Altoforno: differenze tra le versioni

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L'altoforno deve il suo nome alle dimensioni, infatti può raggiungere un'altezza anche di 80 metri e il diametro massimo arriva a 12 metri.<ref name=Ard317>{{Cita|Arduino|p. 317}}</ref>
 
==Cenni storici BASTAAAA==
 
I più antichi altoforni conosciuti furono impiantati a Dürstel ([[Svizzera]]), nella [[Sauerland]] ([[Germania]]) e a Lapphyttan ([[Svezia]]), dove il complesso rimase attivo tra il [[1150]] e il [[1350]]. Al [[1340]] risale invece quello di [[Liegi]]. I [[Ordine cistercense|Cistercensi]] contribuirono alla sua diffusione in [[Europa]], in particolare nella [[Champagne (provincia)|Champagne]] ([[Francia]]) e a [[Laskill]] ([[Gran Bretagna]]). Un passo importante fu fatto nel [[1776]], quando l'applicazione del [[motore a vapore]] al [[mantice]] consentì di raggiungere temperature più elevate. Nel [[1828]] [[James Beaumont Neilson]] brevettò il processo che insufflava aria calda, aumentando l'efficienza.
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=== Ventre ===
È la parte cilindrica tra il tino e la sacca; talvolta questa parte dell'altoforno può ridursi alla semplice circonferenza di collegamento della sacca al tino. Qui inizia la fusione delle cariche, a temperature tra 1.350 e 1.500 °C.
 
=== Sacca ===
È la parte conica con sezione crescente verso l'alto. Nella parte inferiore sono disposti gli ugelli per l'introduzione dell'aria calda di alimentazione dall'altoforno.
Nella sacca si completa la fusione delle cariche con temperatura tra i 1.800 °C e i 2.000 °C.
Per ridurre il consumo di coke, alcuni altoforni prevedono l'insufflaggio di polvere carbone (più economico del coke) insieme all'aria calda (polveri inferiori ad i 100 micron).
 
=== Crogiolo ===