Julio Abbadie: differenze tra le versioni
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==Carriera==
===Club===
Nato da madre [[Spagna|spagnola]] e padre [[Francia|francese]], esordì nel [[Club Atlético Peñarol|Peñarol]] nel [[1950]]
Nel [[1956]] venne acquistato dal [[Genoa]], che vinse la concorrenza del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] e della [[Juventus Football Club|Juventus]]. L'acquisto avvenne grazie anche a [[Arnaldo Piaggio]], {{Citazione necessaria|che pagò 36 milioni di [[lira italiana|lire]] al club e 10 al giocatore.}} Abbadie esordì in maglia
Nei suoi primi due campionati contribuì in maniera determinante a salvare il Genoa dalla retrocessione: nel [[Serie A 1956-1957|1956-1957]] l'ultima gara che disputò fu contro il [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]]; non avrebbe dovuto giocare a causa di uno stiramento, ma era tanto importante che venne fatto scendere lo stesso in campo, servendo a [[Antonio Corso|Corso]] il passaggio per il gol-vittoria che valse la salvezza. Nel [[Serie A 1957-1958|1957-1958]], invece, giocò come punta segnando 13 [[gol|reti]], anche se il rendimento non fu sempre costante.
Una delle sue migliori partite fu il [[derby (calcio)|derby]] contro la [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]] del [[1º novembre]] [[1957]], vinto dal Genoa per 3-1. Dopo l'iniziale vantaggio della Sampdoria, fu proprio Abbadie a realizzare gli assist che mandarono in rete Firotto, Corso e Leoni. L'ultima partita giocata con i rossoblu fu Genoa-[[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]] del [[29 maggio]] [[1960]] (1-1), per un totale di 95 presenze e 24 reti.
Nel 1960 passò al [[Calcio Lecco 1912|Lecco]], sempre in [[Serie A]], rimanendovi per quasi due anni prima di ritornare in patria, nuovamente al Peñarol, dove concluse la carriera, quasi quarantenne, nel [[1969]]. Con la squadra [[Uruguay|
===Nazionale===
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