Regno visigoto: differenze tra le versioni

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=== Piena sovranità visigota ===
[[File:Regno dei Visigoti.svg|thumb|left|upright=1.4|Il regno visigoto nella seconda metà del V secolo]]
Eurico, divenuto re, nel [[466]], non ottenendo il riconoscimento della sovranità visigota, dall'impero, cercò un'alleanza coi [[Vandali]] di [[Genserico]] e con i [[Suebi]], che non andò in porto; allora, i Visigoti, ponendo fine ai rapporti amichevoli con gli [[Suebi|Svevi]], con una guerra terribile secondo il cronista [[Idazio]], nel [[468]] avanzarono sino a ricacciarli nel loro antico dominio, nel nord del paese (nella [[Galizia (Spagna)|Galizia]]). Poi nel [[469]] avanzarono anche in [[Gallia]] dove, a [[Bourges]], nel [[470]], sconfissero i [[Britanni]] del capo [[celti]]co [[Riotamo]], fedeli all'imperatore, ed espansero le frontiere del regno nel nord, senza poter arrivare al [[Somme (fiume)|fiume Somme]], la linea di demarcazione del territorio dei [[Franchi]], perché sconfitti dal ''[[comes]]'' [[Paolo (comes)|Paolo]]. Allora si spinsero nella valle del [[Rodano (fiume)|Rodano]] e finalmente occuparono [[Arles]], dove, sempre nel [[470]], sconfissero un esercito che l'imperatore d'occidente, [[Antemio]], aveva inviato per liberare la città. Occuparono quindi l'[[Aquitania]] prima, ponendo l'assedio a [[Clermont-Ferrand|Clermont]], capitale dell'[[Alvernia]], che non poté essere aiutata dall'impero d'occidente, ma si difese strenuamente, sotto la guida di [[Ecdicio Avito|Ecdicio]], figlio dell'ex imperatore [[Avito]], e dal poeta e, dal [[470]], vescovo, [[Gaio Sollio Sidonio Apollinare|Sidonio Apollinare]].
 
Nel [[475]], grazie all'intervento del vescovo di [[Pavia|Ticinum]], i Visigoti raggiunsero una pace, di cui non si hanno notizie molto accurate, con l'imperatore d'occidente [[Giulio Nepote]] ma lo costrinsero a riconoscere la loro totale autonomia (completa indipendenza da [[Roma]], mentre i precedenti sovrani Visigoti avevano ufficialmente regnato come ''[[legatus|legati]]'' dell'[[Imperatori romani|Imperatore romano]]) sulla regione compresa tra la [[Loira]], il Rodano, i [[Pirenei]], e i due mari (inclusa l'Alvernia) oltre che su tutti i territori conquistati nella penisola iberica (i cittadini romani della Spagna riconobbero in Eurico il loro sovrano), in cambio della restituzione della regione gallica della [[Provenza]]. Conseguenza della pace fu che [[Clermont-Ferrand|Clermont]] si arrese ai Visigoti dopo un lungo assedio.
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=== Conversione al cattolicesimo ===
[[File:Wisigoth croix votive.jpg|150pxupright=0.7|miniaturathumb|Croce votiva visigota dal [[tesoro di Guarrazar]].]]
Secondo Giovanni di Biclar, nel [[587]] il nuovo re dei Visigoti, Recaredo si convertì al Cattolicesimo (la conversione fu annunciata dapprima con la fine delle persecuzioni ai cattolici e poi con la convocazione di un convegno di vescovi ariani e cattolici al termine del quale il re proclamò la propria preferenza per il cattolicesimo, quindi la sua conversione) segnando un momento fondamentale per la storia religiosa della penisola iberica e per il futuro dei Visigoti. Gran parte dei nobili Visigoti seguirono il suo esempio convertendosi a loro volta, soprattutto nelle zone più prossime a Toledo, mentre alcune regioni più remote si ribellarono alla conversione, come il caso della [[Settimania]], che si appellò a [[Gontrano]], il re Franco dei Burgundi, che prima fece un'incursione i Settimania, dove venne battuto e poi, inviò il suo condottiero ''Desiderio'' alla guida dell'esercito in appoggio dei rivoltosi. Tuttavia Recaredo sconfisse i ribelli e i loro alleati cattolici in una terribile battaglia che vide la morte dello stesso Desiderio. Una seconda rivolta anti-cattolica scoppiò in [[Lusitania]] e venne rapidamente sedata.