Nazionale di rugby a 15 del Sudafrica: differenze tra le versioni

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Selezionatore - Heyneke Meyer
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=== Gli anni '70 ===
 
Nel 1970 gli All Blacks visitarono ancora una volta il Sudafrica. Questa volta il governo sudafricano permise la presenza di giocatori Maorimaori nella formazione neozelandase,neozelandese; non solo, ammise anche la presenza di spettatori Maorimaori allo stadio in qualità di "honorary whites".<ref>[http://www.stuff.co.nz/sunday-news/news/3673480/Bee-Gee-I-never-felt-I-was-an-honorary-white "Bee Gee: I never felt I was an honorary white "], Sunday News</ref><ref>[http://www.nzherald.co.nz/springbok-rugby-team/news/article.cfm?c_id=327&objectid=10639172 "Rugby: Once was hatred"], NZ Herald</ref>. Gli Springboks vinsero la serie 3-1.
 
Nel 1971 gli Springboks organizzarono un [[Tour della Nazionale di rugby a 15 del Sudafrica 1971|tour in Australia]]. Il tour cominciò con una partita a [[Perth (Australia)|Perth]], poi ad [[Adelaide (Australia)|Adelaide]] e quindi a [[Melbourne]]. I sudafricani vinsero tutti e tre gli incontri della serie con il punteggio di 18-6, 14-6 e 19-11. Anche questo tour, come quello nelle Isole britanniche, fu caratterizzato da proteste anti-apartheid. Proteste che raggiunsero il culmine con il rifiuto delle associazioni sindacali di trasporto australiane di ospitare gli Springboks in treno o in aereo. I giocatori dovettero perciò essere trasportati dall'Air Force australiana. Il cerchio intorno al Sudafrica continuava a stringersi ed un tour in Nuova Zelanda programmato per il 1973 fu bloccato dal primo ministro neozelandese [[Norman Kirk]] per ragioni di pubblica sicurezza.<ref name="1973Tour">{{Cita web| titolo= Stopping the 1973 tour |url=http://www.nzhistory.net.nz/culture/1981-springbok-tour/1973-springbok-tour |editore=Ministry for Culture and Heritage |data=13 maggio 2007 |accesso=13 agosto 2010}}</ref>
 
La squadra dei Lions che fece visita al Sudafrica nel 1974, guidata da [[Willie John McBride]], vinse tutti i 22 incontri provinciale e stravinse la serie contro i sudafricani per 3-0 (con un pareggio). Una delle componenti più importanti per la vittoria fu la famigerata "99 call" (chiamata 99). Lo staff dei Lions, rendendosi conto che gli Springboks riuscivano ad avere la meglio sugli avversari attraverso l'aggressione fisica, decise che era necessaria una ritorsione. Alla chiamata della parola "novantanove" ogni giocatore dei Lions avrebbe dovuto attaccare il giocatore Springboksavversario a lui più vicino. L'arbitro sarebbe stato in difficoltà in quanto gli sarebbero rimaste due possibilità: o l'espulsione di tutti i giocatori Lions o l'espulsione di nessuno di essi. La tattica ebbe successo, nessun LionsLion infatti fu punito con un cartellino durante le partite con gli Springboks.
Le partite di questa serie furono così violente che una di queste è passata alla storia con il nome di "battle of [[EPRU Stadium|Boet Erasmus Stadium]]" (battaglia del Boet Erasmus Stadium). In questa partita si ricorda una delle manifestazioni più lampanti della "99 call": fu il momento in cui [[J. P. R. Williams|JPR Williams]] alla chiamata del numero 99 si scagliò contro ''Moaner'' van Heerden correndo oltre la metà campo.<ref name="JPR99">{{Cita news |url=http://blogs.guardian.co.uk/sport/2006/10/06/small_talk_jpr_williams.html |titolo=Small Talk: JPR Williams |editore=guardian.co.uk |accesso=13 agosto 2010 |cognome=Doyle |nome=Paul |data=6 ottobre 2007 | location=London}}</ref>
 
Il tour del 1976 degli All Blacks in Sudafrica diede adito ad aspre polemiche. A seguito di questo tour 33 nazioni africane deciseròdecisero di boicottare la [[Giochi della XXI Olimpiade|XXI olimpiade]] di [[Montreal]] e, l'anno seguente, il [[Commonwealth]] emanò l'[[accordo di Gleneagles]], un accordo che aveva il proposito di vietarevietava ogni tipo di contatto, a livello sportivo, con il Sudafrica. Per quel che concerne l'aspetto sportivo di questo tour si registrò l'ennesima sconfitta degli All Blacks in terra sudafricana. In risposta alla crescente pressione, le singole federazioni sudafricane si unirono nel 1977. Quattro anni dopo [[Errol Tobias]] divenne il primo sudafricano di colore a rappresentare la sua nazione quando giocò contro l'Irlanda.<ref>{{Cita news |url=http://www.southafrica.info/about/sport/greats/errol-tobias.htm|titolo=Errol Tobias: a black Bok in a white team|editore=southafrica.info|accesso=13 agosto 2010 |cognome=Morgan |nome=Brad |data=3 luglio 2003}}</ref> Nel 1979 un altro tour, questa volta in Francia, fu bloccato dal governo francese perché considerato inappropriato.
 
=== Gli anni '80 ===