Mostra internazionale d'arte cinematografica: differenze tra le versioni

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L'anno successivo, il direttore in carica, [[Gian Luigi Rondi]], fu costretto a dimettersi. Con lo statuto della Biennale ancora fermo in [[Parlamento]], immutato dal periodo fascista, tutte le manifestazioni legate all'organizzazione saltarono, mostra compresa. Le due associazioni degli autori italiani colsero la palla al balzo, organizzando nuovamente le [[Giornate del cinema italiano]], che tuttavia non riuscirono ad affermarsi ed a soppiantare il festival ufficiale.
 
La direzione passò dunque a [[Giacomo Gambetti]], che la mantenne tra il [[1974]] ed il [[1976]],: il qualeegli tentò una strada nuova, cercando di cambiare l'immagine della mostra. Si inaugurarono omaggi, retrospettive, convegni, proposte di nuovi film, optando per delle proiezioni decentrate rispetto al cuore della città. Nel [[1977]], all'interno dei progetti della Biennale, si svolse una manifestazione dedicata interamente al cinema dell'Est europeo, integrandosi nel progetto della fondazione sul "dissenso culturale".
 
L'anno successivo, nel [[1978]], la mostra non ebbe nuovamente luogo.
 
Nonostante le contestazioni ed il brutto momento attraversato tanto dalla mostra, quanto dalla [[Biennale di Venezia]] stessa, le edizioni si caratterizzarono per le opere che mostrarono forti sintomi di un deciso, quanto atteso rinnovamento del cinema negli [[anni 1970|anni settanta]]. A questo proposito, vanno ricordate pellicole come ''[[I diavoli]]'' di [[Ken Russell]] e ''[[Domenica, maledetta domenica]]'' di [[John Schlesinger]], o ''[[Attenzione alla puttana santa]]'', l'ennesimo film-scandalo, di [[Rainer Werner Fassbinder]], tutti e tre datati [[1971]], ''[[Anche gli uccelli uccidono]]'' di [[Robert Altman]], ''[[Prima del calcio di rigore]]'' di [[Wim Wenders]], entrambi del [[1972]], poi ancora ''[[La rabbia giovane]]'' di [[Terrence Malick]]; tre anni dopo, nel [[1976]] è il momento di ''[[Novecento (film)|Novecento]]'' di [[Bernardo Bertolucci]] e ''[[L'ultima donna]]'' di [[Marco Ferreri]].
 
Tra tutti questi film, spicca il capolavoro che [[Stanley Kubrick]] presentò al pubblico nella rassegna lagunare del [[1972]], ''[[Arancia meccanica (film)|Arancia meccanica]]'', con protagonista [[Malcolm McDowell]], un film che fece immancabilmente discutere e parlare di sé.
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La sperata rinascita vera e propria arriva nel [[1979]], grazie al nuovo direttore [[Carlo Lizzani]], deciso a rilanciare l'immagine ed il valore che la mostra aveva perso nell'ultimo decennio. Quella del 1979 fu l'edizione che gettò le fondamenta per il recupero del prestigio internazionale, che sarà poi portato a termine a tutti gli effetti solo nel decennio successivo. Con la sua preziosa esperienza di [[regista]], Lizzani diede una svolta che partì dal nome, chiamando la rassegna con un semplice e sobrio '''Mostra Internazionale del Cinema'', anziché Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, la denominazione che mantiene ancora oggi.
 
Deciso a volerad offrire un'immagine più moderna e pronta della mostra, il neo-direttore formò un comitato di esperti per aiutarlo a selezionare le opere e a dare ancor più una svolta al festival. Tra i collaboratori figurano personaggi di spicco dell'ambiente culturale italiano, ma non solo, dell'epoca, tra i quali [[Alberto Moravia]], [[Cesare Giuseppe De Michelis]]<ref name="Annuario 1978, Venezia 1979 pag. 480">Annuario 1978, Venezia1979 pag. 480</ref>, [[Roberto Escobar]], [[Giovanni Grazzini]], [[Enzo Scotto Lavina]] e [[Paolo Valmarana]]. Come "vice" e più stretto consigliere, Lizzani portò a [[Venezia]] [[Enzo Ungari]].
 
Molto interessante fu l'iniziativa che portò un gran numero di divi ed attori di prestigio per una discussione dal titolo "Gli anni '80 del cinema", chela quale diede il "la" al dibattito critico sul cinema e sulle nuove tecnologie emergenti, venute alla ribalta soprattutto grazie a ''[[Guerre stellari (film)|Guerre stellari]]'' ([[1977]]) di [[George Lucas]] (non presentato a [[Venezia]]), che furono di basilare importanza in quella fase di transizione della cinematografia mondiale, occupandoe assunsero un peso via via sempre un'importanza maggiore sino ai giorni nostri.
 
=== Gli anni ottanta ===