Moda: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|l'arte applicata atta alla progettazione di capi di abbigliamento|[[Design della moda]]}}
{{nota disambigua|l'arte applicata atta alla progettazione di capi di abbigliamento|[[Design della moda]]}}..........................................................................................................................................................................................................................................................[[File:1796-short-bodied-gillray-fashion-caricature.jpg|thumb|upright=1.1|Una [[caricatura]] del [[1796]] di [[James Gillray]], intitolata ''Following the Fashion'' (in [[lingua italiana|it.]]: ''Seguendo la moda'').]]
[[File:1796-short-bodied-gillray-fashion-caricature.jpg|thumb|upright=1.1|Una [[caricatura]] del [[1796]] di [[James Gillray]], intitolata ''Following the Fashion'' (in [[lingua italiana|it.]]: ''Seguendo la moda'').]]
 
Il termine '''moda''' indica uno o più comportamenti collettivi con criteri mutevoli. Questo termine è spesso correlato al modo di [[abbigliamento|abbigliarsi]]. La moda - detta anche, storicamente ''costume'' - nasce solo in parte dalla necessità umana correlata alla sopravvivenza di coprirsi con tessuti, [[pelle|pelli]] o materiali lavorati per essere indossati. In realtà l'abito assunse anche precise funzioni [[società civile|sociali]], atte a distinguere le varie [[classe sociale|classi]] e le mansioni [[sacerdote|sacerdotali]], amministrative e [[militare|militari]].
 
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Le donne, che ne erano escluse, non per questo rinunciavano a vestirsi con cura estrema. Più legato alla [[psicologia]] è l'aspetto del ''mascheramento''. Gli abiti possono servire a nascondere lati della [[personalità]] che non si vogliono far conoscere o, viceversa, a mostrarli. Si pensi, ad esempio, al [[proverbio]]: "[[l'abito non fa il monaco]]".
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modo di [[abbigliamento|abbigliarsi]]. La moda - detta anche, storicamente ''costume'' - nasce solo in parte dalla necessità umana correlata alla sopravvivenza di coprirsi con tessuti, [[pelle|pelli]] o materiali lavorati per essere indossati. In realtà l'abito assunse anche precise funzioni [[società civile|sociali]], atte a distinguere le varie [[classe sociale|classi]] e le mansioni [[sacerdote|sacerdotali]], amministrative e [[militare|militare]]
 
== Origine del termine ==
[[File:Moda 2.jpg|alt=.............................................................................................................................|thumb|...................................................................................................]]
Il termine ''moda'' deriva dal [[lingua latina|latino]] ''modus'', che significa ''maniera'', ''norma'', ''regola'', ''tempo'', ''melodia'', ''ritmo'', ''tono'', ''moderazione'', ''guisa'', ''discrezione''.
 
Nei secoli passati, l'abbigliamento alla moda era appannaggio delle sole classi abbienti soprattutto per via del costo dei [[tessuto|tessuti]] e dei coloranti usati, che venivano estratti dal mondo minerale, animale e vegetale. Prima dell'[[XIX secolo|Ottocento]], l'abito era considerato talmente prezioso che veniva elencato tra i beni [[testamento|testamentari]]. I ceti poco abbienti erano soliti indossare solo abiti tagliati rozzamente e, soprattutto, colorati con [[tintura|tinture]] poco costose come il grigio. A questi aggiungeva [[scarpa|scarpe]] in panno o [[legno]]. Non potendo permettersi il lusso di acquistare abiti nuovi confezionati su misura, tali classi ripiegavano spesso sull'[[abbigliamento]] usato.
 
== Il significato della moda ==
La moda - detta anche, storicamente ''costume'' - nasce solo in parte dalla necessità umana correlata alla sopravvivenza di coprirsi con tessuti, [[pelle|pelli]] o materiali lavorati per essere indossati. In realtà l'abito assunse anche precise funzioni [[società civile|sociali]], atte a distinguere le varie [[classe sociale|classi]] e le mansioni [[sacerdote|sacerdotali]], amministrative e [[militare|militari]].
 
Le donne, che ne erano escluse, non per questo rinunciavano a vestirsi con cura estrema. Più legato alla [[psicologia]] è l'aspetto del ''mascheramento''. Gli abiti possono servire a nascondere lati della [[personalità]] che non si vogliono far conoscere o, viceversa, a mostrarli. Si pensi, ad esempio, al [[proverbio]]: "l'abito non fa il monaco".
 
== Sarti ==
I manuali di taglio e sartoria si svilupparono con una certa lentezza, soprattutto quando, dal [[XIV secolo]] in poi, si cominciarono a creare abiti aderenti al corpo.
Il Garzoni, nel suo libro su tutte le professioni del mondo edito a [[Venezia]] nel [[1585]], dice esplicitamente che un buon [[sarto]] deve saper fare di tutto, per soddisfare ogni necessità della sua clientela. Quello del sarto non era quindi un mestiere indipendente, bensì era un servitore delle grandi signorie: viveva e lavorava presso la [[corte (storia)|corte]] di un signore, che poteva anche scegliere di "prestarlo" a parenti o amici.
La retribuzione per l'operato si aggirava intorno al 10% della spesa del tessuto. Era una [[professione]] preclusa alle donne, che come sarte avevano compiti minori o si applicavano maggiormente al [[telaio (tessitura)|telaio]] e al [[ricamo]]. Non esistevano le taglie, quindi ogni vestito era un pezzo unico, realizzato su misura del cliente. Le [[unità di misura]] erano variabili; a Venezia erano in uso i ''brazzi'': ''da seda'', che corrispondeva a 63,8 [[centimetro|cm]], e ''da lana'', 67,3 cm.