Elicicoltura: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 10:
Nell'antichità gli [[antichi romani]] praticavano l'elicicoltura con il metodo della ''Lumaca romana'' nella zona intorno a [[Tarquinia]]. Questo metodo di elicicoltura è descritto dal ricco proprietario terriero [[Quinto Fulvio Lippino]] nel 49 d.C. e menzionato dal letterato, scrittore e militare reatino [[Marco Terenzio Varrone]] nel suo ''[[De re rustica (Varrone)|De re rustica]]'' del 37 a.C. che descrive l'allevamento in ''cocleari'' (in [[lingua latina|latino]] ''cochlea'' che significa anche [[chiocciola]]) che prevedeva l'ingrasso delle lumache con [[farina]] ed [[erbe aromatiche]]<ref>[http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Varro/de_Re_Rustica/3*.html#12 De Re Rustica III, 12]</ref><ref>[http://www.lalumacaromana.com/ la Lumaca Romana]</ref>.
 
[[Plinio il Vecchio]] descrive invece gli allevamenti per l'elicicoltura di [[Fulvio Irpino]], che nutriva le sue specie diverse di chiocciole con cibo diverso e [[vino]]. Inoltre le lumache come cibo sono descritte per la prima volta nel ricettario ''De re coquinaria'' del gastrononomogastronomo [[Marco Gavio Apicio]] risalente probabilmente ai primi anni del [[I secolo a.C.]]<ref>[http://www.scattidigusto.it/2012/11/20/lumache-molti-le-mangiano-e-ora-anche-tu-conosci-segreti-e-ricetta/ Lumache. Molti le mangiano e ora anche tu conosci segreti e ricetta]</ref>.
 
L'elicicoltura moderna della specie ''[[Cornu aspersum]]'' si è diffusa al di fuori dell'[[Europa]] in [[California]] nel [[1850]] forse grazie agli emigranti francesi che la usavano per la produzione del loro [[escargot]], mentre altre fonti affermano che furono gli [[italoamericani|emigranti italiani]] a portare l'elicicoltura negli [[Stati Uniti]].