Biskupin: differenze tra le versioni
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Nel 1933 gli archeologi polacchi scoprirono i resti di una fortezza/insediamento dell'[[età del bronzo]] nella Wielkopolska ([[Grande Polonia]]), scoperta che divenne famosa nel corso di una notte. Il sito fu scavato a partire dal 1934 dalla squadra dell'[[Università Adam Mickiewicz di Poznań|Università di Poznań]], guidata dagli archeologi [[Józef Kostrzewski]] (1885–1969) e Zdzisław Rajewski (1907–1974). Il primo rapporto fu pubblicato nel 1936. All'inizio del 1939,
Quando i tedeschi occuparono parte della Polonia nell'autunno del 1939, Biskupin divenne parte del [[Reichsgau Wartheland]], un'area che i nazionalisti tedeschi affermavano essere "germanica" fin dall'età del ferro<ref>[[Gustaf Kossinna]], ''Das Weichselland, ein uralter Heimatboden der Germanen'', Lipsia, Kabitzsch 1919</ref>. Biskupin fu rinominata in "Urstädt". Nel 1940 ripresero gli scavi sotto il controllo di [[Heinrich Himmler]] delle [[SS]]-[[Ahnenerbe]] e dell'[[Hauptsturmführer]] [[Hans Schleiff]], un archeologo che aveva già operato ad [[Olimpia]], in [[Grecia]]. Schleiff pubblicò solo due brevi racconti che descrivevano come le tribù [[germani]]che avessero conquistato il 'piccolo insediamento lusaziano'. Gli scavi proseguirono fino al 1942. Quando i tedeschi si ritirarono, il sito fu allagato, il che ironicamente permise l'ottima conservazione dell'antica legna. Gli scavi ripresero per mano degli archeologi polacchi dopo la guerra, e proseguirono fino al 1974.
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