Choctaw: differenze tra le versioni

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Proprio la questione della schiavitù dava fastidio, in quanto gli schiavi degli indiani spesso erano liberati e adottati dai loro padroni, ed ereditavano parte dei loro beni dopo la loro morte; con il tempo questo avrebbe potuto creare una comunità di afroamericani liberi, ricchi e proprietari di schiavi, un'ipotesi che letteralmente terrorizzava i piantatori schiavisti del sud.
Dopo alcuni anni di tensione si arrivò ad una sorta di ''modus vivendi'', che prevedeva un più rigido rispetto delle norme (bianche) sulla schiavitù (circa 1840), e alcuni dei Choctaw del Mississippi s'integrarono molto nella comunità bianca di piantatori di tabacco; la [[guerra di secessione americana|guerra]] civile]] rimise tutto in discussione. I Choctaw infatti, sia pure in un diverso quadro culturale, erano proprietari di schiavi, e si schierarono con la confederazione, quando questa fu sconfitta furono trattati ancora più duramente dai loro vicini bianchi dal governo federale e non ebbero alcun tipo di solidarietà dalla comunità "sudista". Anzi, i circa 1200 indiani sopravvissuti alla guerra civile furono classificati, nel Mississippi segregazionista post-[[1865]], come "uomini di colore" e per questo discriminati per più di un secolo.
Anche dopo la fine della guerra d'Indipendenza molti Choctaw continuarono a servire nelle guerre degli USA, anche perché per la loro cultura la figura del guerriero è stimabile e sinonimo di coraggio virile, una delle caratteristiche più desiderabili in una persona.