Annone il Navigatore: differenze tra le versioni

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specificazione del termine greco δασύς. Non è "chiomato", ma "peloso".
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Esplorò anche la costa atlantica dell'[[Africa]], giungendo, probabilmente, nel [[Golfo di Guinea]]. La sua figura, secondo alcuni [[storia|storici]], andrebbe collocata tra il [[633 a.C.]] e il [[530 a.C.]], secondo altri nel [[V secolo a.C.]]
 
Annone sembra aver annotato unaun resoconto del suo viaggio su una tavoletta che sarebbe stata appesa al suo ritorno nel [[tempio]] del [[divinità|dio]] [[Baal#Cartagine|Ba‘al Ammon]] (identificato dai [[Grecia|greci]] con [[Crono]]). Si è supposto, anche se la cosa è controversa, che un testo [[lingua greca|greco]] presente in un singolo [[manoscritto]] e noto con il nome di ''[[Periplo]]'' sia una traduzione del resoconto del viaggio di Annone.
Secondo alcuni, Annone giunse nell'odierna [[Sierra Leone]], a [[Capo Palmas]] (i calcoli usati per stabilire fin dove arrivò Annone sono stati: da [[Gades]] all'isola di [[Cerne]] 35 giorni; dall'isola di Cerne verso sud altri 26 giorni); queste considerazioni provengono dalla sua descrizione del [[sole]] che sorge e si ferma nella parte settentrionale del cielo, cosa che i [[geografia|geografi]] greci consideravano ridicola. Annone lasciò uomini e navi nelle colonie sul litorale atlantico dell'attuale [[Marocco]] e proseguì con due navi fino alla foce del fiume [[FiumeSenegal (fiume)|Senegal]], popolato da coccodrilli ed ippopotami, e lo risalì per un tratto. Riprese il mare superando [[Capo Verde]] e arrivò alla foce del fiume [[FiumeGambia (fiume)|Gambia]]. Scoprì anche la foce del fiume [[Fiume Geba]], davanti alla quale ha individuato per primo le isole [[Bijagos]], abitate da popolazioni indigene che nella notte accendevano grandi fuochi e suonavano tamburi impressionando i Fenici che ripresero subito il mare nel timore di essere attaccati ed uccisi. Assistette all’eruzione del vulcano [[Kakulima]], che chiamò il "Carro degli Dei". Sull'[[isola]], che fu il luogo più lontano toccato dal suo viaggio, Annone trovò degli individui che nel ''[[Periplo]]'' sono chiamati ''gorilla'' e descritti come ''pelosi ''(le donne infatti vengono chiamate: δασεῖαι τοῖς σώμασιν). Alcuni interpreti hanno pensato che si trattasse di scimmie, mentre altri credono che si riferisse a donne dai lunghi capelli.
 
Il titolo greco del resoconto dell'esploratore cartaginese è ''Il viaggio di Annone, comandante dei cartaginesi, intorno alle zone della [[Libia]] oltre le [[Colonne d'Ercole]], che depositò nel tempio di Crono'' ed era conosciuto da [[Arriano]] che lo menziona alla fine della sua ''[[Anabasi di Alessandro]]'' (VIII libro, ''Indika'').
 
Il testo è stato tradotto dal punico al greco. Ne ha conservato il testo ricco di particolari il Cod. Palatinus 398 del IX sec.
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== Tentativo di localizzazione dei luoghi citati nel Periplo ==
 
*Thymiatérion (letteralmente: “incensiere”, “altare per l’incenso”) sarebbe l’odierna [[Mehdya]], alla foce del [[Sebou]], in Marocco.
*Il promontorio [[Soloente]] è associato ad uno dei due promontori presso [[Mohammedia]] o [[Casablanca]], anch’esse in Marocco.
*Le altre città nominate sono state ipotizzate nei pressi degli abitati di [[Azemmour]] ([[Karikon Teichos]]), [[El – Jadida]] ([[Gytta]]), [[Ras Cantin]] ([[Akra]]: il toponimo greco “Akra” infatti farebbe riferimento ad un promontorio), [[Oualidia]] ([[Melitta]]) e [[Mogador – Essaouira]] ([[Arambe]] sarebbe la trascrizione greca del fenicio “Har Anbin” o “monte dell’uva”),tutti in Marocco.
*Il gran [[Fiume Lixo]] andrebbe identificato col fiume torrentizio [[Oued Draa]], al confine tra Marocco e Sahara Occidentale.
*Il [[Fiume Chrete]] potrebbe essere l’[[Oued Assaq]] un fiume torrentizio che scorre nel [[Sahara Occidentale]].
*L’isola di [[Kerne]] forse è l’attuale isola [[Herne]], ben protetta nello stretto golfo roccioso del [[Rio de Oro]], nel Sahara Occidentale, e le cui modeste dimensioni farebbero pensare ai 5 stadi di circuito di cui parla Annone. Essa non sarebbe molto distante dall’attuale capitale del Sahara Occidentale, [[Villa Cisneros]].
*Le “Rupi costiere altissime” dove gl’indigeni lanciavano massi potrebbe corrispondere alla costa di [[Ras Nouadhibou]] al confine tra Sahara Occidentale e Mauritania.
*Le “tre isole, maggiori di Kerne”, poste in una zona paludosa, fanno pensare alle isolette della [[Baia Arguin]], in [[Mauritania]]. Forse la costa frastagliata e angusta era stata allora interpretata come una palude o un ramo fluviale.
*Il “Secondo fiume, grande e largo, pieno di coccodrilli e di ippopotami”, potrebbe essere il [[Fiume Senegal]].
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*I “Monti ricoperti di alberi odorosissimi” sono quasi certamente quelli al confine tra Senegal e [[Gambia]]
*La “Foce profondissima del grande fiume” è con buona probabilità il [[Fiume Gambia]].
*La “grande isola con una palude e all’interno un’altra isola” potrebbe essere l’rcipelagol’arcipelago [[Bijagos]] al largo della costa della [[Guinea Bissau]].
*La colate laviche che scendono in mare potrebbero essere quelle dei monti della catena del [[Fouta Djallon]], in [[Guinea]].
*Il “[[Teonochema]]” o “Carro degli Dei” viene visto essere il [[Monte Kakulima]] appena a nord della capitale della GiuineaGuinea, [[Conakry]].
*Il “[[Corno di Noto]]” potrebbe essere forse l’estuario del [[fiume Moa]], al confine tra la [[Sierra Leone]] e la [[Liberia]].
*Il golfo che si estende dopo il "Corno di Noto" è il [[Golfo di Guinea]].
*[[Cape Three Points]] in [[Ghana]] potrebbe rappresentare il "Promontorio occidentale", mentre [[Cape Lopez]] in [[Gabon]] potrebbe essere il "Promontorio meridionale".
*L'isola in cui vennero catturate le indigene ricoperte di folte chiome potrebbe essere una delle isole appartenenti alla [[Guinea Equatoriale]] ([[Bioko]] o [[Sao Tomè]]).
*Il [[Mount Cameroon]] potrebbe in alternativa essere il vulcano osservato al ritorno.