Scisma anglicano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
TXiKiBoT (discussione | contributi)
Riga 70:
 
L'abolizione della autorità papale non determinò l'ordine ma al contrario dette luogo a dissensi e violenze. Ogni giorno vengono riferiti a Cromwell atti senza senso di iconoclastia, distruzioni gratuite, dispute degenerate in atti violenti, contestazioni estreme di ogni forma di fede, che egli tentò di nascondere al re.<ref>Brigden (ibid) p.132</ref>. Quando Enrico venne a sapere quello che accadeva reagì<ref> Le motivazioni di Enrico possono non essere state interamente religiose. Secondo Diarmaid McCulloch, egli può avere temuto un isolamento politico. Da una parte i luterani cercavano aiuti finanziari più di quanti essi ne offrissero, dall'altra qualche dimostrazione di sentimenti cattolici poteva aiutare la sua causa presso l'imperatore.''Thomas Cranmer'' (Yale 1996) p. 240 </ref>.
Così alla fine del 1538, fra le altre cose venne fatto un proclama che proibiva le libere discussioni aventi come oggetto l'Eucarestia<ref>Tyndale scrisse a John Frith : « Della presenza del corpo di Cristo nell'Eucarestia parlatene il meno possibile affinché nessuna divisione appaia tra di noi» </ref> e che vietava il matrimonio dei preti sotto la pena di morte. Enrico presiedette personalmente nel novembre del 1538 il processo a [[John Lambert]], che aveva negato la [[Transustanziazione|presenza reale]]. Nello stesso periodo, partecipò alla stesura della procamanzione che dava dieci giorni agli [[Anabattismo|anabattisti]] e ai sacramentali per lasciare il paese. Nel 1539, il Parlamento votò i ''Sei Articoli''<ref> I sei articoli concernevano: la transustanziazione, la comunione sotto una sola specie, i voti di castità, le messe votive, il celibato dei sacerdoti e la confessione personale (confessione a un sacerdote).</ref>, confermando il credo cattolico, riguardo alla transustanziazione, il celibato dei sacerdoti, l'importanza della confessione personale e prescrivendo delle sanzioni per tutti quelli che le negavano. In quell'anno, il re partecipò al [[Triduo Pasquale]] con una certa ostentazione.<ref> ''Cranmer'' (ibid) p.241 </ref>. Il 28 giungogiugno 1540, Cromwell, che per molto tempo fu confidente e leale servitore del re, venne giustiziato. Diverse ragioni vengono addotte per questo fatto: Cromwell non avrebbe fatto applicare l'atto dei ''Sei Articoli'', che avrebbe sostenuto Barnes, Latimer e altri eretici, o che fosse stato il responsabile del matrimonio di Enrico con [[Anna di Clèves]], sua quarta moglie. Molti altri vennero arrestati, mentre si dice che Cranmer tenne un basso profilo<ref>Brigden (ibid.) p. 135</ref>.
Quello stesso anno il re d'Inghilterra iniziò il suo attacco contro la libera disponibilità di Bibbie. Nel 1536 Cromwell aveva incaricato tutte le parrocchie di acquisire una Bibbia di grossa taglia completa in inglese, queste dovevano essere presenti per la Pasqua dell'anno successivo. Questa istruzione venne largamente ignorata. Anche una nuova versione detta ''La Grande Bibbia'', basata principalmente su una traduzione in inglese di [[William Tyndale]] che partiva da fonti ebraiche e greche, venne autorizzata nell'agosto del 1537. Nel 1539 Enrico manifestò il desiderio di vederla corretta, compito che Cranmer affidò agli universitari. In tutti i casi le parrocchie rimasero reticenti a mettere a disposizione dei fedeli Bibbie in lingua inglese. Esse tendevano a evitare la lettura di queste traduzioni, timorose di creare nuovi eretici.<ref> Haigh(ibid) p.157f</ref>. Con l'atto ''per l'avanzamento della vera religione'' del 1543, Enrico limitò la lettura della Bibbia ai soli uomini e donne di nobile estrazione. Egli espresse le sue preoccupazione al Parlamento nel 1545, non voleva che ''la parola di Dio venisse, rimata, cantata, scandita in taverne e luoghi profani, in contrasto con il vero senso della dottrina''. Si disse che non vi era nessun popolo europeo più influenzato dalle Scritture in vernacolo che il popolo inglese.<ref>Dickens, A.G. ''Reformation and Society'' (Thames and Hudson 1966) p.103</ref>.
I tradizionalisti, il duca di Norfolk, Wriothesly, Gardiner e Tunstall, si erano guadagnati i favori del re, e vennero destinati nel suo testamento a diventare membri del Consiglio di Reggenza alla sua morte. Ma prima che Enrico morisse nel 1547, [[Edward Seymour]], conte di Hertford, fratello della terza moglie del re [[Jane Seymour]], e per questo zio del futuro re [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo VI]], riuscì, grazie a varie alleanze concluse con protestanti influenti come [[John Dudley]], a prendere il controllo del Consiglio privato. Riuscì a convincere Enrico a modificare il testamento, nominando come esecutore testamentario i suoi partigiani.<ref> McCulloch afferma che fu il re, « questo mostro di egoismo », che cambiò idea, fortemente influenzato dal suo cappellano, l'arcivescovo Cramer. Quest'ultimo credeva che se Enrico avesse ancora vissuto, avrebbe seguito una politica iconoclasta radicale - ''Cranmer'' (ibid.) p. 356-7; d'altra parte, lo stesso tesetamento, che escludeva i tradizionalisti Gerdiner, Norfolk e Surrey dal Consiglio di Reggenza, chiedeva l'intercessione della Vergine Maria e dei santi, e insisteva sulla reale presenza di Cristo nell'Eucarestia - Haig (ibid.) p. 167 </ref>.