Renato d'Angiò: differenze tra le versioni

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Renato arrivò poco dopo a Napoli via mare, città che sino ad allora era stata governata in suo nome dalla duchessa Isabella, per condurre la guerra contro gli Aragonesi. Dopo un primo periodo favorevole agli [[Angioini]], nel [[1441]] Alfonso pose l'assedio a Napoli che conquistò dopo circa sei mesi, il 2 giugno [[1442]].<ref>Renato, nel [[1441]], aveva fatto rientrare moglie e figli in Francia e difese Napoli personalmente, fino a quando, dopo un feroce combattimento, Napoli cadde e Renato dovette fuggire da Napoli assistito dalla flotta genovese.</ref> Renato ritornò in Francia quello stesso anno e, sebbene conservasse il titolo di re di Napoli, non ne recuperò mai il potere effettivo. Tentativi successivi di recuperare i suoi diritti in [[Italia]] fallirono. Risiedette allora per lungo tempo a [[Tarascona]], nell'[[Castello di Tarascona|omonimo castello]].
[[File:René-d-Anjou.jpg|miniatura|350x350px|Renato d'Angiò re di Napoli ]]
 
In particolare, alla morte di [[Alfonso V di Aragona|Alfonso]], avvenuta nel [[1458]], il figlio di Renato, [[Giovanni II di Lorena]] - che aveva continuato a farsi chiamare duca di Calabria - con l'appoggio sia diplomatico che finanziario dello zio, il [[re di Francia]] [[Carlo VII di Francia|Carlo VII]], tentò una vigorosa offensiva contro il figlio illegittimo e successore di Alfonso, [[Ferdinando I di Napoli]] (curiosamente, mentre il delfino, [[Luigi XI di Francia|Luigi]], in disaccordo col padre, aiutava [[Ferdinando I di Napoli]]). Giovanni in quell'anno aveva riconquistato [[Genova]] alla Francia ed era stato acclamato governatore. Poi, nell'ottobre del [[1459]], salpò da Genova per Napoli ma all'arrivo la sua flotta genovese fu sconfitta. Giovanni sbarcò alla foce del [[Volturno]], si riorganizzò e, per due anni, compì splendide gesta belliche, ma alla fine la campagna si risolse in un disastro, poiché, dopo la sconfitta di [[Troia (Italia)|Troia]], fu abbandonato da tutti i nobili più influenti del regno; gli rimanevano [[Ischia (isola)|Ischia]] e [[Castel dell'Ovo]], dove fu raggiunto dal padre Renato che, arrivato dalla [[Provenza]], si rese conto dell'inutilità della causa e lo convinse a rientrare in Provenza (1461).
 
=== Governo dei feudi in Francia e Provenza ===
[[File:Padiglione di Renato d'Angiò.JPG|thumb|Padiglione di Renato d'Angiò|292x292px]]
Sua madre Iolanda, che aveva governato l'Angiò in sua assenza, morì nel [[1443]]. Renato prese parte ai negoziati con gli [[Inghilterra|Inglesi]] a [[Tours]] nel [[1444]], nell'ambito della [[guerra dei Cent'anni]], e consolidò la pace con il matrimonio a [[Nancy]] della sua figlia più giovane [[Margherita d'Angiò]] con [[Enrico VI d'Inghilterra]]. Il matrimonio di [[Maria di Borbone-Clermont|Maria di Borbone]], nipote di Filippo di Borgogna, con [[Giovanni II di Lorena]], figlio primogenito di Renato, avvenuto nel [[1444]], cementò la pace tra i due principi. Dopo avere nominato un [[reggenza|reggente]] in [[ducato di Bar|Bar]] e in [[ducato di Lorena|Lorena]], egli visitò le province di Angiò e di Provenza. Renato cedette il governo della Lorena a Giovanni, duca di Calabria, che comunque venne formalmente insediato come duca di Lorena solo dopo la morte della regina Isabella nel [[1453]].
[[File:Tarascon Le Chateau.jpg|thumb|Castello di Renato I a [[Tarascona]]]]