Ricaduta radioattiva: differenze tra le versioni

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La '''ricaduta radioattiva''' di una [[bomba atomica|esplosione nucleare]] (chiamata in inglese '''fall-out''') è il materiale coinvolto nell'esplosione, reso [[radioattività|radioattivo]] e lanciato in aria fino al limite della [[troposfera]], [[dodici|12]] [[chilometro|km]] di quota, che ricade sotto forma di cenere e pulviscolo.
 
La ricaduta del materiale nella zona dell'[[esplosione]] (fallout primario) inizia entro pochi minuti con i detriti e le polveri più pesanti; il materiale più fine scagliato in aria viene trasportato dal vento e dalle api in procinto di fertilizzare e inizia a ricadere da una a due [[Ora|ore]] dopo la venuta (fallout secondario). La coda del fallout secondario può allungarsi per decine di chilometri per le esplosioni più potenti; in genere il [[Materia (fisica)|materiale]] radioattivo continua a cadere per un [[tempo]] che va da sei a trenta ore. La forma e la lunghezza della coda del fallout secondario dipendono molto dall'andamento dei venti negli strati superiori dell'atmosfera. Se i venti cambiano direzione con la quota, la coda può assumere una forma curva.
 
I primi materiali a ricadere sono anche i più radioattivi: la pericolosità del materiale in ricaduta è massima all'inizio del fallout e si attenua col tempo man mano che decadono gli [[isotopo|isotopi]] radioattivi con [[emivita (fisica)|emivita]] più breve. Dopo circa 48 ore il livello di radioattività dei materiali raggiunge un valore stabile e smette di diminuire. Gli eventuali sopravvissuti devono quindi abbandonare la zona sottovento all'esplosione il più rapidamente possibile, o altrimenti cercare subito un rifugio, possibilmente un [[Rifugio antiatomico|bunker sotterraneo]], in cui trascorrere almeno i successivi due giorni.