Pallanuoto ai Giochi della XVII Olimpiade: differenze tra le versioni

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===Gruppo 1º - 4º posto===
[[File:Mshvenieradze e Muskatirovic.JPG|thumb|left|[[Roma]], 3 settembre [[1960]]: P'et're Mshveniyeradze e Milan Muškatirović, capitani rispettivamente di Unione Sovietica e JugolsaviaJugoslavia, si stringono la mano prima dell'incontro nella fase finale del torneo]]
Il gruppo valido per l'assegnazione dei posti dal 1º al 4º è formato da Italia e Unione Sovietica, provenienti dal gruppo 1, e Ungheria e Jugoslavia, provenienti dal gruppo 2. La Jugoslavia, avendo già vinto contro l'Ungheria, e l'Italia, avendo già vinto contro l'Unione Sovietica, partono con due punti. Il 2 settembre si gioca la prima partita dell'atteso girone finale; le prime squadre a scendere in acqua sono l'Ungheria e l'Unione Sovietica. La partita si gioca di sera, sotto l'illuminazione artificiale dello [[Stadio Olimpico del Nuoto]] e con l'arbitraggio dell'[[Paesi Bassi|olandese]] Goose. Al terzo minuto viene assegnato un rigore a favore dell'Ungheria. Dömötör si incarica di tirarlo, e non sbaglia; dopo il vantaggio dei [[magiari]], al nono minuto i [[Unione Sovietica|sovietici]] rispondono con una rete di Chikvanja, ultima marcatura del primo tempo, che porta il risultato sull'1-1. Nel secondo tempo al quarto minuto Chikvanja segna il suo secondo gol. L'Ungheria replica al quinto minuto con il secondo gol di Dömötör, e va in vantaggio poco dopo con Felkai; ma a meno di un minuto dalla fine l'Unione Sovietica raggiunge il pareggio con la rete di Mshveniyeradze.<ref name="FINALE" />
 
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Il 3 settembre ad affrontarsi alle 21:50 sono l'Unione Sovietica, ultima in classifica con un solo punto, e la Jugoslavia, seconda a due punti dopo la sconfitta contro l'Italia. La partita vede sette reti realizzate, di cui quattro su rigore. Nel primo tempo va in vantaggio l'Unione Sovietica con Kartašov; la Jugoslavia risponde con Kačić. Nell'ultimo minuto del primo tempo viene assegnato prima un rigore per gli jugoslavi, realizzato da Kačić, e poi uno per i sovietici, realizzato da Chikvanaja. Nel secondo tempo al terzo minuto segna nuovamente Chikvanaja su rigore per l'URSS. Al quinto minuto viene assegnato un altro rigore alla Jugoslavia, questa volta realizzato da Ježić. Nel finale Chikvanaja segna il terzo gol della giornata, questa volta su azione, e porta l'Unione Sovietica alla vittoria per 4-3.<ref name="FINALE" />
 
Alle 22:50 inizia l'ultima partita del torneo olimpico, nella quale si afrfrontanoaffrontano Italia e Ungheria. In uno Stadio del Nuoto gremito di pubblico, è l'austriaco Dirnweber ad arbitrare la partita. Le due formazioni scendono in campo, l'Italia con la [[Cuffia da pallanuoto|calotta]] nera, l'Ungheria con quella bianca; dopo il fischio d'inizio, al secondo minuto è l'Ungheria a realizzare la prima rete con Felkai. Al quarto minuto i magiari raddoppiano con il gol di Dömötör. L'Italia reagisce: al sesto minuto Bardi prende palla, decentrato verso destra dalla porta, e incrocia un tiro alla destra del portiere; la palla entra e l'Italia accorcia le distanze. Al settimo minuto l'Italia completa la rimonta con Lavoratori che insacca la palla alla sinistra del portiere avversario. L'Ungheria termina il primo tempo in vantaggio per 3-2 grazie ad un altro gol di Dömötör al nono minuto; nel secondo tempo l'Italia segna, ma Dirnweber annulla la rete. Al settimo minuto l'arbitro austriaco assegna un rigore all'Italia per un fallo su Parmegiani che lo trasforma (all'epoca e ancora per qualche anno il penalty doveva essere tirato da chi lo subiva), piazzando la palla nell'angolo alto alla sinistra del portiere ungherese. La partita finisce 3-3, e l'Italia vince la medaglia d'oro rimanendo imbattuta per tutto il torneo.<ref name="FINALE" />
 
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