Storia degli ebrei in Croazia: differenze tra le versioni

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Nel [[1945]] la Croazia fu liberata e divenne parte della nuova Repubblica socialista della Yugoslavia. La vita ebraica non poté ricostruirsi liberamente a causa delle politiche ateistiche del regime comunista. Molti preferirono rinunciare alla cittadinanza ed emigrare in Israele.
Con lo scopo di dare rappresentanza legale delle comunità ebraiche e dei loro interessi davanti allo Stato, si formò nel [[1945]] anche la Federazione delle comunità ebraiche di Jugoslavia, con sede a Belgrado, che nel [[1952]] organizzò una campagna che porterà alla costruzione di cinque monumenti commemorativi alla vittime ebree del fascismo che furono collocate nei cinque centri maggiori della JugoslviaJugoslavia: Belgrado, Zagabria, Sarajevo, Novi Sad e Đakovo.
 
Nel [[1991]] con il collasso della Federazione Jugoslavia l'intera regione fu travolta dalla guerra tra croati e serbi; ognuna delle parti accusò l'altra di pratiche antisemite.