Mass Media (periodico): differenze tra le versioni

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Sul destino del libro e sui rapporti fra scrittura tradizionale e videoscrittura si soffermarono tra gli altri lo scrittore [[Domenico Rea]] e il semiologo [[Umberto Eco]].
 
Nel 1986 apparve un fascicolo quasi monografico dedicato a [[Giovanni Paolo II]], il Papa che viaggia, con scritti di [[Luigi Accattoli]], Agnese, [[Giso Deussen]], de Kerckhove, Victor Alexandre, [[Rocco Buttiglione]], Abraham Moles e [[Percy Tannenbaum]]. Ma il tema del rapporto fra la religione e la società dell'immagine fu oggetto per altro verso degli scritti di Francesco Gabrieli, Enrico Rubinacci e di [[Enrico Baragli]], il gesuita peritoesperto del [[Concilio VeticanoVaticano II]] per le comunicazioni sociali, collaboratore della rivista fin dagli inizi.
 
Nel 1987 Agnese, de Kerckhove e [[Roberto Grandi]] tentarono di immaginare il destino della comunicazione nel 2050.