Sbarco in Normandia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Tipografia.
m →‎Gold Beach: ortografia
Riga 301:
La 50ª Divisione britannica sbarcata a Gold Beach, la più occidentale del settore britannico, incontrò le prime difficoltà di fronte alle postazioni tedesche fortificate del settore "Le Hamel", occupate dagli uomini della 352ª Divisione tedesca. Il 1º Battaglione del Reggimento Hampshire (I/Hampshire) e il I/Dorsetshire sbarcarono sotto un fitto fuoco, visto che anche qui il bombardamento preliminare aveva solo intaccato in superficie le difese tedesche; inoltre si verificarono nuovamente perdite pesanti tra i blindati Centaur di supporto e ritardi nel loro arrivo sulla spiaggia, dove le truppe rimasero per molti minuti sprovviste di appoggio corazzato e alla mercé del tiro tedesco<ref name="Hastings135"/>.
 
Per molti uomini la parte più difficile dell'assalto fu attraversare gli sbarramenti in mare, ma una volta superati si accorsero che il fuoco nemico sulle spiagge era piuttosto ineguale: violento in alcuni settori e quasi inesistente in altri. A Gold Beach gli uomini del I/Hampshire furono quasi decimati mentre ancora cercavano di uscire dall'acqua: i britannici impiegarono almeno otto ore prima di neutralizzare le difese di Le Hamel e le loro perdite a fine giornata ammontarono a circa 200 uomini. Di contro, alla destra di Le Hamel i soldati incontrarono ben poca resistenza, tanto che elementi del Reggimento Green Howards, sbarcati con impeto, occuparono il primo obiettivo in meno di un'ora; anche il No. 47 Royal Marines Commando, l'ultimo di tali contigenticontingenti a sbarcare, raggiunse Gold Beach sul lato più orientale del settore in breve tempo. Lo sbarco fu semplice e non incontrò resistenza e, evitando ogni contatto con il nemico, i commando puntarono a occidente alla volta di [[Port-en-Bessin-Huppain|Port-en-Bessin]]{{#tag:ref|Il valore particolare di questo piccolo porto consisteva nella sua posizione: lì doveva approdare la tubatura sottomarina di rifornimento degli Alleati, [[Operazione Pluto|PLUTO]] (''Pipe Line Under The Ocean''), da utilizzare fino a quando non fosse stato usufruibile il porto di Cherbourg. Port-en-Bessin fu conquistato l'8 giugno.|group=N}} e si riunirono con gli statunitensi sbarcati a Omaha verso mezzogiorno<ref>{{cita|Ryan|pp. 212-213}}.</ref>.
 
[[File:Operation Overlord (the Normandy Landings)- D-day 6 June 1944 A23995.jpg|thumb|Commando britannnicibritannici della LCOCU (''Landing Craft Obstacle Clearing Unit'') esaminano i resti di un bunker con cannone da 88&nbsp;mm, che tenne in scacco a lungo le forze che sbarcavano su Gold]]
 
Contrariamente agli anglo-canadesi, che combatterono principalmente contro la mediocre 716ª Divisione fanteria, gli statunitensi erano ancora fermi dinanzi alla solida e combattiva 352ª Divisione di fanteria. I britannici avevano poi fatto ampio utilizzo di carri anfibi, come pure di mezzi speciali, che battevano il terreno creando varchi e srotolando rotoli di [[grelle]] metalliche che facilitavano l'avanzata dei veicoli; gli statunitensi inoltre, parte a causa del mare agitato, parte lo scetticismo sulle conversioni operate dagli alleati, riscontarono maggiori difficoltà logistiche<ref>{{cita|Ryan|pp. 213-215}}.</ref>.