Nueva Canción Chilena: differenze tra le versioni

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Alla base del movimento c'è l'opera della cantautrice [[Violeta Parra]], morta suicida nel 1967, cui fu dedicato nel 1969 il ''Primo Festival della Nueva Canción Chilena'', nell'ambito di un convegno organizzato dal giornalista [[Ricardo García]] e dall'[[Pontificia università cattolica del Cile|Università Cattolica del Cile]] per esaminare la situazione musicale cilena.<ref name="mattana" />
 
Uno dei motori principali da cui scaturì l'intero movimento fu la [[Peña de los Parra]], ''[[peña (musica)|peña]]'' [[musica folk|folkloristica]]loristica fondata dai figli di [[Violeta Parra]], [[Ángel Parra|Ángel]] e [[Isabel Parra|Isabel]]<ref name="mattana" />, nel 1965 nella casa del pittore, poeta e cantante [[Juan Capra]]. La Peña de los Parra è stata anche un'etichetta discografica che ha pubblicato alcuni tra i primi album ascrivibili al movimento. Esponenti di spicco della ''peña'' sono stati [[Víctor Jara]], gli [[Inti-Illimani]] e i [[Quilapayún]].
 
Il destino degli artisti della Nueva Canción Chilena è stato profondamente segnato dal [[GolpeColpo cilenodi Stato in Cile del 1973|golpe di Pinochet]] dell'11 settembre 1973: Jara viene imprigionato e ucciso pochi giorni dopo, mentre molti altri artisti coinvolti nel movimento sono stati costretti all'[[esilio]], come gli Inti Illimani e i Quilapayún, rimasti a lungo rispettivamente in [[Italia]] e in [[Francia]], dove si trovavano per concerti al momento del colpo di stato. Con il [[Cile di Pinochet|regime militare]] fu anche soppressa l'etichetta che pubblicava i dischi di quasi tutti i musicisti della Nueva Canción, la [[DICAP]] (Discoteca di canto popolare)<ref name="mattana" />.
 
== Artisti (parziale) ==