scano|sito=L'Unione Sarda.it|data=2023-10-07|lingua=it|accesso=2024-02-04}}</ref>; inoltre in Sardegna sono presenti terre rare <ref>{{Cita pubblicazione|data=2016|titolo=Rare Earth Elements ( REE )-minerals in the Silius fluorite vein system 1 ( Sardinia , Italy )|accesso=2024-09-22|url=https://www.semanticscholar.org/paper/Rare-Earth-Elements-(-REE-)-minerals-in-the-Silius/b5b75d02ffb24c4522a957229a029a463356e08d}}</ref> e specie minerali uniche in tutto il pianeta terra, come l'Ichnusaite <ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Paolo|cognome2=Orlandi|cognome3=Cristian|data=2014|titolo=Ichnusaite , Th ( MoO 4 ) 2 · 3 H 2 O , the first natural 26 thorium molybdate : occurrence , description , and 27 crystal structure|accesso=2024-09-22|url=https://www.semanticscholar.org/paper/Ichnusaite-,-Th-(-MoO-4-)-2-%C2%B7-3-H-2-O-,-the-first-:-Paolo-Orlandi/96a2592aeee4dd0df8f9f3504ece3402081411b7}}</ref>, la Nuragheite <ref>{{Cita pubblicazione|nome=P.|cognome=Orlandi|nome2=C.|cognome2=Biagioni|nome3=L.|cognome3=Bindi|data=2015-01-01|titolo=Nuragheite, Th(MoO4)2{middle dot}H2O, the second natural thorium molybdate and its relationships to ichnusaite and synthetic Th(MoO4)2|rivista=American Mineralogist|volume=100|numero=1|pp=267–273|lingua=en|accesso=2024-09-22|doi=10.2138/am-2015-5024|url=https://www.semanticscholar.org/paper/Nuragheite,-Th(MoO4)2%C2%B7H2O,-The-Second-Natural-And-Orlandi-Biagioni/92de70789fde5f81cc0c4ee5ff8bcd254520f9b5}}</ref> <ref>{{Cita pubblicazione|nome=P.|cognome=Orlandi|nome2=C.|cognome2=Biagioni|nome3=L.|cognome3=Bindi|data=2014|titolo=2 Nuragheite , Th ( MoO 4 ) 2 · H 2 O , the second natural 27 thorium molybdate and its relationships to 28 ichnusaite and synthetic|accesso=2024-09-22|url=https://www.semanticscholar.org/paper/2-Nuragheite-,-Th-(-MoO-4-)-2-%C2%B7-H-2-O-,-the-second-Orlandi-Biagioni/07d3801a4cafcd8c3de15f828ee1a3016ec3be2b}}</ref>, e dalla miniera di Su Sinargiu nel Sulcis è stata scoperta la presenza di Suseinargiuite <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Paolo|cognome=Orlandi|nome2=Cristian|cognome2=Biagioni|nome3=Yves|cognome3=Moëlo|data=2015-09-07|titolo=Suseinargiuite, (Na0.5Bi0.5)MoO4, the Na-Bi analogue of wulfenite, from Su Seinargiu, Sardinia, Italy|rivista=European Journal of Mineralogy|volume=27|numero=5|pp=695–699|lingua=en|accesso=2024-09-22|doi=10.1127/ejm/2015/0027-2463|url=https://www.semanticscholar.org/paper/Suseinargiuite,-(Na0.5Bi0.5)MoO4,-the-Na-Bi-of-from-Orlandi-Biagioni/152d24d7097f1f161eacd946fd3dafbd74fe4d1d}}</ref>, Cabvinite <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Paolo|cognome=Orlandi|nome2=Cristian|cognome2=Biagioni|nome3=Federica|cognome3=Zaccarini|data=2017-07|titolo=Cabvinite, Th 2 F 7 (OH)·3H 2 O, the first natural actinide halide|rivista=American Mineralogist|volume=102|numero=7|pp=1384–1389|lingua=en|accesso=2024-09-22|doi=10.2138/am-2017-6013|url=https://www.semanticscholar.org/paper/Cabvinite,-Th2F7(OH)%E2%8B%853H2O,-the-first-natural-halide-Orlandi-Biagioni/a0bc7d0b957a79476804cfe4329070faa0661431}}</ref>, Tancaite <ref>{{Cita web|url=https://www.semanticscholar.org/paper/Tancaite-(Ce),-ideally-FeCe(MoO4)3-%E2%97%8F-3H2O:-and-Bonaccorsi-Orlandi/cc790ee9e175d43ac138388d864a401661f2003a|sito=www.semanticscholar.org|accesso=2024-09-22}}</ref>, Sardegnaite <ref>{{Cita web|url=https://www.semanticscholar.org/paper/Sardignaite,-a-new-mineral,-the-second-known-and-Orlandi-Pasero/6342c1ddf12676cdb2daeb9513eb8a874dedeb87|sito=www.semanticscholar.org|accesso=2024-09-22}}</ref>, Mambertiite <ref>{{Cita web|url=https://www.semanticscholar.org/paper/Mambertiite,-BiMo5+2.80O8(OH),-a-new-mineral-from-Orlandi-Biagioni/8c8bd49918025d0dbe6be25fb26062d97ada7d1b|sito=www.semanticscholar.org|accesso=2024-09-22}}</ref>, nuovi minerali recentemente scoperti e prima totalmente sconosciuti al mondo scientifico. Il ritrovamento di un carico di lingotti di [[oricalco]] <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Eugenio|cognome=Caponetti|nome2=Francesco|cognome2=Armetta|nome3=Delia Chillura|cognome3=Martino|data=2017-04-20|titolo=First Discovery Of Orichalcum Ingots From The Remains Of A 6Th Century Bc Shipwreck Near Gela (Sicily) Seabed|accesso=2024-09-23|doi=10.5281/ZENODO.581716|url=https://www.semanticscholar.org/paper/FIRST-DISCOVERY-OF-ORICHALCUM-INGOTS-FROM-THE-OF-A-Chirco-Bruno/3df4e451df72615c441b18731da68a92234e89c3}}</ref> in un relitto sommerso al largo di Gela <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Philippe|cognome=Tisseyre|titolo=Philippe Tisseyre, Relitti con carichi metallici in Sicilia, in Mirabilia Maris, Palermo 2016|accesso=2024-09-23|url=https://www.academia.edu/29814784/Philippe_Tisseyre_Relitti_con_carichi_metallici_in_Sicilia_in_Mirabilia_Maris_Palermo_2016}}</ref> <ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/arte/2014/12/29/archeologia39-lingotti-nel-mare-di-gela_fe43cd49-2b88-49df-b7b1-0d1fbf5c4ee2.html|titolo=Archeologia:39 lingotti nel mare di Gela - Arte - Ansa.it|sito=Agenzia ANSA|data=2014-12-29|lingua=it|accesso=2024-09-23}}</ref> <ref>{{Cita web|url=https://www.regione.sicilia.it/la-regione-informa/mare-gela-restituisce-preziosi-reperti-greci|titolo=Il mare di Gela restituisce preziosi reperti greci|sito=www.regione.sicilia.it|data=2020-11-19|lingua=it|accesso=2024-09-23}}</ref> <ref>{{Cita web|url=https://www.regione.sicilia.it/la-regione-informa/nave-gela-protagonista-assoluta-alla-mostra-forli|titolo=LA NAVE DI GELA PROTAGONISTA ASSOLUTA ALLA MOSTRA DI FORLÌ|sito=www.regione.sicilia.it|data=2021-06-24|lingua=it|accesso=2024-09-23}}</ref> <ref>{{Cita pubblicazione|nome=T. G. R.|cognome=Sicilia|data=2020-01-22|titolo=Tra mito e scienza, ritrovato quell'oro di Gela|lingua=it|accesso=2024-09-23|url=https://www.rainews.it/tgr/sicilia/video/2020/01/sic-Oricalco-archeologia-Gela-Palermo-Arsenale-912b501d-95a9-447d-b121-8aa99123851d.html}}</ref> e ora nel relativo museo <ref>{{Cita web|url=https://www.lasicilia.it/archivio/gela-al-museo-i-lingotti-di-oricalco-il-mitico-oro-di-atlantide-819425/|titolo=Gela, al Museo i lingotti di oricalco, il mitico oro di Atlantide|autore=Redazione|sito=La Sicilia|data=2018-04-09|lingua=it-IT|accesso=2024-09-23}}</ref> supporta le teorie di Usai. A seguito del primo ritrovamento del dicembre 2014, nel quale furono recuperati 40 lingotti di oricalco <ref>{{Cita web|url=https://iris.unipa.it/handle/10447/580711|titolo=First discovery of orichalcum ingots from the remains of a 6th century BC shipwreck near gela (Sicily) seabed|sito=iris.unipa.it|accesso=2024-09-23}}</ref>, avvenne nel febbraio 2016 un secondo ritrovamento di altri 47 lingotti <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Eugenio|cognome=Caponetti|nome2=Francesco|cognome2=Armetta|nome3=Lorenzo|cognome3=Brusca|data=2021-06-01|titolo=Newly discovered orichalcum ingots from Mediterranean sea: Further investigation|rivista=Journal of Archaeological Science: Reports|volume=37|pp=102901|accesso=2024-09-23|doi=10.1016/j.jasrep.2021.102901|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S2352409X21001139}}</ref>. Gli Atlantidei erano "costruttori di torri" secondo i dialoghi platonici: e infatti sono presenti e studiati oltre 7000 [[Nuraghe|nuraghi]] e centinaia di altri vengono continuamente scoperti ma non scavati. Usai afferma inoltre che l'antico testo letterario della [[Meropide]] tratti proprio dell'isola di Atlantide come blocco sardo-corso semisommerso: attualmente invece, tutti i testi ufficiali considerano la [[Meropide]] soltanto una parodia dei testi platonici. La scoperta nel riparo sottoroccia a Su Carroppu di Sirri di tre individui sardi antichi<ref>{{Cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/cagliari/cronaca/2017/02/28/news/sulcis-i-progenitori-dei-sardi-8mila-anni-fa-erano-migranti-e-scritto-nel-dna-1.14953309|titolo=In una grotta del Sulcis i segreti dei sardi di 11mila anni fa|sito=La Nuova Sardegna|lingua=it|accesso=2024-02-08}}</ref> <ref>{{Cita web|url=http://dx.doi.org/10.1101/583104|titolo=Population history from the Neolithic to present on the Mediterranean island of Sardinia: An ancient DNA perspective|autore=Joseph H. Marcus, Cosimo Posth, Harald Ringbauer, Luca Lai, Robin Skeates, Carlo Sidore, Jessica Beckett, Anja Furtwängler, Anna Olivieri, Charleston Chiang, Hussein Al-Asadi, Kushal Dey, Tyler A. Joseph, Clio Der Sarkissian, Rita Radzevičiūtė, Maria Giuseppina Gradoli, Wolfgang Haak, David Reich, David Schlessinger, Francesco Cucca, Johannes Krause, John Novembre|sito=dx.doi.org|data=2019-03-21|accesso=2024-09-19}}</ref>, di cui due hanno restituito la possibilità di analizzare il [[DNA]] antico <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Alessandra|cognome=Modi|nome2=Francesca|cognome2=Tassi|nome3=Roberta Rosa|cognome3=Susca|data=2017-03-03|titolo=Complete mitochondrial sequences from Mesolithic Sardinia|rivista=Scientific Reports|volume=7|numero=1|pp=42869|lingua=en|accesso=2024-09-18|doi=10.1038/srep42869|url=https://www.nature.com/articles/srep42869}}</ref>, ha mostrato che questa popolazione del Sulcis non risale a 8000 anni fa come inizialmente creduto<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2017/02/28/nel-sulcis-i-migranti-di-8mila-anni-fa_9938ad5c-9252-43f5-9e0c-f5081a49fc82.html|titolo=Nel Sulcis i migranti di 8mila anni fa - Notizie - Ansa.it|sito=Agenzia ANSA|data=2017-02-28|lingua=it|accesso=2024-02-08}}</ref>, bensì risale a 11000 anni fa<ref>{{Cita web|url=https://web.unica.it/unica/en/news_notizie_s1.page?contentId=NTZ45337|titolo=Il più antico campione di DNA mitocondriale della Sardegna|sito=unica.it|lingua=it|accesso=2024-02-08}}</ref> , e la guerra tra Atlantide e la prima Grecia di cui si parla nel Timeo e nel Crizia divampò, secondo Platone, 11600 anni fa: ciò sembrerebbe essere una conferma della presenza di popolazione sarda nel periodo in cui è collocato il racconto di Atlantide. Il DNA ritrovato è differente dal DNA della popolazione neolitica che colonizzò l'isola di [[Sardegna (isola)|Sardegna]] circa tremila anni dopo, e l'analisi ha mostrato che queste popolazioni di 11000 anni fa predavano risorse marine, ossia si nutrivano di frutti di mare e vivevano lungo le coste, in conformità col paradigma atlantideo di Usai.
 
[[Platone]] afferma che ad Atlantide si costruiva facendo uso di pietre di tre colori: nere, rosse e bianche; le pietre nere sarebbero l'[[ossidiana]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Robert H.|cognome=Tykot|data=2021-01|titolo=Non-Destructive pXRF on Prehistoric Obsidian Artifacts from the Central Mediterranean|rivista=Applied Sciences|volume=11|numero=16|pp=7459|lingua=en|accesso=2024-02-08|doi=10.3390/app11167459|url=https://www.mdpi.com/2076-3417/11/16/7459 |issn=2076-3417 }}</ref> <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Robert H.|cognome=Tykot|data=2017-10-26|titolo=Obsidian Studies in the Prehistoric Central Mediterranean: After 50 Years, What Have We Learned and What Still Needs to Be Done?|rivista=Open Archaeology|volume=3|numero=1|pp=264–278|lingua=en|accesso=2024-02-08|doi=10.1515/opar-2017-0018|url=https://www.degruyter.com/document/doi/10.1515/opar-2017-0018/html}}</ref>, in particolare quella del [[Monte Arci]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Robert|cognome=Tykot|titolo=Early Neolithic obsidian trade in Sardinia: the Coastal Site of Santa Caterina di Pittinuri (Cuglieri - OR)|accesso=2024-02-08|url=https://www.academia.edu/27570940/Early_Neolithic_obsidian_trade_in_Sardinia_the_Coastal_Site_of_Santa_Caterina_di_Pittinuri_Cuglieri_OR_}}</ref>, che la Sardegna ha esportato in tutta Europa per migliaia di anni e l'ardesia, le rocce rosse sarebbero quelle di Arbatax<ref>{{Cita web|url=https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/rocce-rosse|titolo=Rocce Rosse|sito=www.sardegnaturismo.it|data=2015-11-20|lingua=it|accesso=2024-02-08}}</ref> e di Carloforte e altre sommerse nelle paleocoste sardo-corse. Nell'estate 2024 i lavori archeologici al Nuraghe Miali di Pompu<ref>{{Cita web|url=https://www.linkoristano.it/2024/03/06/al-nuraghe-santu-miali-ritrovati-conci-in-basalto-nero/|titolo=Al nuraghe Santu Miali ritrovati conci in basalto nero|sito=LinkOristano|data=2024-03-06|lingua=it-IT|accesso=2024-07-27}}</ref> hanno portato alla luce conci di basalto nero che mostrano l'abitudine nuragica a creare effetti cromatici nell'architettura tramite alternanza di pietre di vari colori, in conformità con quanto affermato da Platone. Lo stesso fenomeno è stato riscontrato e certificato presso il Nuraghe Arrubiu<ref>{{Cita web|url=https://www.sardegnaturismo.it/it/itinerari/le-regge-della-preistoria-sarda|titolo=Le regge della preistoria sarda|sito=www.sardegnaturismo.it|data=2015-12-07|lingua=it|accesso=2024-07-27}}</ref> e il Nuraghe Palmavera e la Reggia Nuragica di Barumini. Le Colonne d'Ercole sarebbero il Faraglione Antiche Colonne di Carloforte<ref>{{Cita web|url=https://www.radiox.it/programmi/extralive/conoscenza/le-colonne-dercole-e-lade-erano-in-sardegna/|titolo=LE COLONNE D’ERCOLE E L’ADE ERANO IN SARDEGNA?|sito=www.radiox.it|data=2014-06-11|lingua=it-IT|accesso=2024-02-08}}</ref> <ref>{{Cita web|url=http://www.sardegnasotterranea.org/sardegna-nuove-ipotesi-storiche-nel-libro-di-giorgio-saba/|titolo=Sardegna, nuove ipotesi storiche nel libro di Giorgio Saba|autore=Marcello Polastri|sito=Sardegna Sotterranea|data=2016-04-14|lingua=it-IT|accesso=2024-02-08}}</ref> come proposto da Giorgio Saba, ancora esistente e di storia antichissima<ref>{{Cita web|url=https://www.sardegnaforeste.it/monumento-naturale/le-colonne-carloforte|titolo=Le Colonne, Carloforte {{!}} SardegnaForeste|sito=www.sardegnaforeste.it|accesso=2024-02-08}}</ref>, e non lo Stretto di Gibilterra come fino ad ora creduto dalla maggior parte delle teorie: oltre le Colonne d'Ercole di Carloforte quindi, vi era un porto angusto, ossia il porticciolo formato dalle isole di [[Sant'Antioco (Italia)|Sant'Antioco]] e San Pietro, e fuori da questo porticciolo vi era il vero mare, chiamato in Timeo e Crizia anche [[Oceano Atlantico]], ma oggi chiamato [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] Occidentale. Il paradigma sardo corso atlantideo propone che gli atlantidei popolassero la piattaforma continentale sardo-corsa attualmente semisommersa nel Mediterraneo, costretti poi a delle migrazioni quando il [[Eustatismo|livello eustatico]] saliva drasticamente <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Edouard|cognome=Bard|nome2=Bruno|cognome2=Hamelin|nome3=Doriane|cognome3=Delanghe-Sabatier|data=2010-03-05|titolo=Deglacial Meltwater Pulse 1B and Younger Dryas Sea Levels Revisited with Boreholes at Tahiti|rivista=Science|volume=327|numero=5970|pp=1235–1237|lingua=en|accesso=2024-02-08|doi=10.1126/science.1180557|url=https://www.science.org/doi/10.1126/science.1180557}}</ref>, forse a causa di ripetuti Meltwater Pulses<ref>{{Cita libro|nome=Paul|cognome=Blanchon|titolo=Meltwater Pulses|url=https://doi.org/10.1007/978-90-481-2639-2_232|accesso=2024-02-08|collana=Encyclopedia of Earth Sciences Series|data=2011|editore=Springer Netherlands|lingua=en|pp=683–690|ISBN=978-90-481-2639-2|DOI=10.1007/978-90-481-2639-2_232}}</ref> <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Alex C.|cognome=Bastos|nome2=Danielle P.|cognome2=D'Agostini|nome3=Alex E.|cognome3=Silva|data=2022-08-01|titolo=Sedimentological and morphological evidences of Meltwater Pulse 1B in the Southwestern Atlantic Margin|rivista=Marine Geology|volume=450|pp=106850|accesso=2024-02-08|doi=10.1016/j.margeo.2022.106850|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0025322722001219}}</ref>, distribuiti su vari millenni. Queste migrazioni avrebbero poi preso vari nomi: [[Sumeri]] e [[Vasconi]], tra gli altri, dando origine alla [[Megalito|civiltà megalitica]] lungo le coste di tutta [[Europa]]. A sostegno di ciò Usai afferma che questi popoli hanno lingue semitiche agglutinanti, una caratteristica "atlantidea"; i [[Baschi]] infatti hanno figure carnevalesche preistoriche simili a quelle sarde perché entrambi i popoli "provengono da Atlantide", ossia dal blocco geologico sardo corso semisommerso: i Joaldun<ref>{{Cita web|url=https://www.gillenea.com/gallery/Basque-ancient-carnival-Zubieta-joaldun/G0000IpSR0yuJHjQ/|titolo=Basque ancient carnival Zubieta joaldun - Images {{!}} ANDER GILLENEA|sito=www.gillenea.com|accesso=2024-02-08}}</ref>, i [[Mamuthones]] <ref>{{Cita pubblicazione|nome=C.|cognome=Forgione|data=2015-09-28|titolo=Los hombres que llevaban a cuestas su rebaño. Ensayo sobre el significado de la celebración de los Mamuthones de Mamoiada. Cerdeña, Italia (parte II)|rivista=Zibaldone: Estudios Italianos|accesso=2024-09-22|url=https://www.semanticscholar.org/paper/Los-hombres-que-llevaban-a-cuestas-su-reba%C3%B1o.-sobre-Forgione/deed8681dc8f3b57c5ab82864835d5a6c8bba094}}</ref> <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Franco|cognome=Sale|data=2012-11-26|titolo=Storia, analisi e valutazioni sui mamuthones (I parte)|rivista=Antropologia e Teatro. Rivista di Studi|pp=N. 2 (2011)|lingua=it|accesso=2024-09-22|doi=10.6092/ISSN.2039-2281/3328|url=https://www.semanticscholar.org/paper/Storia,-analisi-e-valutazioni-sui-mamuthones-(I-Sale/14d3914fb954b3caf2f67504c2147c2c442f397f}}</ref> <ref>{{Cita pubblicazione|nome=C.|cognome=Bryant|data=1998|titolo=Behind the masks of the Mamuthones|accesso=2024-09-22|url=https://www.semanticscholar.org/paper/Behind-the-masks-of-the-Mamuthones-Bryant/a8352fe643bdfd0ceaa1190341bdd3bccd5ce125}}</ref>, i [[Boes e Merdules|Boes e i Merdules]]. Inoltre i Baschi avrebbero portato la tradizione dei tori descritta da Platone in [[Timeo (dialogo)|Timeo]] e [[Crizia (dialogo)|Crizia]], tori che ad Atlantide erano venerati e rispettati, a [[Pamplona]] nella [[Navarra]] l'uso dell'[[Encierro]], che poi è mutata nella [[corrida]] spagnola. Le implicazioni delle ipotesi di Usai sono anche di tipo linguistico: l'Indoeuropeo non esisterebbe, ma sarebbe un costrutto linguistico che i linguisti hanno inventato per spiegare l'effetto delle lingue atlantidee in tutta Europa<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Luigi Usai|titolo=Indo-European as a Linguistic Construct: A Revision of the Atlantean Linguistic Origins of the Corsican Sardinian Block and the Diffusion of Post-Atlantean Languages in Europe and the Mediterranean|editore=Harvard Dataverse|doi=10.7910/DVN/H7UCOV|url=https://dataverse.harvard.edu/dataset.xhtml?persistentId=doi:10.7910/DVN/H7UCOV}}</ref>.
 
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