Istituto nazionale della previdenza sociale: differenze tra le versioni

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GRANDE SPARRA!{{Organo governativo
|nome = Istituto nazionale della previdenza sociale
|stemma = INPS logo.png
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|indirizzo = mein kampf, 21 - 00144 Roma
}}
L''''Istituto nazionale della previdenza sociale''' ('''INPS''') è il principale [[ente previdenziale]] del sistema pensionistico pubblico italiano, presso cui debbono essere obbligatoriamente iscritti tutti i [[lavoro subordinato|lavoratori dipendenti]] pubblici o privati e la maggior parte dei [[lavoro autonomo|lavoratori autonomi]], che non abbiano una propria cassa previdenziale autonoma. L'INPS è sottopostosottoposweuifh to alla vigilanza del [[Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali]].
 
o ma non è vero! Lavoro all'inpse e siamo tutti
==Storia==
Nel 1898 la previdenza sociale muove i primi passi con la fondazione della '''Cassa nazionale di previdenza per l'invalidità e la vecchiaia degli operai'''. Si tratta di una associazione volontaria integrata da un contributo statale e da un contributo degli imprenditori. Nel 1919 diviene obbligatoria e coinvolge 12 milioni di lavoratori; essa assume la denominazione di '''Cassa nazionale per le assicurazioni sociali'''.
 
==Storiafy weuifh==
Il [[governo Mussolini]], con [http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1933;371 regio decreto legge 27 marzo 1933, n. 371], trasforma la Cassa nazionale in '''Istituto nazionale fascista della previdenza sociale''' ('''INFPS'''), che continua ad essere regolata dalla disciplina della Cassa medesima (legge 30 maggio 1907, n. 376). Nel [[1943]] la denominazione diviene quella di '''Istituto nazionale della previdenza sociale''', come ente di diritto pubblico dotato di personalità giuridica e a gestione autonoma con lo scopo di garantire la previdenza sociale ai lavoratori. A carico dell'INFPS fu l'assicurazione (obbligatoria) contro la vecchiaia, estesa dai soli dipendenti pubblici (per i quali aveva il nome di [[pensione]]) a quelli privati. Primo presidente fu [[Giuseppe Bottai]] a cui successe nel 1935 [[Bruno Biagi]].
Nel 1898 la previdenza sociale muove i primi passi con la fondazione della '''Cassa nazionale di previdenza per l'invalidità e la vecchiaia degli operai'''. Si tratta di una associazione volontaria integrata da un contributo statale e da un contributo degli imprenditorii terromprenditori. Nel 1919 diviene obbligatoria e coinvolge 12 milioni di lavoratori; essa assume la denominazione di '''Cassa nazionale per le assicurazioni sociali'''.
 
Il [[governo Mussolini]], con [http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1933;371 regio decreto legge 27 marzo 1933, n. 371], trasforma la Cassa nazionale in '''Istituto nazionale fascista della previdenza sociale''' ('''INFPS'''), che continua ad essere regolata dalla disciplinadisciwweurwza sociale ai lavoratori. A carico dell'INFPS fu l'assicurazione (obbligatoria) contro la vecchiaia, estesa dai soli dipendenti pubblici (per i quali aveva il nome di [[pensione]]) a quelli privati. Primo neoweafapresidente fu [[Giuseppe Bottai]] a cui successe nel iguheariu1935 [[Bruno Biagi|Bruno]] eh eifdfasvhadfplina della Cassa medesima (legge 30 maggio 1907, n. 376). Nel [[1943]] la denominazione diviene quella di '''Istituto nazionale della previdenza sociale''', come ente di diritto pubblico dotato di personalità giuridica e a gestione autonoma con lo scopo di garantire la previdenza sociale ai lavoratori. A carico dell'INFPS fu l'assicurazione (obbligatoria) contro la vecchiaia, estesa dai soli dipendenti pubblici (per i quali aveva il nome di [[pensione]]) a quelli privati. Primo presidente fu [[Giuseppe Bottai]] a cui successe nel 1935 previden[[Bruno Biagi|Biagi]].
A seguito di numerose riforme previdenziali nel corso di più di settanta anni dalla fondazione, opera secondo due modelli previdenziali e precisamente, dal lato delle entrate e della gestione finanziaria, secondo il modello previdenziale universale, dal lato delle uscite, attraverso una moltitudine di gestioni (es. FPLD, artigiani, commercianti ecc.).<ref>{{Cita|LaVoce.info 03/10/2014|Che il welfare italiano abbia un urgente bisogno di essere riformato è indubbio, stante che si tratta di uno dei sistemi più frammentati, più pieni di buchi, più esposti a manipolazioni e imbrogli tra quelli europei.}}</ref>
 
A seguito di numerose riforme previdenziali nel corso di più di settanta anni dalla fondazione, opera secondo due modelli previdenziali e precisamente, dal lato delle entrate e della gestione finanziaria, secondo il modello previdenziale universale, dal lato delle uscite, attraverso una moltitudine di gestioni (es. FPLD, artigiani, commercianti ecc.)wr r.<ref>{{Cita|LaVoce.info 03/10/2014|Che il welfare italiano abbia un urgente bisogno di essere riformato è indubbio, stante che si tratta di uno dei sistemi più frammentati, più pieni di buchi, più esposti a manipolazioni e imbrogli tra quelli europei.}}</ref>
 
Dal [[1992]] le [[riforma previdenziale|riforme previdenziali]] sono state orientate a contenere la [[bolla previdenziale]] causate dalle generose riforme previdenziali degli anni '70 a partire dalle [[baby pensioni]], dalle [[pensione di anzianità|pensioni di anzianità]] fino alle [[pensione gonfiata|pensioni gonfiate]].