Battaglia di Varsavia (1939): differenze tra le versioni

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[[File:Bundesarchiv Bild 101I-121-0008-25, Polen, Treffen deutscher und sowjetischer Soldaten.jpg|thumb|right|20 settembre 1939, [[Wehrmacht|soldati tedeschi]] insieme a militari dell'[[Armata Rossa]] a [[Brest-Litovsk]]]]
 
Il 17 settembre, alle ore 03.00 del mattino, l'[[ambasciatore]] polacco a [[Mosca]] venne convocato dal Ministro degli esteri sovietico [[Vjačeslav Michajlovič Molotov]] che lo informò che il governo polacco aveva cessato di esistere, esprimendo preoccupazioni per la sorte degli abitanti della [[Bielorussia]] e dell'[[Ucraina]] che l'Unione Sovietica avrebbe inteso proteggere; nello stesso momento tuttavia le truppe dell'[[Armata Rossa]] stavano oltrepassando i confini orientali della Polonia. Queste truppe, forti di circa 500.000 fanti, 3.000 carri armati e 1.500 aerei<ref>John Keegan, La seconda guerra mondiale, Rizzoli, 2000, pag. 44.</ref> erano la risposta agli appelli di appoggio provenienti dai tedeschi, avvenuti il 3 ed 10 settembre, secondo le [[Clausola (diritto)|clausole]] contenute nel patto Molotov-Ribbentrop, e l'invasione sovietica costrinse dapprima alle dimissioni ed immediatamente dopo alla fuga il [[Presidente della Polonia]] [[Ignacy Mościcki]] ed il maresciallo Rydz-Śmigły, i quali ripararono in [[Romania]]<ref>Su pressioni del governo del Reich i componenti del governo polacco che avevano chiesto asilo in Romania vennero internati. V. Salmaggi e Pallavisini, cit., pag. 24.</ref>; il giorno successivo i societicisovietici raggiunsero [[Brest-Litovsk]], occupata due giorni prima dalle avanguardie della 4ª armata tedesca provenienti da nord, incontrandosi, il giorno 20, nell'antica città polacca, con le truppe della Wehrmacht, sancendo di fatto una spartizione politica della Polonia.
 
La prospettiva dell'invasione della Polonia da parte della Germania aveva favorito le relazioni tra questa e l'Unione Sovietica, poiché la possibile futura spartizione dell'Europa orientale era un obiettivo che, anche da parte sovietica, era positivamente considerato; Stalin tuttavia non trascurò la possibilità che, presto o tardi, il conflitto tra le due nazioni sarebbe stato inevitabile e quindi, una volta sconfitta la Polonia, furono iniziati i lavori di approntamento della cosiddetta [[Linea Molotov]], una linea di fortificazioni che, partendo dalla città di [[Klaipėda|Memel]], sul [[mar Baltico]], si snodava lungo la nuova frontiera tedesco sovietica, dalla [[Prussia Orientale]] fino alla [[Cecoslovacchia]], a protezione dei nuovi confini sovietici<ref>Alla data del 22 giugno 1941, giorno di inizio dell'Operazione Barbarossa, i lavori di approntamento della linea Molotov erano decisamente in ritardo ed ancora inadeguati per rappresentare un serio ostacolo all'invasione tedesca ed infatti, salvo in alcuni punti nella parte sud, la "linea" fu superata dalla Wehrmacht in poche ore.</ref>.