Guerra del Pacifico (1941-1945): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m ortografia |
|||
Riga 192:
Mentre i giapponesi mettevano a punto i piani per una nuova espansione, gli Stati Uniti avevano deciso già dall'inizio del 1942 che era necessaria un'azione audace per rialzare lo scombussolato morale alleato: immediatamente i comandanti pensarono che solo il bombardamento di [[Tokyo]] avrebbe potuto ottenere grandi risultati in campo psicologico, ma la perdita di tutte le basi vicine all'arcipelago nipponico rendeva impossibile questo progetto, e certo le azioni condotte nel mese di febbraio e marzo contro i territori insulari appena conquistati dall'Impero nipponico non erano state decisive.<ref>{{Cita|Millot1967|p. 174|Millot 1967|harv=s}}</ref> Un colonnello, [[James Doolittle|James "Jimmy" Doolittle]], propose allora un piano che quasi tutti i generali giudicarono grottesco: condurre l'attacco alla capitale giapponese imbarcando su portaerei dei bombardieri [[North American B-25 Mitchell|B.25]] che, dopo l'incursione, sarebbero atterrati in territorio cinese amico. Solo grazie a un alto ufficiale, suo amico, Doolittle ebbe via libera per organizzare la parte tecnica della missione, che ebbe inizio il 14 aprile.<ref>{{Cita|Millot1967|p. 175|Millot 1967|harv=s}}</ref>
Nonostante la fitta vigilanza delle unità navali, il 18 aprile la flotta
===Lo scontro nel Mar dei Coralli===
|