Gulbuddin Hekmatyar: differenze tra le versioni

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L'arrivo a [[Peshawar]] di emigranti appartenenti all'opposizione afghana coincise con un periodo di tensioni tra [[Pakistan]] e [[Afghanistan]], causate dalla pretesa di Daoud di controllare l'intero [[Pashtunistan]], incluse parti significative di territorio pakistano. Organizzati dai servizi di sicurezza [[USA|statunitensi]], [[Regno Unito|britannici]] e sotto l'egida del [[Generale]] pakistano [[Nasirullah Babar]], all'epoca governatore della provincia del [[Khyber Pakhtunkhwa]], e con la benedizione del Presidente [[Zulfikar Ali Bhutto]], furono organizzati campi per addestrare Hekmatyār e altri [[Fondamentalismo islamico|militanti fondamentalisti]] anti-Daoud.<ref>{{Cita libro |cognome=Kleveman |nome=Lutz |titolo=The New Great Game: Blood And Oil In Central Asia |anno= |editore=Grove Press |città= |isbn=978-0-8021-4172-9|pagine=239}}.</ref>
 
Il movimento fondamentalistico aveva due tendenze prevalenti al suo interno: la ''Jamiat-i islāmī'' ("Società islamica"), guidata da [[Burhanuddin Rabbani]], che sosteneva una posizione graduale per conquistare il potere in Afghanistan, grazie all'infiltrazione progressiva della società e degli apparati statali, e l'altro movimento, chiamato ''[[Hezb-i Islami|Ḥezb-e islāmī]]'' ("Partito Islamico"), guidato da Hekmatyār, favorevole a un approccio più radicale, da realizzare grazie a un'insurrezione condotta da un'avanguardia di intellettuali fondamentalisti. Il sostegno del Pakistan andò al gruppo di Hekmatyār, che, nell'ottobre del 1975, cominciò a operare per un'insurrezione contro il governo afghano. Senza sostegno popolare però, la rivolta finì con un completo fallimento e centinaia di militanti furono arrestati.<ref>{{Cita libro |cognome=Roy |nome=Olivier |wkautore=Olivier Roy |titolo=Islam and resistance in AfghnistanAfghanistan |anno=1992 |editore=Cambridge University Press |città=Cambridge |isbn=978-0-521-39700-1 |pagine=76 }}.</ref>
 
Il fallimento del tentativo di Hekmatyār comportò un formale divisione tra le due tendenze, e a entrambe fu consentito di aprire loro uffici a [[Peshawar]], sì da condurre a una polarizzazione delle politiche dei ''mujāhidīn'' tra chi era favorevole a una strategia gradualista e chi premeva invece per una massimalista.<ref>{{Cita web |url=http://lcweb2.loc.gov/cgi-bin/query/r?frd/cstdy:@field(DOCID+af0106) |titolo=Afghanistan: Pakistan's Support of Afghan Islamists, 1975-79 |accesso=11 luglio 2008 |anno=1997 |editore=[[Library of Congress]]}}</ref> L'[[Hezb-e islami Ghulboddin]] (Il Partito islamico di Gulbuddīn) di Hekmatyār nato per distinguersi da una scheggia del gruppo minore, fu formato da un'avanguardia elitaria che si basava su una rigida e disciplinata ideologia [[Fondamentalismo islamico|fondamentalista]] all'interno di un'organizzazione omogenea che il prof. [[Olivier Roy]] ha descritto come "[[Leninismo|leninista]]" e che faceva ricorso alla [[retorica]] della [[Rivoluzione iraniana|Rivoluzione islamica iraniana]].<ref>Roy, ''Islam and resistance in Afghanistan'', p. 78.</ref> Esso ebbe la sua base operativa nei campi-profughi di Nasir Bagh, Worsak e Shamshatoo. In questi campi, l<nowiki>'</nowiki>''Ḥezb-e islāmī'' formò una rete sociale e politica, operando ovunque nelle scuole e nelle prigioni, col sostegno del governo pakistano e della sua [[Inter-Services Intelligence]] (ISI).<ref>[http://news.amnesty.org/library/Index/ENGASA110091995?open&of=ENG-310 Document Information | Amnesty International] {{dead link|date=September 2011}}.</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.jamestown.org/terrorism/news/article.php?articleid=2373427 |titolo=Shamshatoo Refugee Camp: A Base of Support for Gulbuddin Hekmatyar |accesso=4 luglio 2008 |cognome= Marzban |nome=Omid |data=24 maggio 2007 |editore=The Jamestown Foundation|urlarchivio = http://web.archive.org/web/20070821184224/http://www.jamestown.org/terrorism/news/article.php?articleid=2373427 |dataarchivio=21 agosto 2007|deadurl=yes}}.</ref>