Stefano Stefani: differenze tra le versioni

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|data_morte=
|titolo =
|professione= ImprendtoreImprenditore
|partito=[[Lega Nord]]
|legislatura=[[XII Legislatura della Repubblica Italiana|XII]], [[XV Legislatura della Repubblica Italiana|XV]]
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Ha ricoperto le cariche governative di [[sottosegretario (Italia)|sottosegretario]] del [[Ministero dello Sviluppo Economico|Ministero delle Attività produttive]] durante il [[governo Berlusconi II]]<ref>{{Cita web|url = http://legxiv.camera.it/organiparlamentari/assemblea/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d50373&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml.asp&position=Deputati\La%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati/Composizione/01.camera/nuovacomposizione/datpersonali2.asp%3Fdeputato=d50373|titolo = Scheda personale di Stefano Stefani|editore = [[Camera dei deputati]]|accesso = 6 aprile 2012}}</ref> e [[sottosegretario (Italia)|sottosegretario]] del [[Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare|Ministero dell'Ambiente e del Territorio]] durante i governi Berlusconi II e [[Governo Berlusconi III|Berlusconi III]].<ref>{{Cita web|url = http://www.governo.it/Governo/Governi/berlusconi3.html|titolo = III Governo Berlusconi (23.04.2005 - 17.05.2006)|editore = Sito ufficiale della [[Presidenza del Consiglio dei ministri]]|accesso = 30 marzo 2012}}</ref>
 
In una lettera aperta del 2003 su [[La Padania]], quando era sottosegretario, Stefani definiva i tedeschi “biondi stereotipati dall’orgoglio ipernazionalista” che “invadono rumorosamente le nostre spiagge ma sul loro quotidiano più letto, la [[Bild Zeitung|Bild]] (…) non dimenticano di menzionare (…) il numero dei furti d’auto a Rimini o addirittura le ultime statistiche dei morti di mafia in Sicilia”. Stefani si riferiva a [[Martin Schulz]], allora eurodeputato socialista, protagonista di uno scontro con [[Silvio Berlusconi]] a [[Strasburgo]], definito “ubriaco di tronfie certezze”, abituato a sentirsi “primo della classe” e ad assumere “atteggiamenti protervi”. La lettera di Stefani causò la cancellazione delle ferie del [[cancelliereCancellieri della (Germania)|cancelliere]] tedesco [[Gerhard Schroeder]] in Italia, e la vicenda si concluse con le dimissioni di Stefani da sottosegretario.<ref name=post>[http://www.ilpost.it/2012/04/05/stefano-stefani/ Il Post, 5 aprile 2012]</ref> Stefani venne poi reintegrato come sottosegretario nel dicembre [[2004]].
 
Nel [[2003]] si è candidato a sindaco di [[Vicenza]], sostenuto solo dalla [[Lega Nord]], che non aveva stretto un patto con la [[Casa delle Libertà]]. Stefani raccoglie il 9.6% dei consensi.
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Stefani è stato coinvolto nelle inchieste giudiziarie sul fallimento del villaggio turistico "''Skipper''" ad [[Umago]], della [[Credieuronord]], e nel caso dei finanziamenti pubblici a ''Il Giornale d'Italia''.
 
Nel caso del villaggio ''Skipper'', Stefani fu raggiunto da un [[avviso di garanzia]] della procura di Padova nel luglio 2004 per [[bancarotta fraudolenta]] (poi passata a [[bancarotta]] semplice) riguardo al fallimento della società "Ceit", intermediaria nell'investimento.<ref>[http://www.lettera43.it/politica/35922/lega-paradisi-pericolosi.htm Lettera43]</ref> Stefani fu [[assoluzione|assolto]] nel dicembre 2011 "per non aver commesso il fatto",<ref>[http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2011/12/07/news/villaggio-vacanze-leghista-politici-assolti-1.2839628 Messaggero Veneto]</ref> dopo aver risarcito 500.00 euro ad una banca carinziana.<ref name=fatto>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/07/banca-padana-giornale-ditalia-villaggio-turistico-disavventure-leghiste-nuovo-tesoriere/202959/ Il Fatto Quotidiano], 7 aprile 2012</ref>
 
Nel 2000 Stefani, assieme a [[Maurizio Balocchi]], tesoriere della Lega prima di Belsito, sono i due sottosegretari che siedono nel CDA della banca [[Credieuronord]], sostenuta da Bossi e finanziata tramite 3.000 sottoscrizioni nelle sezioni leghiste. A seguito del fallimento, rilevato da Bankitalia nel 2003, la banca "padana" viene rilevata dalla [[ Banca Popolare di Lodi]] di [[Gianpiero Fiorani]]. Il Carroccio offre come pegno la storica sede di via Bellerio, la scuola leghista di Varese e il prato di Pontida, per evitare la bancarotta e la perdita dei risparmi dei sottoscrittori. Stefani, assieme agli altri membri del CDA, viene colpito da una sanzione amministrativa di circa 7.000 euro comminata dal Ministero dell'Economia di [[Giulio Tremonti]].<ref name=fatto/>