Pietra lavica ceramizzata: differenze tra le versioni

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== Sviluppi ==
[[File:Caltagirone.jpg|thumb|La scala di Caltagirone]]
Più recentemente, negli anni settanta del [[XX secolo]], la tecnica di decorazione ceramica su supporto lavico è stata ripresa e sviluppata Nella provincia Catanese, a [[Paternò]], nel Distretto della pietra lavica dell'[[Etna]], in particolare grazie all'opera del maestro ceramista [[Barbaro Messina]], che ha sviluppato nuove tecniche per la [[Ceramica#Smaltatura e decorazione|maiolicatura]] della pietra lavica. Altro distretto dove questa tecnica è stata messa a punto è Caltagirone, dove l'artigiano Rosario Parrinello<ref>{{Cita web|url = http://www.madeamano.it|titolo = Madeamano|accesso = 2015-10-16|sito = www.madeamano.it}}</ref>, ha affinato la cottura, realizzando grandi superfici, vedasi la reception dell'hotel Belconti Salamis nella Cipro Turca, il bar con i sue alzate, top e pavimenti. Un altro lavoro di grande pregio e prestigio fu l'hotel Belconti di Belek dove furono riprodotti in disegni su pietra lavica maiolicata, i mosaici Bizantini della stanza di Ruggero nel Palazzo dei Normanni, virtualmente ritornati in Turchia, visto che furono installati dai Fatimidi (tribù Turca) specialisti nella lavorazione dei mosaici.
 
Negli ultimi 40 anni, grazie all'opera di questi pionieri tanti artigiani, formatisi nelle varie botteghe artigianali e soprattutto con la caparbietà di alcuni commercianti che hanno creduto negli sviluppi di questi manufatti, ha fatto si che questa tecnica particolarmente versatile e i prodotti da essa ottenibili, con il valore aggiunto di design ed architetti, i prodotti made a mano, sono stati conosciuti e vengono apprezzati in tutto il mondo.
 
== Tecnica ==