Persia: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Medi|Achemenidi}}
[[File:Persian Empire, 490 BC.gif|thumb|upright=1.4|La dinastia achemenide alla sua massima estensione, [[490 a.C.]]]]
La prima menzione ai Persiani proviene da un'iscrizione assira (circa [[844 a.C.]]) nella quale vengono chiamati ''Parsu'' (Parsuaš, Parsumaš) e sono collocati nella regione del [[lago di Urmia]] insieme con un altro gruppo, i ''Madai'' ([[Medi]]). Nei successivi due secoli, i Persiani e i Medi furono tributari degli Assiri. Nel [[VII secolo a.C.]] [[Achemenes]] (Haxamaniš in persiano antico), capostipite della dinastia reale degli [[Achemenidi]], è alla testa dei Persiani; è in questo periodo che i Persiani abbandonano lo stile di vita nomade e si insediano stabilmente nell'[[Iran]] meridionale, dando vita al loro primo [[stato]] organizzato nella regione di [[Anshan (Persiacittà antica)|Anšan]].
 
Dopo la caduta del regno degli [[Assiria|Assiri]], i Medi ne prendono il posto, regnando su una parte molto estesa dei territori assiri, e dominando una grande varietà di genti tra cui vi erano i Persiani, fino all'avvento di [[Ciro il Grande]] (Kuruš).
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=== Dinastia Arsacide (246 a.C.-224 d.C.) ===
{{vedi anche|Parti}}
 
[[File:Map of Iran under Parthians.gif|upright=1.4|thumb|L'impero partico alla sua massima estensione.]]
 
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La [[letteratura persiana]] della fase più recente o neopersiana, scritta in [[alfabeto arabo]], ha il suo primo centro nel X secolo nella corte samanide di Bukhara, ove si distinse una prima pleiade di poeti panegiristi ([[Rudaqi]], [[Farrokhi]], [['Onsori]], [[Manuchehri]] e il grande [[Ferdowsi]] o Firdusi (m. 1026 circa), l'autore dell'epos nazionale iranico: ''Libro dei Re'', un poema di oltre 50000 versi, tradotto in italiano da Italo Pizzi. I generi più coltivati dai poeti classici sono: la ''quartina'', di carattere spesso gnomico-sentenzioso, o talora quasi filosofico, in cui eccelse [[Omar Khayyam]] (m. 1126 circa); la ''qasida'', una sorta di ode panegiristica in cui si distinsero poeti quali [[Amir Mo'ezzi]] (m.1147), [[Khaqani]] (m. 1191 circa), [[Anvari]] (m.1191); il ''ghazal'', un componimento tipicamente lirico che è un po' l'equivalente del nostro sonetto, in cui emerse [[Hafez]] di Shiraz (m. 1390), considerato il "Petrarca" dei persiani, ammirato in traduzione dal [[Goethe]] e imitato ad libitum, nella cui opera si combinano ambiguamente temi erotici e mistici, edonismo e religiosità; il ''masnavì'', poema lungo in distici a rime baciate, di vario argomento (epico, romanzesco, mistico, didattico ecc.) che ebbe tra i suoi massimi cultori i poeti epici [[Daqiqi]] (m. 980 circa), il citato [[Ferdowsi]] e [[Asadi]] (m. 1073 circa); i poeti romanzeschi [[Gorgani]] (m.1080 circa), [[Nezami]] di Ganja (m. 1204) e [[Khwaju di Kerman]] (m. 1352); poeti satirici come [['Obeyd Zakani]] di Shiraz (m. 1371 circa); i poeti mistici [[Sana'i di Ghazna]] (m. 1141), [[Farid al-Din 'Attar]] (m. 1230 circa), [[Gialal al-Din Rumi]] (m. 1273), [[Sadi|Sa'di]] (m. 1291). [[Nezami]] di Ganja si esercitò un po' in tutti i generi di masnavi su nominati e ne compose un celeberrimo "Quintetto" che fu presto imitato da numerosi poeti persiani e turchi, oltre che fornire materia d'ispirazione ai miniaturisti dei secoli seguenti. Il periodo classico si chiude con il versatile [[Jami|Jāmī]] (m. 1492) che operò alla corte di Timuridi di Herat.
 
Le guerre civili e le conseguenti migrazioni in [[India]] diedero vita al cosiddetto ''stile indiano'', che godette la protezione dei principi moghul e, riportato in Persia, influenzò poi la letteratura dell'epoca safavide ([[1500]]-[[1736]]). La produzione letteraria moderna più significativa è rappresentata dalla poesia satirica e dalla prosa: questa si ispira sia alla [[letteratura di viaggio|prosa di viaggio]] medievale di [[Naser-e Khosrow]], sia alle traduzioni di autori [[cultura occidentale| occidentali]], mentre i poeti cercano una sintesi fra tradizione stilistica classica e modelli europei e americani. Tra gli scrittori più noti in occidente, vi sono il prosatore [[Sadegh Hedayat]] e [[Nima Yushij]], quest'ultimo fautore di una poetica europeizzante.
 
== Note ==