San Cipriano d'Aversa: differenze tra le versioni

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'''San Cipriano d'Aversa''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:13655}} abitanti della [[provincia di Caserta]] in [[Campania]]. Facente parte in passato del comune di [[Albanova (comune)|Albanova]] che raggruppava oltre alla stessa San Cipriano, anche il comune di [[Casal di Principe]] e quello di [[Casapesenna]] (che all’epoca era un quartiere di San Cipriano). San Cipriano d'Aversa sorge nei campi Leporini, nella bassa valle del [[Volturno]], alla sinistra dei [[Regi Lagni]].
 
== Geografia ==
Il Comune di '''San Cipriano d'Aversa''' sorge sul territorio che anticamente faceva parte del confine nord della '''Magna Grecia''' che va a confinare con l'area d'influenza Etrusca; Facente parte della '''Campania antica''' (spesso identificata anche come '''Campania Felix''' o anche '''ager Campanus''') indicava originariamente il territorio intorno la città di [[Capua antica]] nel [[Storia romana|periodo romano]], e in seguito anche le pianure dei diversi [[Municipium|municipi]] confinanti sino a Cuma. Fu un territorio molto vasto se confrontato con le altre città italiche del periodo romano e pre-romano.Si estendeva dalle pendici del [[monte Massico]] (a nord) fino a lambire a sud i [[Campi Flegrei]] di Cuma e l'area vesuviana. Inizialmente includeva anche l'''ager Falernus'',
San Cipriano d'Aversa sorge nei campi Leporini, nella bassa valle del [[Volturno]], alla sinistra dei [[Regi Lagni]].
 
Il Comune di '''San Cipriano d'Aversa''' sorge sul territorio che anticamente faceva parte del confine nord della '''Magna Grecia''' che va a confinare con l'area d'influenza Etrusca; Facente parte della '''[[Campania antica''']] (spesso identificata anche come '''Campania Felix''' o anche '''ager Campanus''') che indicava originariamente il territorio intorno la città di [[Capua antica]] nel [[Storia romana|periodo romano]], e in seguito anche le pianure dei diversi [[Municipium|municipi]] confinanti sino a Cuma. Fu un territorio molto vasto se confrontato con le altre città italiche del periodo romano e pre-romano.Si estendeva dalle pendici del [[monte Massico]] (a nord) fino a lambire a sud i [[Campi Flegrei]] di Cuma e l'area vesuviana. InizialmenteGrazie includevaalla fertilità del terreno dovuto anche lalla presenza del fiume [[Volturno]] si meritò il nome di ''Campania Felix'ager'. Con Ottaviano Augusto in epoca Romana diviene la prima Regione Falernusd'Italia denominata : ',''''Regio I Latium et Campania'''''.
I principali centri abitati di questa regione storica furono (da [[nord]] a [[sud]]) [[Capua]], [[Atella (città antica)|Atella]], [[Liternum]], [[Cuma|Cumae]], [[Baia (Bacoli)|Baia]], [[Puteoli]], [[Acerra|Acerrae]], [[Nola]], [[Napoli|Neapolis]], [[Capri (Italia)|Caprae]], [[Oplontis]], [[Pompei]], [[Sorrento|Sorrentum]], [[Stabiae]], [[Nuceria Alfaterna]] e [[Salerno|Salernum]].
 
Grazie alla fertilità del terreno dovuto anche alla presenza del fiume [[Volturno]] si meritò il nome di ''Campania Felix''.
 
Con Ottaviano Augusto in epoca Romana diviene la prima Regione d'Italia denominata : '''''Regio I Latium et Campania''''', o semplicemente '''''Regio I Campania''''', perché non è attestato nell'uso amministrativo il termine ''Latium;'' era una delle undici [[regioni dell'Italia augustea]]
 
== Storia ==
Menzionato per la prima volta nel XII secolo, fu casale di Aversa. Nel Settecento divenne feudo dei '''Di Capua'''.
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Menzionato per la prima volta nel XII secolo, fu casale di Aversa. Nel Settecento divenne feudo dei '''Di Capua''' (in antiquo '''Archieopiscopis Altavilla''', chiamati De Capoa in quanto tale famiglia erano i Principi di Capua, '''Di Capoa''' o '''De Capua,''' nobile famiglia [[Napoli|napoletana]], nota sin dall'[[XI secolo]] con [[Adimaro di Capua]] (XI secolo), creato [[cardinale]] da [[papa Alessandro II]]. Ha lasciato tracce importanti durante il [[regno di Napoli]], grazie alla sua cultura umanistica e al prestigio dei suoi uomini d'arme. La Famiglia Di Capoa Fu prestigiosa tra i Nobili del Regno di Napoli anche per la figura di '''BARTOLOMEO''' di Capua (Capua, 1248 † Napoli, 1328), Gran Conte di Altavilla, dottore in legge, insegnò diritto civile a Napoli; fu familiare e consigliere di Carlo I d'Angiò e fu Protonotario del Regno. Nel 1295 accompagnò da Napoli ad Anagni il pontefice Bonifacio VIII, questi fu amico di San Tommaso d'Aquino nel 1319 testimoniò nel processo di canonizzazione. Era legato ai monaci di Montevergine, infatti nel quadro della '''Madonna di Montevergine''' vi è la suo ritratto con una chiesa nelle mani. tra i personaggi di questa nobile famiglia vi fu anche '''MATTEO''', conte di Palena e valente capitano, morì ad Otranto nel 1480 per liberare la cittadina occupata dai Turchi con Giulio Acquaviva, conte di conversano, Diego Cavaniglia, conte di Montella, e Marino Caracciolo. Tra i De Capoa è importante ricordare anche '''ANDREA''' di Capua (†1512), duca di Termoli, conte di Campobasso e Montagano, fu comandante di 400 lance al servizio di re Ferdinando il Cattolico; '''sposò Maria d'Ayerba del sangue reale del re d'Aragona''', che diedi un grande aiuto a '''Donna Maria Longo''' per la costruzione dell'Ospedale degli Incurabili. Andrea nel 1503 cedette il feudo di Montagano (Collerotondo) a Galieno d’Anna.Tale principato andava dalla provincia di Napoli, passando per l'Agro Aversano, sino ad arrivare all'agro pontino, comprendendo tutta la zona denominata "Terra di Lavoro" ed un ramo di tale famiglia erano i Duchi di San Cipriano; poi da un matrimonio tra l'erede dei Duca De Capoa con una donna membro della Famiglia nobile Luongo ( o Longo) di Napoli, furono denominati '''Capoluongo''') . Il periodo in cui vi fu la presenza della Famiglia Nobile dei De Capoa la Cittadina di San Cipriano ebbe grande importanze in quanto questo Casato ricoprì le più alte cariche in campo civile, militare ed ecclesiastiche; godette di nobiltà in molte città tra cui Capua, Benevento, Reggio Calabria, S Pietro in Galatina e Napoli ove fu ascritta ai Seggi di Capuana, di Montagna,Nido e Portanova oltre ai ruoli avuti in altre città del Regno di Napoli. Dopo l'unità d'Italia San Cipriano assunse l'attuale denominazione di San Cipriano d'Aversa<ref>Regio Decreto n° 1078 del 14 dicembre 1862</ref>. Nel [[1928]] il comune venne [[Fusione di comuni italiani|fuso]] con [[Casal di Principe]], formando [[Albanova (comune)|Albanova]]<ref>Regio Decreto n° 910 del 9 aprile 1928, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [http://augusto.digitpa.gov.it/#giorno=08&mese=05&anno=1928 n° 108 dell'8 maggio 1928]</ref>.
Dopo l'unità d'Italia San Cipriano assunse l'attuale denominazione di San Cipriano d'Aversa<ref>Regio Decreto n° 1078 del 14 dicembre 1862</ref>. Nel [[1928]] il comune venne [[Fusione di comuni italiani|fuso]] con [[Casal di Principe]], formando [[Albanova (comune)|Albanova]]<ref>Regio Decreto n° 910 del 9 aprile 1928, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [http://augusto.digitpa.gov.it/#giorno=08&mese=05&anno=1928 n° 108 dell'8 maggio 1928]</ref>.
 
Nel [[1946]] Albanova venne disciolto, e San Cipriano recuperò la propria autonomia, tuttora è suddiviso in Zona Est e Zona Ovest dalla ''Via Provinciale Roma''. Nel [[1973]] la superficie del comune si ridusse, in quanto la frazione [[Casapesenna]] si staccò da San Cipriano, divenendo un comune autonomo.
 
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tra i personaggi illustri di San Cipriano vi fu:
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Menzionato per la prima volta nel XII secolo, fu casale di Aversa. Nel Settecento divenne feudo dei '''Di Capua''' (in antiquo '''Archieopiscopis Altavilla''', chiamati De Capoa in quanto tale famiglia erano i Principi di Capua, '''Di Capoa''' o '''De Capua,''' nobile famiglia [[Napoli|napoletana]], nota sin dall'[[XI secolo]] con [[Adimaro di Capua]] (XI secolo), creato [[cardinale]] da [[papa Alessandro II]]. Ha lasciato tracce importanti durante il [[regno di Napoli]], grazie alla sua cultura umanistica e al prestigio dei suoi uomini d'arme. La Famiglia Di Capoa Fufu prestigiosa tra i Nobili del Regno di Napoli anche per la figura di '''BARTOLOMEO''' di Capua (Capua, 1248 † Napoli, 1328), Gran Conte di Altavilla, dottore in legge, insegnò diritto civile a Napoli; fu familiare e consigliere di Carlo I d'Angiò e fu Protonotario del Regno. Nel 1295 accompagnò da Napoli ad Anagni il pontefice Bonifacio VIII, questi fu amico di San Tommaso d'Aquino nel 1319 testimoniò nel processo di canonizzazione. Era legato ai monaci di Montevergine, infatti nel quadro della '''Madonna di Montevergine''' vi è la suo ritratto con una chiesa nelle mani. tra i personaggi di questa nobile famiglia vi fu anche '''MATTEO''', conte di Palena e valente capitano, morì ad Otranto nel 1480 per liberare la cittadina occupata dai Turchi con Giulio Acquaviva, conte di conversano, Diego Cavaniglia, conte di Montella, e Marino Caracciolo. Tra i De Capoa è importante ricordare anche '''ANDREA''' di Capua (†1512), duca di Termoli, conte di Campobasso e Montagano, fu comandante di 400 lance al servizio di re Ferdinando il Cattolico; '''sposò Maria d'Ayerba del sangue reale del re d'Aragona''', che diedi un grande aiuto a '''Donna Maria Longo''' per la costruzione dell'Ospedale degli Incurabili. Andrea nel 1503 cedette il feudo di Montagano (Collerotondo) a Galieno d’Anna. Tale principato andava dalla provincia di Napoli, passando per l'Agro Aversano, sino ad arrivare all'agro pontino, comprendendo tutta la zona denominata "Terra di Lavoro" ed un ramo di tale famiglia erano i Duchi di San Cipriano; poi da un matrimonio tra l'erede dei Duca De Capoa con una donna membro della Famiglia nobile Luongo ( o Longo) di Napoli, furono denominati '''Capoluongo''') . Il periodo in cui vi fu la presenza della Famiglia Nobile dei De Capoa la Cittadina di San Cipriano ebbe grande importanzeimportanza in quanto questo Casato ricoprì le più alte cariche in campo civile, militare ed ecclesiastiche; godette di nobiltà in molte città tra cui Capua, Benevento, Reggio Calabria, S Pietro in Galatina e Napoli ove fu ascritta ai Seggi di Capuana, di Montagna,Nido e Portanova oltre ai ruoli avuti in altre città del Regno di Napoli. Dopo l'unità d'Italia San Cipriano assunse l'attuale denominazione di San Cipriano d'Aversa<ref>Regio Decreto n° 1078 del 14 dicembre 1862</ref>. Nel [[1928]] il comune venne [[Fusione di comuni italiani|fuso]] con [[Casal di Principe]], formando [[Albanova (comune)|Albanova]]<ref>Regio Decreto n° 910 del 9 aprile 1928, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [http://augusto.digitpa.gov.it/#giorno=08&mese=05&anno=1928 n° 108 dell'8 maggio 1928]</ref>.
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tra i personaggi===Personaggi illustri di San Cipriano vi fu:===
 
*'''Francesco Serao''' ([[San Cipriano d'Aversa]], [[20 settembre]] [[1702]] – [[Napoli]], [[5 agosto]] [[1783]]) è stato un [[medico]], [[fisico]], [[geologo]] nonché filosofo e letterato [[Italia|italiano]]. Questi Grazie allo zio materno, don Antonio Forno, studiò dai [[Compagnia di Gesù|gesuiti]] a [[Napoli]]. Si formò seguendo il pensiero di [[Cartesio]]. A diciotto anni si laureò in medicina e a 26 anni vinse il concorso per la cattedra di medicina teoretica che ebbe nel 1727. Nel 1732 fu professore di anatomia, poi di medicina.
 
Fu membro dell'Accademia Reale o Accademia delle Scienze di Napoli con il suo maestro Niccolò Cirillo e fece parte dell'[[Accademia delle scienze francese|Accademia delle scienze di Parigi]], dell'Accademia di Londra, di quella benedettina di Bologna e di altri importanti consessi scientifici e letterari d'[[Europa]].
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Tradusse in italiano le opere mediche di John Pringle. Serao fu protomedico del [[Regno di Napoli]] e medico del re [[Ferdinando IV di Borbone]]. Serao morì nel [[1783]] e fu seppellito nella [[Chiesa di Santa Maria di Monteverginella|chiesa di Monteverginella]] a Napoli. [[Michele Arcangelo]] scrisse un ''Commentariolus de vita, et scriptis Francisci Serai'' .
 
Il Servo di Dio fu *'''Padre Cirillo Caterino''', nato a San Cipriano d’Aversa nel 1878, fu brillante oratore e scrittore, e mori nel 1934, questo Sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori (il ramo dei Riformati si fuse con gli altri rami francescani), scrisse: “'''''Storia della Minoritica Provincia Napoletana di S.Pietro ad Aram'''''“. Il testo, edito nel '''1926,''' è diviso in tre volumi, di cui il secondo tratta “''Figli della Provincia illustri per santità, apostolato, cariche e culturcultura''a”. Questo lavoro riprende e traduce in italiano il lavoro del Padre Antonio da S. Lorenzo, che fino ad allora restava un manoscritto.
 
== Etimologia ==
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
* Chiesa Di Santissima Annunziata (XVII secolo) : Accoglie un ipogeo e ciò dimostra la sua antichità (pare risalga, infatti, al 1600). Nel [[1792]] fu restaurato l’altare maggiore  e nel 1877 fu intronizzata la statua lignea raffigurante il mistero dell’Annunciazione. In seguito ha subito ulteriori e vari restauri. Di vago stile barocco, sorge sopraelevata rispetto alla strada; ha forma rettangolare. La facciata, semplice e lineare, è affiancata dal campanile.
 
* Chiesa di Santa Croce (chiesa madre) : Costruzione cinquecentesca, a cui si accede con una doppia gradinata, è a tre navate, con l’altare maggiore dedicato alla S. Croce. Nella navata destra si trova un altare dedicato a S. Cipriano, mentre altre cappelle sono dedicate alla Madonna, al S. Cuore di Gesù ed a S. Antonio. In una delle cappelle laterali si ammira un pregevole affresco del '500, raffigurante la Madonna del Carmine, ed un delicato ciborio d’argento. Anche il Battistero risale al [[1550,]]. anche se ilIl soffitto ha perduto il suo originale valore artistico per i vari lavori di restauro compiuti attraverso i secoli, che hanno prodotto anche una sovrapposizione di stili. Il campanile fu eretto successivamente e con l’orologio funge anche da torre civica. Nell’ordine inferiore della facciata sono incastrati due portali rinascimentali, mentre in quello superiore trovano posto le statue di S. Pietro e S. Paolo.
* Parrocchiale di San Giuseppe : Costruita nel 1983, è di stile lineare e moderno. Sulla parte alta della facciata sono poggiate quattro colonnine che reggono una simbolica piccola campana.
 
* Santuario Mia Madonna Mia Salvezza : ''"Si è acceso un faro di luce evangelica ed è sgorgata una fonte di Grazia, affinché gli uomini,'' ''sotto la protezione della Madonna, vivano nella Fede, nella santità della vita e nella Pace portata da Gesù''". Con queste significative parole, il card. Luigi Dadaglio, la domenica 7 agosto 1988 iniziò l'albo d'oro del Tempio mariano "Mia Madonna e mia Salvezza", progettato dal sacerdote missionario de "La Piccola Casetta di Nazareth": ing. Lino Barbero, che ampliò la prima impostazione dei disegni del geometra Antonio Cirillo. Il fondatore de "La Piccola Casetta di Nazareth", il servo di Dio don Salvatore Vitale, nel suo testamento pubblico aveva espresso le sue ultime volontà: nominava eredi della sua Opera i sacerdoti e le suore che lo avevano seguito, con l'impegno di continuare l'opera di carità cristiana e di beneficenza sociale in favore dei bambini orfani, abbandonati, figli di carcerati. Inoltre chiedeva la costruzione di un Santuario in onore della Vergine Santa, da invocare "Mia Madonna e mia Salvezza".Come patrimonio liquido lasciava ai suoi figli la somma di lire quindicimila. ''"I motivi esposti nel presentare il progetto sono più che convincenti per chi vive in prospettive di Fede e di Fiducia nella Divina Provvidenza"''. Così si esprimeva mons. Giovanni Gazza, compianto Vescovo della Diocesi di Aversa, nel fa pervenire, l'11 febbraio 1986, la sua entusiastica adesione. L'autorizzazione per iniziare i lavori pervenne il 27 marzo 1985, grazie all'amministrazione comunale di San Cipriano d'Aversa . La prima pietra, fatta pervenire dalla Basilica dell'Annunziata in Nazareth, per l'interessamento di padre Raimondo Oliva, missionario francescano in Terra Santa, fu toccata e benedetta personalmente da SS. San Giovanni Paolo II, mercoledì 23 Aprile 1986. In quell'occasione si osò chiedere al santo Padre di venire a Casapesenna, a lavori ultimati per inaugurare il Santuario. Il Papa sorrise! La prima pietra con la pergamena firmata dalle autorità presenti, tra cui l'Abate generale dei Padri Premostratensi: mons. Marcel Von de Ven, fu cementata da mons. Gazza, al termine di una solenne concelebrazione eucaristica. Da quel giorno si assistette ad una commovente gara di generosità. Si accettò tutto con gratitudine, sia "l''<nowiki/>'obolo della vedova''" come l'offerta di chi vendette la proprietà per donarne il ricavato. Non si può dimenticare la generosità delle varie ditte che parteciparono ai lavori, offrendo prezzi di favore e dilazione nei pagamenti, come pure la serietà e l'impegno degli operai. S. S. san Giovanni Paolo II, nel discorso del 1° Gennaio 1987, manifestò l'intento di dedicare alla Madonna un anno mariano, che iniziando dalla successiva festa di Pentecoste si sarebbe chiuso l'anno successivo nella festa dell'Assunzione. Quest'annunzio riempì di gioia ed accese il desiderio di completare il Santuario per la data di chiusura dell'Anno mariano. Un'altra "pazzia", considerando che c'era di tempo non più di un anno e mezzo e che del Santuario esistevano appena le mura perimetrali e le colonne di cemento armato della cripta. Tuttavia non venne mai meno la volontà e la speranza di riuscire nell'intento, anzi iniziò a brillare un altre grande sogno: avere il Papa a Casapesenna nel giorno dell'inaugurazione del Santuario. "Un giorno il Papa verrà a Casapesenna" aveva predetto tanti anni prima il servo di Dio don Salvatore. Ovviamente fu considerato "pazzo" dai suoi parrocchiani. I sogni divennero realtà: il 7 Agosto del 1988, il Cardinale Luigi Dadaglio, nel territorio di San Cipriano - Casapesenna inaugura il Santuario e il 13 Novembre 1990 il Papa san Giovanni Paolo II incontra una folla immensa che lo aspetta al Santuario.
* Parrocchiale di San Giuseppe : Costruita nel [[1983]], è di stile lineare e moderno. Sulla parte alta della facciata sono poggiate quattro colonnine che reggono una simbolica piccola campana.
 
* Santuario Mia Madonna Mia Salvezza : ''"Si è acceso un faro di luce evangelica ed è sgorgata una fonte di Grazia, affinché gli uomini,'' ''sotto la protezione della Madonna, vivano nella Fede, nella santità della vita e nella Pace portata da Gesù''". Con queste significative parole, il card. Luigi Dadaglio, la domenica 7 agosto 1988 iniziò l'albo d'oro del Tempio mariano "Mia Madonna e mia Salvezza", progettato dal sacerdote missionario de "La Piccola Casetta di Nazareth": ing. Lino Barbero, che ampliò la prima impostazione dei disegni del geometra Antonio Cirillo. Il fondatore de "La Piccola Casetta di Nazareth", il servo di Dio don Salvatore Vitale, nel suo testamento pubblico aveva espresso le sue ultime volontà: nominava eredi della sua Opera i sacerdoti e le suore che lo avevano seguito, con l'impegno di continuare l'opera di carità cristiana e di beneficenza sociale in favore dei bambini orfani, abbandonati, figli di carcerati. Inoltre chiedeva la costruzione di un Santuario in onore della Vergine Santa, da invocare "Mia Madonna e mia Salvezza".Come patrimonio liquido lasciava ai suoi figli la somma di lire quindicimila. ''"I motivi esposti nel presentare il progetto sono più che convincenti per chi vive in prospettive di Fede e di Fiducia nella Divina Provvidenza"''. Così si esprimeva mons. Giovanni Gazza, compianto Vescovo della Diocesi di Aversa, nel fa pervenire, l'11 febbraio 1986, la sua entusiastica adesione. L'autorizzazione per iniziare i lavori pervenne il 27 marzo [[1985]], grazie all'amministrazione comunale di San Cipriano d'Aversa . La prima pietra, fatta pervenire dalla Basilica dell'Annunziata in Nazareth, per l'interessamento di padre Raimondo Oliva, missionario francescano in Terra Santa, fu toccata e benedetta personalmente da SS. San Giovanni Paolo II, mercoledì 23 Aprile 1986. In quell'occasione si osò chiedere al santo Padre di venire a Casapesenna, a lavori ultimati per inaugurare il Santuario. Il Papa sorrise! La prima pietra con la pergamena firmata dalle autorità presenti, tra cui l'Abate generale dei Padri Premostratensi: mons. Marcel Von de Ven, fu cementata da mons. Gazza, al termine di una solenne concelebrazione eucaristica. Da quel giorno si assistette ad una commovente gara di generosità. Si accettò tutto con gratitudine, sia "l''<nowiki/>'obolo della vedova''" come l'offerta di chi vendette la proprietà per donarne il ricavato. Non si può dimenticare la generosità delle varie ditte che parteciparono ai lavori, offrendo prezzi di favore e dilazione nei pagamenti, come pure la serietà e l'impegno degli operai. S. S. sanSan Giovanni Paolo II, nel discorso del 1° Gennaio 1987, manifestò l'intento di dedicare alla Madonna un anno mariano, che iniziando dalla successiva festa di Pentecoste si sarebbe chiuso l'anno successivo nella festa dell'Assunzione. Quest'annunzio riempì di gioia ed accese il desiderio di completare il Santuario per la data di chiusura dell'Anno mariano. Un'altra "pazzia", considerando che c'era di tempo non più di un anno e mezzo e che del Santuario esistevano appena le mura perimetrali e le colonne di cemento armato della cripta. Tuttavia non venne mai meno la volontà e la speranza di riuscire nell'intento, anzi iniziòIniziò a brillare un altre grande sogno: avere il Papa a Casapesenna nel giorno dell'inaugurazione del Santuario. "Un giorno il Papa verrà a Casapesenna" aveva predetto tanti anni prima il servo di Dio don Salvatore. Ovviamente fu considerato "pazzo" dai suoi parrocchiani. I sogni divennero realtà: il 7 Agosto del 1988, il Cardinale Luigi Dadaglio, nel territorio di San Cipriano - Casapesenna inaugura il Santuario e il 13 Novembre [[1990]] il Papa san Giovanni Paolo II incontra una folla immensa che lo aspetta al Santuario.
 
* Cappella di San Nicola (XV secolo)
* Cappella di San Giuda
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=== Ville e palazzi ===
 
* Palazzo Capoluongo (De Capoa Luongo ) - Diana ( XV Secolo con cappella di San Taddeo apostolo)
 
* Palazzo Bevilacqua (XVIII secolo)
* Palazzo Ducale ( De Capoa XIII-XIV secolo e rimaneggiato nel Seicento)
* Palazzo Serao (XVII secolo)
 
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* Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa
* Piazza San Giuseppe
* Parcheggio Starza (Parcheggio & Piazza)
 
==Società==
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Durante la [[crisi dei rifiuti in Campania]] nel [[2008]] venne scoperto un grande traffico e smaltimento illegale di rifiuti da parte del clan. Il clan è inoltre attivo anche nel traffico di [[eroina]]<nowiki/>e [[cocaina]], essendo stato accertato la presenza di contatti di vari esponenti del clan con diversi boss di [[cosa nostra statunitense]] della [[famiglia Gambino]] di [[New York]], [[John Gotti]], soprattutto nell'ambito della fornitura di stupefacenti.
 
=== Diffusione internazionale ===
Secondo lo scrittore [[Roberto Saviano]], minacciato di morte dalla stessa organizzazione,  i casalesi condussero all'estero, già dagli anni '90, attività illecite in [[Polonia]], [[Ungheria]], [[Bulgaria]], [[Germania]], [[Regno Unito]], [[Romania]], [[Santo Domingo]], [[Venezuela]] e [[Kenya]], mentre in [[Spagna]] sono molto impegnati ad investire in immobili, aziende agricole, alberghi, ville, negozi di lusso e traffico di droga. Sono inoltre da anni presenti nel traffico e nello smaltimento internazionale dei [[rifiuti tossici]] e nocivi delle industrie italiane e straniere.
 
A [[New York]], sempre secondo ricostruzioni riconducibili allo stesso autore, sono implicati in attività illecite correlate alla ricostruzione del [[World Trade Center]] di [[New York]] dopo il 2001, in [[Svizzera]] ove riciclano capitale e nell'acquisto di banche, così come in [[Scozia]], [[Cina]] e a [[Francoforte]]; puntano in borsa in [[Portogallo]], [[Brasile]], [[Francia]], [[Ungheria]].
 
===Istituzioni, enti e associazioni===
==Cultura==
Sul Territorio di San Cipriano d'Aversa, Casapesenna e Casal di Principe sono state molte le attive svolte negli anni, maggiormente dal 1995 sino al 2015, infatti, leLe associazioni culturali attraverso le iniziative sociali hanno dato un serio e vero messaggio contro tutte le mafie, spronando i giovani a vivere nella legalità e nel rispetto del prossimo; le associazioni presenti sul territorio insieme alle Parrocchie, hanno dato luogo ad una serie di iniziative nel tempo, tra cui manifestazioni sociali, feste, teatro, sfilate di moda, Presepi Viventi, Processioni Storiche, dando la possibilità ai giovani ed agli abitanti del luogo ad impegnarsi in attività benefiche , anche se queste iniziative, molte volte sono state ostacolate da un punto di vista politico, hanno resistito nel tempo, anche se molti dei promotori di tali sentite iniziative sociali, sono stato ostacolati, con l'opportunità dei rappresentanti politici di appropriarsi di tali iniziative dopo che queste venivano realizzate, questi (i veri promotori delle iniziative sociali) con la loro convinzione, caparbietà, ma maggiormente con l'Amore verso le proprie famiglie, per il loro popolo, per la la loro terra, hanno realizzato tantissimo, nonostante i rappresentanti politici del momento hanno cercato di annebbiarli, restano personaggi pubblici ben conosciuti per il popolo, questi (i veri promotori restati anonimi) hanno sempre contribuito al miglioramento del proprio paese.
 
==Cultura==
=== Istruzione ===
==== Biblioteca ====
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== Voci correlate ==
* [[Clan dei Casalesi]]
* [[Stazione di Albanova]]
* [[Agro aversano]]
* [[Antonio Bardellino]]
* [[Camorra]]
* [[Gomorra (romanzo)]]
 
== Altri progetti ==