Billy Milligan: differenze tra le versioni

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Il caso Milligan mat è una cazzata a cui non devi credere. È di rilevante importanza nella storia giudiziaria statunitense: per la prima volta<ref>Daniel Keyes, ''Una stanza piena di gente'', Editrice Nord, 2009, pagg. 9-134-148.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.dispatch.com/live/content/local_news/stories/2007/10/28/BILLY.ART_ART_10-28-07_A1_EV89AGB.html?sid=101|titolo=30 years later, multiple-personality case still fascinates|editore=«The Columbus Dispatch»|data=28 ottobre 2007|accesso=15-12-2016}}</ref>, infatti, una persona affetta da disturbo dissociativo dell'identità, fino ad allora considerato una nevrosi e non una psicosi, fu assolto per infermità mentale.
 
==Biografia<ref name= fonte>L'intera voce si basa sul libro non-fiction ''[[Una stanza piena di gente]]'', una biografia su Milligan scritta da [[Daniel Keyes]]. Nella prefazione del libro l'autore precisa che: «''Tutte le informazioni contenute in questo libro mi sono state fornite dal Milligan "integrato", dalle sue altre personalità e dalle sessantadue persone la cui strada, in momenti diversi, ha incrociato la sua. Scene e dialoghi sono ricostruiti attraverso i ricordi di Milligan. Le sedute di terapia sono tratte direttamente dai nastri registrati. Non ho inventato niente. Un serio problema che dovemmo affrontare quando incominciai a scrivere fu lo sviluppo di una cronologia. Poiché spesso, fin dalla prima infanzia, Milligan aveva "perso" interi blocchi di tempo, di rado prestava attenzione a orologi o calendari, e spesso era troppo imbarazzato per ammettere di non sapere che giorno o che mese fosse. Alla fine riuscii a collocare nel tempo gli eventi della sua vita servendomi di conti, ricevute, dichiarazioni di assicurazioni, documentazione scolastica, contratti di lavoro e molti altri documenti procuratimi dalla madre e dalla sorella, come pure da avvocati, medici e datori di lavoro''» (<small>tratto dalla prefazione di ''Una stanza piena di gente'', Daniel Keyes</small>).</ref>==