Steve Jobs: differenze tra le versioni

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=== Carriera ===
Nel [[1974]] era alla [[Atari]] e con il suo amico [[Steve Wozniak]], al tempo alla dipendenze della [[Hewlett Packard|Hewlett-Packard]], lavorò alla prima versione della circuiteria del videogioco ''[[Breakout (videogioco)|Breakout]]''. SuccesivamenteSuccessivamente i due decisero di mettersi in proprio, fondando la [[Apple|Apple Computer]] il 1º aprile del [[1976]]. Per finanziarsi, Jobs vendette il suo pullmino [[Volkswagen]] e Wozniak la propria calcolatrice. Apple fu fondata insieme a [[Ronald Wayne]], che Jobs aveva conosciuto presso Atari: Wayne lasciò però quasi subito la società, non appena Apple ricevette la prima commessa (rinunciando a una partecipazione azionaria del 10 % e che oggi avrebbe un valore di oltre 2,6 miliardi di dollari<ref name="ReferenceA">Walter Isaacson, [[Steve Jobs (libro)|Steve Jobs]], 2011</ref>). La prima sede della nuova società fu il garage dei genitori di Jobs<ref>{{cita web |url=http://www.cronacalive.it/steve-jobs-il-discorso-alluniversita-di-stanford-testo-e-video.html |titolo=Steve Jobs: il discorso all’università di Stanford, testo - CronacaLive<!-- Titolo generato automaticamente --> |urlarchivio=http://archive.is/20120920/http://www.cronacalive.it/steve-jobs-il-discorso-alluniversita-di-stanford-testo-e-video.html |dataarchivio=20 settembre 2012 |deadurl=no}}</ref>: qui lavorarono al loro primo computer, l'[[Apple I]], inizialmente venduto ai membri dell'[[Homebrew Computer Club]]. Successivamente ottennero un finanziamento da un dall'industriale [[Mike Markkula]], che versò nelle casse della società la somma di 250.000 dollari, ottenendo in cambio un terzo di Apple.
 
Nel [[1977]] Jobs e Wozniak lanciarono l'[[Apple II]]. Le vendite toccarono il milione di dollari. Il 12 dicembre [[1980]] Apple venne quotata in Borsa e dopo pochi giorni valeva 256 milioni di dollari. Alla fine di dicembre era valutata 1,79 miliardi di dollari.<ref name="ReferenceA"/> Jobs con l'aiuto di [[Bill Atkinson]] riuscì a convincere, in cambio di una quota azionaria di Apple, il [[Xerox Palo Alto Research Center|PARC]] (Palo Alto Research Center) a mostrargli l'[[interfaccia grafica]] da loro progettaraprogettata. Atkinson e i suoi ingegneri introdussero significative migliorie al progetto, nonché alla parte hardware come il [[mouse]], che furono utilizzate nello sviluppo dell'[[Apple Lisa]] (primo computer al mondo nella grande distribuzione dotato di serie di interfaccia grafica e mouse), e in seguito il 24 gennaio [[1984]] Apple produsse un [[personal computer]] compatto e dotato di un nuovo [[sistema operativo]] a interfaccia grafica: l'[[Apple Macintosh]]. Dotato di icone, finestre e menù a tendina, il Mac accese l'interesse del pubblico.
 
Nonostante l'indubbia superiorità rispetto agli altri computer in offerta sul mercato, le vendite del Macintosh non raggiunsero i livelli attesi. Jobs puntò il dito contro [[John Sculley]], l'[[amministratore delegato]], chiamato alla Apple l'anno pimaprima da lui stesso. Nell'aprile [[1985]], dopo la pubblicazione dei dati ufficiali di vendita del primo anno di Macintosh (le vendite si erano fermate a un decimo di quanto preventivato), Jobs e Sculley vennero allo scontro, ciascuno attribuendo all'altro la responsabilità del mancato successo. Sculley pose il consiglio d'amministrazione di fronte all'alternativa “o me o lui”. Il consiglio si schierò dalla sua parte.
 
Il 31 maggio, in seguito a una riorganizzazione manageriale i poteri di Jobs furono notevolmente ridotti: gli furono tolte le cariche di vicepresidente e di direttore generale della divisione Mac. Considerando di “non avere niente da fare”<ref>{{cita web|url=http://www.edibleapple.com/2010/11/21/the-story-behind-steve-jobs-1985-resignation-from-apple/|titolo=The story behind Steve Jobs’ 1985 resignation from Apple
|accesso=9 ottobre 2012}}</ref>, Jobs intraprese alcuni viaggi in Europa e [[Unione Sovietica]] per promuovere i computer Apple. In settembre comunicò al consiglio le proprie dimissioni irrevocabili.<ref>{{cita web|url=http://www.dailymail.co.uk/news/article-2037395/John-Sculley-I-wish-Steve-Jobs-I-hadnt-fallen-out.html.|titolo=”I wish Steve Jobs and I hadn't fallen out”: John Sculley reveals he hasn't spoken to Apple boss since firing him in 1985|accesso=9 ottobre 2012}}</ref>
 
Uscito da Apple, Jobs decise, all'età di trent'anni, di ripartire da capo: fondò una nuova compagnia, la [[NeXT Computer]], con l'obiettivo di avviare una nuova rivoluzione tecnologica. Apple intentò una causa legale all'ex-fondatore per cercare di bloccare la sua iniziativa. Le due parti raggiunsero un accordo extra giudiziale: Jobs accettò un ridimensionamento dei suoi obiettivi (si impegnò a non assumere personale proveniente dalla Apple) e concesse alla sua ex-azienda il diritto di verificare ogni nuovo prodotto ''NextNeXT'' prima dell'uscita sul mercato.<ref>''Bit'', maggio 1986, pagg. 12 e 51.</ref>
[[File:Steve Jobs and Bill Gates (522695099).jpg|left|thumb|Steve Jobs insieme a [[Bill Gates]]]]
 
Nel [[1986]] acquistò la [[Pixar Animation Studios|Pixar]] dalla [[LucasFilms|Lucas Films]], una casa di produzione cinematografica con l'ambizione di realizzare unicamente [[computer grafica|animazioni computerizzate]]. La NeXT produsse computer migliori e tecnologicamente più avanzati dei concorrenti, ma con prezzi più alti e non riuscì a imporsi sulla concorrenza, anche a causa della comparsa sul mercato di computer economici "[[IBM compatibile|cloni]]" dei [[PC IBM]].
 
La [[Pixar Animation Studios|Pixar]] si concentrò sulla produzione di [[lungometraggio|lungometraggi]] al computer, riuscendo a sfondare nel [[1995]] con la produzione del [[film d'animazione]]di ''[[Toy Story - Il mondo dei giocattoli]]'', primo film d'animazione realizzato completamente in [[computer grafica 3D]]. seguìSeguì un altro successo planetario con il film ''[[A Bug's Life]]''.
 
Nel [[1996]] la Apple Computer era in crisi; il sistema operativo [[Mac OS]], montato sulle macchine Apple, era ormai datato e l'azienda aveva necessità di cambiare e offrire qualcosa di nuovo sul mercato. L'azienda decise pertanto di acquistare una [[software house]] che disponesse di un moderno sistema operativo, da adattare successivamente a macchine con architettura [[PowerPC]]. All'inizio la società pensò all'acquisizione del [[Be Inc.]], azienda fondata da due transfughi della Apple: il maggior candidato a diventare il nuovo sistema operativo di Apple sembrava quindi essere il [[BeOS]], di cui era già in corso la portabilità per l'architettura Power PC. In seguito, la Apple computer contattò Steve Jobs. Jobs in cambio chiese che la Apple acquisisse la NeXT – in grave crisi – e l'affare andò in porto. Il [[NeXTSTEP]], sistema operativo della NeXT, divenne la base di quello che fu il futuro OS di Apple, il [[Mac OS X]], mentre lo sviluppo del [[Mac OS#Mac OS Classic|vecchio Mac OS]] terminò con la versione 9.2.
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[[File:Steve Jobs Headshot 2010-CROP.jpg|right|thumb|Steve Jobs con un [[iPhone 4]] bianco]]
 
Nel quadro del programma con cui intendeva risollevare le sorti della società, Jobs negoziò un accordo epocale col rivale storico [[Microsoft]]<ref>Walter Isaacson, [[Steve Jobs (libro)|Steve Jobs]], 2011 (''Il Patto Microsoft'', pagg. 347-351)</ref>. Lo scopo principale era che l'azienda di [[Bill Gates]] continuasse lo sviluppo per il sistema operativo della Apple degli applicativi [[Microsoft Word]] ed [[Microsoft Excel|Excel]]. Questi programmi nella loro prima versione con [[interfaccia grafica]] erano nati su Mac nel 1984-'85 con un'esclusiva Apple per due anni, ma poi vennero sviluppati per [[Windows]] solo nel 1989. La concessione a Microsoft degli elementi dell'interfaccia grafica dei Mac per quello sviluppo, firmata da [[John Sculley]], era stata all'origine delle cause legali, ancora in corso, intentate da Apple a Microsoft per il furto del ''[[look and feel]]'' di [[MacOS|Mac OS]]. Ad esse Jobs pose fine ottenendo che Gates sottoscrivesse 150 milioni di dollari in azioni AAPL senza diritto di voto in assemblea. Come contropartita Apple per 5 anni dovette dotare i Mac del browser di default [[Microsoft Internet Explorer#Internet Explorer Macintosh Edition|Microsoft Explorer Macintosh Edition]].
 
Jobs impose una rivoluzione aziendale decidendo la cancellazione di decine di progetti di prodotto (ne restarono sostanzialmente quattro) e il licenziamento di circa tremila dipendenti in un anno. La situazione della Apple, che a fine 1997 registrava un miliardo e quaranta milioni di dollari di perdite, migliorò sensibilmente con un utile a fine 1998 di oltre 309 milioni di dollari.<ref name="ReferenceA"/>
 
Mentre lo sviluppo di Mac OS X era ancora in corso, Jobs lanciò l'[[iMac]], un fortunatissimo modello di personal [[computer all-in-one]]., cioè comprendente schermo e le altre componenti nello stesso [[Case (hardware)|telaio]] del computer, riducendo notevolmente l'ingombro sulla scrivania, rientrando nel mercato dei prodotti di massa. Fino ad allora la Apple si era accontentato di dominare due mercati di nicchia, quello della progettazione grafica e della musica, isolandosi dal mondo IBM.
 
Il [[2001]] fu l'anno del lancio ufficiale del sistema operativo [[Mac OS X]], basato sul [[NeXTSTEP]], che come questo utilizza un [[kernel]] [[Unix]]. Col Mac OS X, Apple consolidò la propria quota di mercato. Mac OS X da allora è stato costantemente aggiornato e migliorato ed è stato commercializzato in numerose versioni successive ognuna presentata con significative innovazioni.
 
Nello stesso anno, Jobs aprì il primo [[Apple Store]], un negozio destinato esclusivamente alla vendita di prodotti Apple. L'esperimento, accolto con scetticismo, si rivelò un successo e alla fine del 2011 i negozi aperti in tutto il mondo erano ben 317.<ref name="ReferenceA"/>
 
Quasi contemporaneamente al lancio del nuovo sistema operativo e del nuovo computer, Jobs decise anche di lanciarsi nel settore della [[musica digitale]] con l'[[Famiglia iPod|iPod]], un lettore digitale di musica avanzato presentato il 21 ottobre 2001, e [[iTunes]], un software attraverso cui è possibile ascoltare musica e acquistarla attraverso il servizio online [[iTunes Music Store]], che stabilì ben presto un primato di vendite e fu riscritto in seguito anche per il sistema operativo [[Microsoft Windows]] per aumentarne ulteriormente la diffusione. nelNel [[2011]] l'iPod è il lettore multimediale più venduto al mondo, con una quota di mercato superiore all'80%, mentre iTunes Store è il "mercato" digitale più usato al mondo, con 10 miliardi di brani venduti.<ref>{{cita web|http://www.apple.com/pr/library/2010/02/25iTunes-Store-Tops-10-Billion-Songs-Sold.html|lingua=en|titolo=iTunes Store Tops 10 Billion Songs Sold |urlarchivio=http://archive.is/20120720/http://www.apple.com/pr/library/2010/02/25iTunes-Store-Tops-10-Billion-Songs-Sold.html |dataarchivio=20 luglio 2012 |deadurl=no}}</ref> Per significare lo spostamento del principale ramo d'azienda (''[[core business]]'') dal mercato dei computer a quello più generale del multimedia, Jobs decise di rinominare la Apple Computer Inc., chiamandola semplicemente Apple Inc.
 
Dopo un ''[[battage]]'' pubblicitario durato vari mesi, il 29 giugno [[2007]] Apple mise in commercio un nuovo prodotto, l'[[iPhone]], uno [[smartphone|smart phone]] con un unico tasto e col quale si interagisce tramite lo schermo [[multi-touch]], comprendente anche le funzioni di navigazione [[Internet]] tramite [[Wi-Fi]] (come un PC [[notebook]]), fotocamera, lettore di file multimediali (audio, video, immagini). Con l'introduzione di tale prodotto, Steve Jobs pose la basi per l'ingresso di Apple nel settore della [[telefonia mobile]]. Nei primi 200 giorni di vendita, l'iPhone conquistò il 19% del mercato degli [[smartphone]] con 4 milioni di unità vendute.<ref>{{Cita web |sito=Telefonino.net | titolo=Steve Jobs: venduti quattro milioni di iPhone | url=http://www.telefonino.net/Apple/Notizie/n17427/Steve-Jobs-venduti-4-milioni-di-iPhone.html| accesso=27 febbraio 2009 |urlarchivio=http://archive.is/20120911/http://www.telefonino.net/Apple/Notizie/n17427/Steve-Jobs-venduti-4-milioni-di-iPhone.html |dataarchivio=11 settembre 2012 |deadurl=no}}</ref> Secondo un sondaggio di comScore del gennaio 2014, Apple nel 2013 risulta la prima produttrice di smartphone negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], sebbene il sistema operativo più diffuso sia [[Android]].<ref>https://www.comscore.com/Insights/Press_Releases/2014/3/comScore_Reports_January_2014_US_Smartphone_Subscriber_Market_Share</ref> A livello europeo, secondo un sondaggio di aprile 2014 condotto da Kantar sulle vendite di smartphone, Apple ha un quota del 17,5%, ovvero è seconda solo ad [[Android]] che ha una quota del 72,4%.<ref>[http://www.mooseek.com/articoli/kantar-pubblica-i-dati-relativi-alla-diffusione-dei-sistemi-operativi-mobili-ad-aprile-2014/ Kantar pubblica i dati relativi alla diffusione dei sistemi operativi mobili ad Aprile 2014 - Articoli – Gli articoli, il blog di tecnologia e risorse di Mooseek.com<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Il 27 gennaio 2010 Jobs, alla conferenza Apple allo Yerba Buena Center for the Arts Theater di [[San Francisco]], dopo un'attesa reclamata a più voci da fan e mass media, presentò il primo [[tablet computer]] targato Apple: l'[[iPad]], raccogliendo il successo dell'iphone, introducendo l'[[iBookstore|iBook Store]] e proponendo di fatto l'iPad come gestore e visualizzatore di libri e contenuti cartacei.
 
Con la guida di Jobs, la Apple ha continuato a produrre e commercializzare Mac OS X, Mac, iPod, iPhone e iPad, prodotti che portarono l'azienda a divenire un punto di riferimento nel campo dell'elettronica di consumo.
 
=== Vita privata ===