Carmine Crocco: differenze tra le versioni
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Era il capo indiscusso delle bande del [[Vulture]], sebbene agissero sotto il suo controllo anche alcune dell'[[Irpinia]] e della [[Capitanata]].
Nel giro di pochi anni, da umile bracciante divenne comandante
Alto 1,75 m, dotato di un fisico robusto e un'intelligenza non comune,<ref>{{cita|De Leo|p. 119}}.</ref> fu uno dei più temuti e ricercati fuorilegge del periodo post-unitario, guadagnandosi appellativi come "Generale dei Briganti",<ref>{{cita web|url=http://www.colombre.it/crocco|titolo=Recensione del documentario "Carmine Crocco dei briganti il Generale", su www.colombre.it|accesso=16 luglio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100111011404/http://www.colombre.it/crocco|dataarchivio=11 gennaio 2010}}</ref> "Generalissimo",<ref>{{cita|Montanelli|p. 89}}.</ref> "Napoleone dei Briganti",<ref>{{cita news|url=http://antoniocelano.wordpress.com/2010/12/05/recensione-a-ettore-cinnella-carmine-crocco-un-brigante-nella-grande-storia-della-porta-2010/|autore= Antonio Celano|titolo=Recensione a: Ettore Cinnella, Carmine Crocco. Un brigante nella grande storia (Della Porta, 2010)|accesso=30 maggio 2011}}</ref> e su di lui pendeva una taglia di 20.000 lire.<ref>{{cita|De Leo|p. 112}}.</ref>
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