Operazione Allied Force: differenze tra le versioni

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[[File:Bosnia mig29.jpg|thumb|left|[[MiG-29]] jugoslavo abbattuto in [[Bosnia]]]]
I dati sui danni inflitti alle forze serbe sono stati assai controversi, dato che successive valutazioni hanno dimostrato come le perdite materiali effettive fossero contenute. In particolare si stima come più della metà della flotta di MiG-29 sia stata distrutta (a terra o in volo), mentre la linea di volo dei MiG-21 abbia limitato i danni (20-21 aerei distrutti). Non sono note le perdite per le altre linee di volo. Anche le perdite nella componente antiaerea hanno avuto un risultato misto: due delle batterie missilistiche fisse SA-2 su tre sono state distrutte (66%), i SA-3 semimobili hanno subito perdite al 80%, mentre i SA-6 mobili hanno perso tre radar mobili su ventidue (13%). Tutte le altre batterie a breve raggio mobili (AAA, SA-9, SA-13 e gli AA-8 e AA-11 convertiti in SAM) hanno subito perdite limitate.
Nelle perdite della contraerea Yugoslavajugoslava va anche contata l'enorme quantità di missili sparati e mancati o schivati: alla fine della guerra, le forze serbe avevano sparato 815 missili terra-aria, con soli due aerei NATO abbattuti (oltre ad un certo numero di droni da ricognizione). 665 su 815 erano a guida radar (477 SA-6 e 188 SA-3), gli altri a guida IR (124), mentre 26 missili non sono stati identificati.
 
Un altro doppio risultato è evidente esaminando il numero di missili antiradar sparati dalla NATO: 743 HARM sono stati sparati dalla NATO, molti dei quali andati a vuoto grazie alle tattiche degli operatori con lo spegnimento dei radar. Tuttavia dall'altro punto di vista, contrastare le missioni di soppressione delle difese aeree con le tattiche citate precedentemente ha portato al salvataggio di molti radar, ma alla perdita delle infrastrutture che la contraerea stessa doveva difendere, ovvero al successo delle missioni aeree sui bersagli primari (edifici, fabbriche, ponti, centri di comando, infrastruttura), snaturando quindi il motivo stesso di esistenza della contraerea, ridotta alla sola preservazione di se stessa. Inoltre, anche analizzando le tecniche Yugoslavejugoslave da un punto di vista prettamente militare, spegnere i radar ha voluto dire che molti dei 665 SAM Yugoslavijugoslavi a guida radar sono stati sparati non guidati, limitandone enormemente l'ultilitàutilità.
 
I [[carro armato|carri armati]] distrutti dall'aviazione NATO non sembrano essere stati più di 12 (a fronte di una stima iniziale di 200 perdite).
Dal punto di vista della Serbia, le tattiche di camuffamento operate dalle forze Yogoslavejugoslave hanno impedito ai piloti alleati (che raramente scendevano al di sotto dei 15.000 piedi di quota per evitare la minaccia dell'artiglieria antiaerea) di riconoscere correttamente i bersagli.
Dall'altra parte, la sola presenza delle forze aeree NATO in supremazia aerea ha impedito di concetrareconcentrare truppe, impedendo di portare avanti efficacemente le operazioni anti-insurrezionali in Kosovo (e prestando il fianco agli attacchi della guerriglia dell UCK) e portando a tutti gli effetti alla sconfitta finale.
 
A causa dell'inefficacia della contraerea (nonostante le tattiche di auto-preservazione), danni consistenti li ha subiti l'[[economia]] serba: a causa della distruzione di alcune centrali elettriche, delle pompe idriche, di alcuni ponti (con l'interruzione della navigabilità del [[Danubio]]) e di varie [[infrastruttura|infrastrutture]] portata avanti in una fase avanzata dell'operazione, l'economia serba ha richiesto nel dopoguerra consistenti aiuti economici per una ricostruzione protrattasi per anni, senza considerare i pesanti danni ambientali.<ref>[http://www.ausairpower.net/APA-2009-04.html Revisiting the Lessons of Operation Allied Force<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
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* 14 aprile, circa 75 civili kosovari vengono uccisi per errore da aerei NATO;
 
* 21 aprile e seguenti, le operazioni aeree si intensificano nella capitale serba, viene bombardato con bombe incendiarie il quartier generale del Partito Socialista YugoslavoJugoslavo;
 
* 23 aprile, alcuni missili colpiscono la torre della televisione pubblica serba, causando 16 morti;