Montagne in fiamme: differenze tra le versioni

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Per espugnare la postazione austriaca, gli Italiani decidono di minarla dal basso, e a tale scopo scavano una galleria sotto la postazione; gli Austriaci, accortisi dell'azione, non possono far altro che attendere e cercare di capire quando gli Italiani daranno fuoco alle polveri.
 
Durante una missione di ricognizione, Dimai si allontana e scende non visto al suo villaggio, dove si presenta alla moglie (che per un equivoco l'aveva dato per morto). Mentre è in casa sua, da un frammento di conversazione colto al volo viene a sapere che l'esplosione della mina è prevista per la sera successiva; abbandona allora la moglie, che tenta inutilmente di trattenerlo, e ritorna sui suoi passi. Riesce a sfuggire alla vigilanza italiana, e, benché ferito per errore da fuoco amico, riesce a raggiungere la postazione in tempo per avvertire i compagni e farli uscire dalla caverna prima dell'esplosione. Grazie a quest'azione gli AustraciAustriaci riescono a respingere il successivo contrattacco italiano.
 
Il film si chiude con una sequenza ambientata nel 1931 in cui Dimai e Franchini, non più guida e cliente ma ormai amici, rivisitano insieme i luoghi della battaglia.