Canis lupus pallipes: differenze tra le versioni

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ortografia
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==Tassonomia==
Fu prima descritto scientificamente nel 1831 dall'ornitologo bretannicobritannico [[William Henry Sykes]], che lo battezzò ''Canis pallipes'' (ovvero, cane dai piedi bianchi).<ref name=sykes1831>{{Cita pubblicazione|cognome1=Sykes |nome1=William H. |wkautore1=William Henry Sykes|anno=1831 |url=https://archive.org/stream/lietuvostsrmoksl30liet#page/n113/mode/2up |titolo=Catalogue of the Mammalia of Dukun (Deccan); with observations on the habits, etc., and characters of new species. |rivista=Proceedings of the Committee of Science and Correspondence of the Zoological Society of London 1830–1831|volume=I |p=101 |editore=[[Zoological Society of London]] |città=London |accesso=28 dicembre 2013}}</ref> Nel 1941, [[Reginald Innes Pocock|Reginald Pocock]] lo sobbordinò alla specie ''Canis lupus'', dandolo il trinomiale ''Canis lupus pallipes''.<ref name="pocock1941">[[Reginald Innes Pocock|Pocock, R. I.]] (1941), [https://archive.org/stream/PocockMammalia2/pocock2#page/n105/mode/2up ''Fauna of British India: Mammals volume 2''], Taylor & Francis, pp. 82-94</ref>
 
Nel subcontinente indiano, l'animale consiste in due [[Aplogruppo|aplogruppi]] strettamente imparentate indigene delle zone aride e semiaride delle pianura peninsolari dell'India.<ref name=agga2007/> Nel 2009, fu proposto di rinnominarerinominare queste popolazioni ''Canis indica'', effettivamente dandogli lo stato di specie a parte del lupo grigio.<ref name=cites2009a>"Nomenclatural Matters. Twenty-fourth meeting of the Animals Committee Geneva, (Switzerland), 20–24 April 2009, AC24 Doc. 13 Rev. 1 Annex 1" (PDF). CITES. 2009. p. 3.</ref> Il comitato della nomenclatura di [[CITES]] sconsigliò l'azione, ma propose di aggiungere il nome nel database della sottospecie come sinonimo tassonomico.<ref name=cites2009b>"Summary Record. Twenty-fourth meeting of the Animals Committee Geneva, (Switzerland), 20–24 April 2009, AC24 Summary Record". CITES. 2009. p. 28.</ref> La proposta fu basata su un singolo studio<ref name=agga2007/> basatosi su un numero limitato di esemplari nei musei che potrebbero non rappresentare la popolazione attuale.<ref name=shrotriya2012>Shrotriya, Lyngdoh, Habib (October 25, 2012). "Wolves in Trans-Himalayas: 165 years of taxonomic confusion". ''Current Science''. 103 (8).</ref>
 
Prima di questo, due studi avevano scoperto attraverso lo sequenziamento del [[DNA mitocondriale]] che il lupo indiano è più basale delle altre sottospecie di lupo grigio, tranne quelle dell'Himalaya, che sono ancora più antiche.<ref name=sharma2004/><ref name=agga2007/> Ulteriori studi comparativi delle sequenze geniche dei lupi confermarono questa posizione basale.<ref>{{Cita pubblicazione| pmid = 17583509|url=http://www.es.ucsc.edu/~pkoch/pdfs/Koch%20papers/2007/Leonard%20et%2007%20CurBio%2017-1146.pdf
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È simile al [[Canis lupus lupus|lupo grigio europeo]], ma più piccolo, meno robusto, e possiede il pelo più corto, con una borra quasi assente.<ref name="blanford1888">Blanford, W. T. (1888), [http://www.biodiversitylibrary.org/item/89654#page/173/mode/1up ''Fauna of British India: Mammalia''], London, Taylor and Francis, pp. 137-40</ref> I maschi e le femmine adulte pesano 19-25 chili e 17-22 chili rispettivamente, e misurano 103-145 cm di lunghezza e 57-72 cm al garrese.<ref name=jhala2003>Jhala, Y. V. (2003). "Status, ecology and conservation of the Indian wolf ''Canis lupus pallipes'' Sykes. ''Journal of Bombay Natural History Society''. 100:293-307</ref> Simile al [[Canis lupus arabs|lupo grigio arabo]], ha un manto estivo corto e grossolano, sebbene il pelo della schiena rimanga lungo anche durante l'estate, un adattamento che potrebbe essere in risposta alle radiazioni solari intense del suo areale.<ref>Harrington, F. H. & Paquet, P. C. (1982). ''Wolves of the World: Perspectives of Behavior, Ecology, and Conservation''. Park Ridge, N.J: Noyes Publications. ISBN 0-8155-0905-7</ref> Il manto è generalmente d'un colore grigio-rossastro o rosso-biancastro con sfrumature grige. I peli sono hanno sfumature nere sul dorso, che dimostra una macchia a forma di V intorno alle spalle. Gli arti sono più chiari del corpo, e il torace e l'addome sono quasi bianchi.<ref name="mivart1890">Mivart, G. (1890), ''[https://archive.org/stream/dogsjackalswolve00mivauoft#page/n69/mode/2up/search/pallipes Dogs, Jackals, Wolves and Foxes: A Monograph of the Canidæ]'', London: R.H. Porter : Dulau, pp. 9-10</ref> I cuccioli nascono con una pelliccia marrone-cenerino, con una macchia bianca sul torace che sparisce con l'età.<ref name="blanford1888"/> Gli esemplari [[Melanismo|melanici]] sono rari, ma sono stati segnalati in Ladakh,<ref name=jhala2003/> nel [[distretto di Solapur]] e due regioni d'Iran. In quest'ultimo, la mutazione fu trovata d'essere un fenomeno naturale, contrariamente a ciò che è accaduto nei lupi nordamericani, che derivono l'[[allele]] K<sup>b</sup> (responsabile del manto nero) da antichi incrociamenti con i cani.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1= Lokhande |nome1= A. S. |cognome2= Bajaru |nome2= S. B. |anno= 2013 |titolo= First Record of Melanistic Indian Wolf ''Canis lupus pallipes'' from the Indian Subcontinent |rivista= Journal of the Bombay Natural History Society |volume= 110 |numero= 3|pp= 220–30 }}</ref><ref>Khosravi, R. (2014). "Is black coat color in wolves of Iran an evidence of admixed ancestry with dogs?" ''Journal of Applied Genetics'', {{DOI|10.1007/s13353-014-0237-6}}</ref>
 
In comportamento, non diferiscedifferisce tanto dalle altre sottospecie di lupo grigio, sebbene viveviva di norma in branchi relativamente piccoli che raramente superano i 6-8 individui. È noto anche di essere meno vocale,<ref name="blanford1888"/> ululando solo raramente.<ref name="mivart1890"/> Almeno un esemplare solitario è stato segnalato associandosi con una coppia di [[Cuon alpinus|cuon alpini]] nel [[Debrigarh Wildlife Sanctuary]].<ref>Nair, M. V. & Panda, S. K. (June 2013). [http://www.sanctuaryasia.com/magazines/features/9390-just-friends.html Just Friends], ''Sanctuary Asia'', Vol. XXXIII, No. 3</ref> Tende a riprodursi dall'ottobre fino al tardo dicembre, partorendo nelle fosse o nelle [[Gravina (geologia)|gravine]].<ref name="mivart1890"/> Si nutre principalmente di [[Antilopinae|antilopi]], [[rodentia|roditori]] e [[Lepus (zoologia)|lepri]].<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.jstor.org/pss/2386819 |titolo=Predation on Blackbuck by Wolves in Velavadar National Park, Gujarat, India |cognome1=Yadvendradev |nome1=V. Jhala |rivista=[[Conservation Biology (journal)|Conservation Biology]] |volume=7 |numero=4 |data=December 1993 |pp=874–881 |editore=[[Wiley & Sons]] |doi=10.1046/j.1523-1739.1993.740874.x}}</ref> Quando caccia le antilopi agisce tipicamente in coppia, con un lupo a fungere da distrazione mentre l'altro attacca la preda alle spalle.<ref name="blanford1888"/>
 
==Areale e status attuale==
I lupi erano comuni nella [[terra santa]] all'est e ovest del [[Giordano (fiume)|Giordano]]. Diminuirono notevolmente tra il 1964 e il 1980 grazie alla persecuzione da parte dei pastori.<ref>Qumsiyeh, Mazin B. (1996). ''Mammals of the Holy Land.'' Texas Tech University Press, pp. 146–148, ISBN 089672364X</ref> Attualmente, le leggi ambientali in [[Israele]] aiutono a mantenere una popolazione di lupi abbastanza elevata, che si diffonde in paesi confinanti. La [[Turchia]] potrebbe giocare un ruolo importante nella regione, dato la sua contiguità con l'Asia centrale. Le montagne di Turchia sono un rifugio importante per i pochi lupi rimasti in [[Siria]]. Una piccola popolazione di lupi è presente nelle [[alture del Golan]], dove viene protetto indirettamente dalle attività militari nella zona.<ref name="m326">Mech, L. David; Boitani, Luigi (2003). ''Wolves: Behaviour, Ecology and Conservation.'' University of Chicago Press. p. 326-27. ISBN 0-226-51696-2.</ref> Sebbene i lupi in Turchia non sono protetti al livello legale, potrebbero consistere in circa 7,000 esemplari.<ref name="Turkish Wolf">{{Cita pubblicazione|cognome1= Zuppiroli |nome1= Pierre |cognome2= Donnez |nome2= Lise |anno= 2006 |titolo= An Interview with Ozgun Emre Can on the Wolves in Turkey |url= http://www.lcie.org/Docs/Regions/Turkey/EMRE_WP_emre_interview.pdf |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110727195624/http://www.lcie.org/Docs/Regions/Turkey/EMRE_WP_emre_interview.pdf |dataarchivio= 27 luglio 2011 |formato= PDF |rivista= UKWCT |volume= 26 |pp= 8–9 }}</ref>
 
Non ci sono molti dati sui lupi in [[Iran]], sebbene la specie esisteva in tutto lo stato in bassi numeri durante gli anni settanta.<ref name="m326"/> Censimenti sui numeri di lupi in Iran non sono disponibili, ma si sa che sono assenti solo nel deserto centrale e [[Dasht-e Lut]]. I lupi in Iran continuano a soffrire dalla distruzione ambientale, il bracconaggio e la perditàperdita di prede.<ref name="khosravi2012">Khosravi, R. et al. (2012). "Morphometric variations of the skull in the Gray Wolf (''Canis lupus'') in Iran", ''Acta Theriol'' {{DOI|10.1007/s13364-012-0089-6}}</ref><ref name="khosravi2013">{{Cita pubblicazione|cognome1= Khosravi |nome1= R. |cognome2= Rezaei |nome2= H.R. |cognome3= Kaboli |nome3= M. |anno= 2013 |titolo= Detecting hybridization between Iranian wild wolf (''Canis lupus pallipes'') and free-ranging domestic dog (''Canis familiaris'') by analysis of microsatellite markers |rivista= Zool. Sci. |volume= 30 |pp= 27–34 | doi=10.2108/zsj.30.27}}</ref>
 
Le regioni settentrionali dell'[[Afganistan]] e [[Pakistan]] sono rifugi importanti per il lupo. Si stima che ci siano circa 300 lupi in una zona grande 60,000 chilometri quadrati di [[Jammu e Kashmir]] nell'India settentrionale e ancora cinquanta altri nell'[[Himachal Pradesh]].<ref name="m326"/> Gli [[Induismo|indù]] tradizionalmente non cacciano i lupi, persino quelli pericolosi, siccome credono che abbatterne uno può causare uno scarso raccolto. I [[Santals]] però non li considerano speciali, e li cacciano come qualsiasi altra selvaggina.<ref name="maclean1980">{{Cita libro|cognome1=Maclean |nome1= Charles |titolo= The Wolf Children |città=Harmondsworth, Eng.; New York |editore=[[Penguin Books]] |anno=1980 | isbn=0-14-005053-1 |p=336}}</ref> Durante l'[[Impero anglo-indiano|amministrazione bretannica]], i lupi non erano considerati animali da sport, e venivano abbattuti principalmente per rispondere agli attacchi sulla selvaggina, il bestiame e gli umani. Nel 1876, negli stati della frontiera nordoccidentale e [[Bihar]], furono abbattuti 2,825 lupi dopo che questi uccisero 721 persone.<ref name="knight">Knight, John (2004). ''Wildlife in Asia: Cultural Perspectives.'' Psychology Press, pp. 219–221, ISBN 0700713328</ref> Due anni dopo, ne furono abbattuti 2,600 dopo una serie di aggressioni che risultarono nella morte di 624 persone.<ref name="maneaters">{{Cita libro|cognome1=Bright |nome1=Michael |titolo= Man-Eaters|anno= 2002 |città=New York |editore=St. Martin's Paperbacks| isbn = 0-312-98156-2 |p= 304}}</ref> Negli anni venti, lo sterminio dei lupi rimase una priorità nelle province nordoccidentali e [[Awadh]]. In tutto, furono uccisi 100,000 lupi nell'India bretannica tra il 1871 e il 1916.<ref name="knight"/> Attualmente in India, i lupi sono distribuiti attraverso gli stati di [[Gujarat]], [[Rajasthan]], [[Haryana]], [[Uttar Pradesh]], [[Madhya Pradesh]], [[Maharashtra]], [[Karnataka]] e [[Andhra Pradesh]]. Nel 2004, fu stimato che ci fossero circa 2000-3000 in India.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Yadvendradev |nome1=V. Jhala |titolo=The Status and Conservation of the Wolf in Gujarat and Rajasthan, India|nome2=Robert H. Jr. |cognome2=Giles |rivista=Conservation Biology |volume=5 |numero=4 |data=December 1991 |pp=476–483 |editore=Wiley |doi=10.1111/j.1523-1739.1991.tb00354.x |jstor=2386069}}</ref> Si trovano soprattutto al di fuori delle riserve protette, e si cibano principalmente di bestiame come pecore e capre. Caccia ancora predominantemente le prede selvatiche in alcune zone protette, come nel parco nazionale di Velavadar e [[Parco nazionale di Panna|Panna]].<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Distribution, status and conservation of Indian gray wolf (''Canis lupus pallipes'') in Karnataka, India|doi=10.1111/j.1469-7998.2006.00103.x|anno=2006|cognome1=Singh|nome1=Mewa |cognome2=Kumara|nome2=H. N.|rivista=[[Journal of Zoology]]|pp=164–169|volume=270|numero=1}}</ref> Sebbene è stato protetto sin dal 1972, i lupi in India sono classificati come [[specie in pericolo]], con tante popolazioni rimanendo piccole o vivendo in zone sfruttate dagli umani. Benché sia presente in [[Nepal]] e [[Bhutan]], non ci sono dati sui lupi in questi stati.<ref name="m326"/>
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Il lupo ha una reputazione ambivalente nella [[cultura dell'Iran]], essendo demonizzato negli [[Avesta]] come una creazione di [[Angra Mainyu|Arimane]],<ref name="murthy">Krishna Murthy, K. (1985). ''Mythical animals in Indian art''. Abhinav Publications, ISBN 0-391-03287-9</ref> e ancora utilizzato oggi come personaggio nefasto nei racconti per bambini.<ref name="humphreys1999">Humphreys, P. & Kahrom, E. (1999). ''Lion and Gazelle: The Mammals and Birds of Iran''. I.B.Tauris. pp. 88-9. ISBN 1860642292</ref>
 
I lupi d'india svolgono un ruolo importante ne ''[[Il libro della giungla]]'' di [[Rudyard Kipling]], in cui un branco chiamato "[[popolo libero]]" nel [[Seoni]] adotta il cucciolo di uomo [[Mowgli]], insegnandoloinsegnandogli la legge della giungla e proteggendolo dalla tigre [[Shere Khan]] e idai [[Dhole (Il libro della giungla)|dhole]].
 
==Note==