Giuseppe Tucci: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Oscar58 (discussione | contributi)
Riga 19:
== Biografia ==
=== Formazione ed attività accademica ===
Giuseppe Tucci nacque a [[Macerata]] il [[5 giugno]] [[1894]] e manifestò sin da giovanissimo un grande interesse nei confronti delle antichità della sua terra natale prima, e della storia e delle religioni dei popoli orientali in seguito. Iscrittosi all'[[Università di Roma]], fu costretto a sospendere gli studi per prestare servizio nell'esercito durante lail [[prima guerra mondiale|primo conflitto mondiale]].
 
Si [[Laurea|laureò]] in [[Lettere e filosofia (facoltà universitaria)|Lettere]] nel [[1919]].<ref name=a>L. Petech, ''Nota biografica'' in R. Gnoli, ''Ricordo di Giuseppe Tucci'', Roma, Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente, 1985, pp. 43-46.</ref>
Nel 1925, in seguito al sostegno accordato dal Governo italiano al poeta [[Bengala|bengalese]] [[Rabindranath Tagore]], partì per l'[[India]] assieme a [[Carlo Formichi]] per insegnare all'Università Visva Bharati di [[Shantiniketan]]. Nel [[1926]], dopo le aspre critiche al [[fascismo]] proferite da Tagore, il governo italiano ritirò il suo sostegno a Visva Bharati, e Tucci iniziò ad insegnare nelle università statali indiane di [[Dhaka|DhākāDacca]], [[Varanasi|Vārāṇasī]] e [[Kolkata]]. Durante questi anni si recò per due volte in [[Ladakh]], almeno due volte in [[Sikkim]] e una in [[Nepal]], principalmente per studiare i testi [[Buddhismo|buddhisti]] contenuti nelle biblioteche monastiche e palatine. Nel 1929 è inoltre nominato membro della [[Accademia d'Italia|Reale Accademia d'Italia]].
All'inizio del 1931 rientrò in Italia per insegnare [[Lingua cinese|lingua]] e [[letteratura cinese]] presso l'[[Istituto Universitario Orientale di Napoli]]. Due anni più tardi, nel [[1932]], passò alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma dove insegnerà Religioni e Filosofia dell’[[India]] e dell’Estremo Oriente fino al [[1969]].<ref name=a/>
<br />Nel [[1933]] fondò insieme al [[filosofo]] [[Giovanni Gentile]] l'[[Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente]] di [[Roma]] (IsMEO), con lo scopo principale di sviluppare le relazioni culturali tra l'Italia ed i paesi asiatici;<ref name=a/>. La sua adesione al [[Manifesto della Razza]] del [[1938]] è stata sotolineatasottolineata più volte data negli ultimi anni, ma senza che siano emersi documenti certi. Risulta invece che si adoperò per salvare, riuscendoci, lo psicoanalista tedesco [[Ernst Bernhard]], rinchiuso in quanto ebreo in un campo di concentramento in [[Calabria]] in attesa di deportazione in [[GernaniaGermania]].
 
Nel [[1978]] fu insignito del ''Premio Jawaharlal Nehru per la Comprensione Internazionale'' e nel [[1979]] gli fu attribuito il [[Premio Balzan]] per la storia<ref>{{cita web|url=http://www.giuseppetucci.isiao.it/|titolo=Cursus honorum e incarichi scientifici - giuseppetucci.isiao.it|data=11-02-2010}}</ref> (''ex aequo'' con [[Ernest Labrousse]]) "per le sue sensazionali scoperte in Oriente e i suoi fondamentali studi storici volti specialmente a dimostrare l’interdipendenza tra lo sviluppo della civiltà asiatica e quella europea".<ref>Motivazione del ''Comitato Generale Premio Balzan''.</ref>