Status politico di Taiwan: differenze tra le versioni

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La RDC sostiene di mantenere tutte le caratteristiche di uno stato e di non essere stata "sostituita" o "succeduta" dalla RPC perché ha continuato a esistere molto tempo dopo la fondazione della RPC. Secondo la [[Convenzione di Montevideo]] del 1933, la fonte più citata per la definizione di entità statuale, uno stato deve possedere una popolazione permanente, un territorio definito, un governo e la capacità di entrare in relazioni con altri stati. La RDC asserisce di soddisfare tutti questi criteri in quanto possiede un governo che esercita un'effettiva giurisdizione su territori ben definiti con oltre 23 milioni di residenti permanenti e un ministero degli esteri in piena regola.
 
La RPC sostiene che la RDC e la RPC sono due differenti fazioni della Guerra civile cinese, che giuridicamente non è mai finita. Pertanto entrambe le fazioni appartengono allo stesso paese sovrano—la Cina. Secondo questa tesi, dal momento che la sovranità di Taiwan appartiene alla Cina, sulla secessione di TaiwaTaiwan dovrebbero concordare gli 1,3 miliardi di cittadini cinesi invece dei 23 milioni di cittadini della [[Repubblica di Cina|RDC]] che vivono attualmente a Taiwan.<ref>{{cita web | titolo=Four-point guidelines on cross-Straits relations set forth by President Hu | opera=PRC Taiwan Affairs Office and the Information Office of the State Council | url=http://www.gwytb.gov.cn:8088/detail.asp?table=OneCP&title=One-China+Principle&m_id=27 | accesso=16 settembre 2008}}</ref> Inoltre, essi interpretano che la [[Risoluzione 2758 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite]], che afferma di "riconoscere che i rappresentanti del Governo della Repubblica Popolare Cinese sono i soli rappresentanti legittimi della Cina alle Nazioni Unite", nel senso che si riconosce che la RPC ha la sovranità su tutta la Cina, compresa Taiwan, anche se la Risoluzione, in realtà, non menziona specificamente Taiwan e a chi appartenga la sua sovranità. Pertanto, la RPC [[Legge antisecessione|crede]] che sia nei suoi diritti legali estendere la sua giurisdizione a Taiwan, se necessario con mezzi militari.
 
In aggiunta, la RPC sostiene che la RDC non soddisfa il quarto criterio della Convenzione di Montevideo, in quanto è riconosciuta soltanto da [[Taiwan#Status internazionale|23 stati]] e le è stato negato l'accesso a organizzazioni internazionali come l'ONU. La RDC ribatte che la pressione esercitata dalla RPC<ref name = prc_wp /> impedisce alla RDC di essere ampiamente riconosciuta. Questo è accaduto per la RPC ha fatto molto passi coercitivi per isolare diplomaticamente la RDC. Inoltre, la RDC sottolinea che l'articolo 3 della stessa Convenzione di Montevideo afferma specificamente: "L'esistenza politica dello stato è indipendente dal riconoscimento di altri stati." Nondimeno, la RPC mette in evidenza che la [[Convenzione di Montevideo]] fu firmata soltanto da 19 stati alla Settima Conferenza internazionale degli Stati americani. Quindi l'autorità delle [[Nazioni Unite]] nonché le Risoluzioni dell'ONU dovrebbero scavalcare la [[Convenzione di Montevideo]].