Filologia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Erardo Galbi (discussione | contributi)
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Nessun oggetto della modifica
Riga 2:
{{Avvisounicode}}
[[File:Aveu René 3.jpg|thumb|upright=1.2|Un manoscritto miniato]]
La '''filologia''' (dal [[lingua greca|greco]] φιλoλογία, (''philologíaphilologìa''), "interesse per la parola", composto da φίλος, (''phílosphìlos''), ''"amante, amico''" e λόγος, (''lógoslògos''), ''"parola, discorso'': "interesse per lo studio delle parole"), secondo l’accezione comune attuale, è un insieme di discipline che studia i [[Testo|testi]] di varia natura (letterari, storici, politologici, economici, giuridici, ecc.), da quelli antichi a quelli contemporanei, al fine della ricostruzione della loro forma originaria attraverso l’analisi critica e comparativa delle [[Fonte testuale|fonti]] che li testimoniano, e pervenire, mediante varie metodologie di indagine, ad un’interpretazione che sia la più corretta possibile. Lo stesso [[Alberto Varvaro]], uno dei massimi filologi, evidenzia come qualsiasi testo inerente qualsiasi sapere, nonché sia scritto che orale, può e deve essere trattato con i metodi e gli strumenti della filologia<ref>{{Cita libro|autore=A. Varvaro|titolo=Prima lezione di filologia|editore=Editori Laterza|p=28-29.}}</ref>. Dunque, la filologia non identifica un ambito d'indagine, ma un metodo e perciò applicabile a qualsiasi branca del sapere.
 
== Storia ==
Riga 179:
 
==== L'invenzione della stampa a caratteri mobili ====
Dopo l'invenzione della [[stampa a caratteri mobili]] di piombo (1450), venne da Magonza in Italia il tipografo [[KonradConrad Sweynheym]], eche insieme acon [[Arnold Pannartz]] stampò a [[Subiaco]] quattro libri (1464-1465), tre dei quali ci sono pervenuti e costituiscono i primi e più antichi [[incunabolo|incunaboli]] italiani. Ben presto fiorirono eccellenti tipografie a Venezia, con [[Aldo Manuzio]] il Vecchio, a Firenze, con [[Filippo Giunti]] (l'Editoreil [[Giunti Editore|Giunti]] è tuttora esistente)Vecchio, a Roma, a Bologna, a Napoli, e a Milano, le quali nell'arco di qualche decennio stamparono ottime edizioni di molta parte della letteratura latina.
 
La nuova invenzione contribuì in modo determinante alla moltiplicazione degli esemplari in circolazione dei testi degli antichi autori, con il conseguente quasi immediato accrescimento in ogni nazione delle Biblioteche esistenti e con l'opportunità, soprattutto in seguito, specialmente dall'inizio del [[XVII secolo]], di crearne di nuove. Sorsero in tal modo la [[Biblioteca Bodleiana]] a [[Oxford]], l'[[Biblioteca Ambrosiana|Ambrosiana]] a Milano, la Parigina, la Vindobonense (''Viennese''), la Monacense, la Madrilena, ecc.