CRDA (motosilurante): differenze tra le versioni

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== Servizio dopo il conflitto ==
Le unità sopravvissute al conflitto, che non vennero cedute ad altre [[Marina militare|marine]], prestarono servizio nella [[Marina Militare]]. Le ultima unità sono andate in disarmo nel [[1979]]. Le imbarcazioni vennero destinate ad operare nelle acque dell'[[Adriatico]] e dello [[Ionio]]. L'eliminazione della mitragliatrice da 6,5mm, sostituite con mitragliere da 20/65 furono le uniche modifiche iniziali dell'armamento.
 
Il [[1º gennaio]] [[1949]] queste unità vennero declassate a [[Motovedetta|motovedette]] in quanto le clausole deldei [[Trattati di Parigi (1947)|trattatoTrattati di paceParigi]] impedivano all'Italia di avere unità siluranti. Il [[1º novembre]] [[1952]], venute meno le clausole del [[Trattati di Parigi (1947)|trattato di pace]] che vietavano all'[[Italia]] il possesso di questo tipo di unità, e con l'ingresso dell'Italia nella [[NATO]], queste imbarcazioni vennero riclassificate motosiluranti. Il [[1º gennaio]] [[1954]] ebbero il [[Pennant number|distintivo ottico]] definitivo tipico delle unità da pattugliamento.
 
Nel 1956 venne programmato l'ammodernamento di tutte le motosiluranti nazionali che però, essendo stata riscontrata la sconvenienza economica a proseguirlo, venne limitato solamente a quattro unità: MS 472, MS 473, MS 474, MS 481, che costituirono la 42ª Squadriglia, mentre le unità della classe che non vennero ammodernate, furono tutte poste in disarmo nel corso degli [[anni 1960|anni sessanta]].
 
Il criterio seguito per prolungare la vita operativa delle quattro unità, destinate ad essere ammodernate, fu quello di ottenere delle versatili unità da impiegare, mediante una rapida conversione dell’armamento, in funzione di tre versioni: [[Motocannoniera|cannoniera]], silurante e posamine. Gli ammodernamenti vennero effettuati nel [[1958]]. Le modifiche all'armamento videro l'eliminazione dei tubi lanciasiluri da 533mm e delle mitragliere da 20/65, con le due mitragliere prodiere e poppiere sostituite con mitragliere di maggiore [[Calibro (armi)|calibro]]. Nelle versione motocannoniera vennero armate con due [[cannoni]] da [[Bofors 40 mm|40/56]], uno a prora e uno a poppa. Nella versione motosilurante erano armate con un cannone prodiero da 40/56 e due tubi [[lanciasiluri]] da 450mm a impulso laterale, con il cannone poppiero che veniva sbarcato per far posto ai [[Siluro|siluri]] e nella versione [[posamine]] con due [[cannoni]] da [[Bofors 40 mm|40/56]] e otto [[Mina navale|mine da fondo]]. Le unità vennero anche dotate del radar di scoperta navale AN/SPS-21 e il profilo delle unità risultò leggermente modificato con l'installazione dell'alberetto per ospitare il radar e altre apparecchiature di ricezione e comunicazione.
 
Il 10 giungogiugno 1972 le motosiluranti 472 al comando del [[Sottotenente di vascello|STV]] Spanò e la 473 del STV Bonaccorsi, insieme all'[[hovercraft]] HC 9801 al comando del [[Tenente di vascello|TV]] Gentile, hanno risalito il [[Po|Po]] fino a [[Piacenza]] (oltre ci sono le dighe), per portare a quelle popolazionepopolazioni il saluto e la Bandiera della Marina Militare. Al comando della squadriglia il [[Tenente di Vascello|TV]] Barbara. Per una settimana le tre unità hanno risalito il più grande fiume italiano, suscitando ammirazione e commozione al loro passaggio, prendendo parte il [[10 giugno]] a [[Cremona]] alla festa della Marina, con una grande manifestazione che ha visto il lancio di incursori di [[Comsubin]] e manovre delle unità nelle acque. Nell'occasione furono particolarmente apprezzate le veloci esibizioneesibizioni dell'hovercraft che riusciva a sfrecciare, sia in acqua che sulla sabbia, a velocità elevatissime, essendo equipaggiato di un'apparato di propulsione dotato di una [[turbina]] da 1050 [[HP (unità di misura)|hp]] che consentiva di raggiungere di velocità fino a 60 [[Nodo (unità di misura)|nodi]].<ref>[http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=24484&st=0&p=208496& Non Solosolo Ilil Toti Ha Risalitorisalito Il Po]</ref>
 
; La motosilurante MS 481 prima e dopo gli ammodernamenti