Tranvia Bologna-Malalbergo: differenze tra le versioni

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A 3,1&nbsp;km dal capolinea si trovava il bivio da cui si diramava la tratta diretta a Pieve di Cento. La tranvia per Malalbergo si manteneva lungo il margine della viabilità provinciale estendendosi per 34,3&nbsp;km, 14,9 dei quali tuttavia era realizzati in sede propria, una porzione consistente rispetto agli standard tanviari dell'epoca<ref name="Molino">Nico Molino, ''Le locomotive per le tranvie a vapore'', in ''Mondo ferroviario'', n. 148, ottobre 1998, pp. 6-17. ISSN 0394-8854.</ref>. L'intera linea, a [[binario ferroviario|binario]] singolo, misurava dunque 37,4 chilometri. La pendenza massima raggiunta risultava dell'11, 6 per mille, con raggi minimi di curvatura di 100 metri.<ref name="Cacozza" />.
 
Dopo la stazione di Dozza venivano incontrate nell'ordine la fermata di Cadriano, le stazioni di Quarto e [[Granarolo dell'Emilia|Granarolo]], ulteriori fermate denominate Ramello, [[Armarolo]] e Cà de' Fabbri, la stazione di [[Minerbio]], la fermata Tintoria e le stazioni di [[Baricella]], e [[Altedo]]; superata tale località si incontrava la stazione di Boschi, realizzata successivamentersuccessivamente alla costruzione della linea per l'attestamento dei convogli della linea [[Decauville]] (scartamento 600&nbsp;mm) lunga circa 30&nbsp;km che integrava la ''ferrovia della bonifica renana'' una rete di ferrovie a scartamento 900&nbsp;mm che risultò fondamentale per la conversione a terreno agricolo di un'area storicamente paludosa; tale impianto originava in località Traghetto, per attestarsi appunto a Boschi<ref name="Cacozza" />.
 
Dopo un'ultima fermata denominata [[Pegola]], la tranvia giungeva infine all'interno dell'abitato di Malalbergo, dove l'impianto aveva il suo capolinea.